5.Precipitando

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Ero appena arrivata a casa di Max ed Emily quando sentii arrivare un messaggio.

E leggere quel messaggio fu davvero sorprendente: tra quelle parole avevo intravisto qualcosa del mio interlocutore, per la prima volta in assoluto.

La verità è che ognuno ha i suoi demoni e mi resi conto di aver sparato a zero senza considerarlo.

Mi sentii pessima...

-Ehi Diana, vieni a cantarne una?-mi chiamò Max.

-Certo!-gli dissi ritirando il telefono e seguendolo nella loro sala hobby.

Quella sera erano andati a trovarli anche gli ex membri del gruppo in cui suonava quando andava all'università, già, Max era anche musicista ed era così che avevo iniziato a cantare, con lui. Nulla di professionistico, niente lezioni, solo diletto e basta.

Emily tuttavia si accorse che non ero del tutto serena quella sera:

-Tutto a posto?- mi domandò mentre gli altri preparavano tutto per suonare.

-Sì, certo.- le risposi.

-Sai che ne puoi parlare se vuoi, vero?-

-Sì, lo so...-ma ci sarebbero state davvero troppe cose da spiegare – Sono prontissima per cantare! -

Il frontman del gruppo era una forza, Curtis, aveva una gran voce ed era anche bravissimo a reppare. Mi sedetti sullo sgabello al centro della stanza e decidemmo cosa cantare:

-Che ne dite di "The monster"?- propose.

-Per me va bene! Vi seguo!- risposi dondolando le gambe avanti e indietro sullo sgabello.

Quindi optammo per la canzone di Eminem in duetto con Rihanna...

-I'm friends with the monster that's under my bad, get along with the voices indide of my head, you're trying to save me, stop holding your breath, and you think I'm crazy, yeah, you think I'm crazy...- mi bastava chiudere gli occhi per perdermi...

E mi chiesi se anche Hannah era riuscita a fare amicizia con i suoi mostri per andare avanti o se si era lasciata trascinare giù, finendo in una spirale che l'aveva condotta chissà dove. Perché aveva qualcosa che nascondeva, aveva dovuto ricorrere agli antidepressivi, quindi doveva essere successo qualcosa di tale da sopraffarla.

Fu solo l'applauso finale del gruppo e di Emily a ritirarmi nella realtà.

Presi a battere le mani anche io, ma mi rendevo conto di avere la testa altrove. E se ne accorse anche Max che a fine serata mi prese da parte e si mise alla tastiera per l'ultima cantata della serata tra me e lui, come consuetudine.

-Vuoi parlarne Diana?- mi chiese senza mezzi termini.

-E' un periodo un po'...denso di avvenimenti. Non saprei da dove iniziare e, francamente, non sono neppure sicura di poterlo raccontare- gli spiegai trascinando lo sgabello fino al suo strumento.

-C'entra Paul?-

-No, assolutamente. Vorrei davvero potertene parlare...-

-Allora lo farai quando potrai. Diana, lo sai che tra noi non ci sono problemi. Dimmi la verità, c'è un uomo?-

Mi sfuggì un sorriso, in un certo senso era così.

-Diana, dimmi che non è Cristopher. Non di nuovo...!- mi incalzò.

-Cosa? No! Assolutamente no.-

-Allora perché hai la faccia di una che si è infilata in una storia complicata?-

Quella volta risi:

-Perché è la regina delle storie complicate, ma senza risvolto romantico.-

Max alzò un sopracciglio e si sedette meglio:

Duskwood - Hannah is goneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora