43.Persa

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Prima di ripartire rimasi seduta al volante per un po', immobile, a fissare un punto del cruscotto.

Stavo seriamente pensando di tornare indietro.

Andare a Duskwood, con le premesse già esistenti, era qualcosa che non ero sicura di volere, ma dopo quelle rivelazioni?

Sapevo che avrei dovuto mettere in conto che potesse essere tutto falso, solo una tattica di quel Callmeghost per affondare meglio il coltello nella piaga di Jake, l'ultima stoccata di rabbia visto che non era riuscito ad affondarlo: ma se non fosse stato così?

Se fosse successo davvero?

L'idea che, mentre io e gli altri hacker stavamo lottando contro il tempo cercando una soluzione per trovarlo prima dell'FBI e portarlo in salvo, lui fosse con una tizia rimorchiata in un bar a fare... beh, sicuramente non conversazione, mi faceva infuriare.

O magari avevano davvero solo conversato?

Non mi avrebbe fatto arrabbiare meno.

Perchè non cercare me a quel punto? Gli avrei spiegato tutto e sarebbe finita lì.

Invece aveva preferito ancora una volta tenermi fuori.

Non potevo comunque tirarmi indietro a quel punto, sarebbe stato "via il dente, via il dolore".

Arrivai a Duskwood che era già buio, avrei dormito la prima notte al motel, il tempo di fare il check in e di posare le valige in un angolo della stanza che chiamai Jessy.

Sentivo il disperato bisogno di un'amica...

-Ciao!- la sua voce squillante dall'altra parte -Sei arrivata?-

-Ciao, sì, praticamente in questo momento.-

-Hai già mangiato? Altrimenti possiamo fare un salto da qualche parte!-

-Non ho molta fame... Ma avrei bisogno di sfogarmi un po'.- le dissi massaggiandomi nervosamente la nuca.

Non rispose immediatamente, poi esordì solo con un "dammi cinque minuti e sono lì", e lo apprezzai davvero.

Arrivò con due borse, con bibite, un thermos di tisana, popcorn, caramelle gommose e biscotti, sembrava avesse svuotato la dispensa!

-Non sapevo cosa volessi con precisione, così ho portato un po' di tutto!- esordì dopo aver posato sul tavolo della camera le provviste.

Poi si voltò e venne ad abbracciarmi così forte da togliermi il fiato.

Ne avevo davvero bisogno.

-Raccontami ogni cosa, cos'è successo?- mi chiese sedendosi sul letto.

Sospirai prima di iniziare e di sedermi accanto a lei:

-Sono stata avvicinata da un tizio oggi, quello che era alle calcagna di Jake e che ha cercato più volte di hackerarmi il telefono.-

-Scherzi?? Come sarebbe a dire che ti ha avvicinato?-

-Me lo sono trovato al tavolo del bar in cui mi sono fermata lungo la strada.-

L'espressione di Jessy era seriamente preoccupata:

-Diana, questa cosa non va bene! Ti ha fatto qualcosa?-

-No- scossi la testa -sembrava più un volermi punzecchiare.-

-Meno male... però è strano.-

-Mi ha detto...- dirlo ad alta voce era così difficile -...che Jake è stato con un'altra.-

Dalla sua bocca non uscì più alcun suono, rimase solo a fissarmi sconcertata.

-So che è tutto da verificare, non posso fidarmi di uno sconosciuto e delle sue parole così...- provai ad argomentare -... ma...se fosse vero?-

Duskwood - Hannah is goneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora