7. Mani tese

271 12 0
                                    

Ero ad un passo dall'iperventilazione quando sul terrazzo fece capolino Paul.

-Diana, sei qui.- mi disse- ... Stai bene? Sembri sconvolta...-

Tirai nei polmoni quanta più aria riuscii, prima di rispondergli:

-Sì, sto bene... credo. Un...amico ha un problema...-

Qualunque cosa avessi detto non sarebbe stato abbastanza per descrivere quello che stava succedendo.

Mi alzai, mi ricomposi meglio che potei, e rientrai in sala accompagnata da Paul, piuttosto preoccupato dal mio stato d'animo.

E proprio allora arrivò il mio momento di salire sul palco: ricordo che non sentivo quasi le gambe, mi portai al leggio e vi posai il telefono, avevo scritto una bozza del discorso lì sopra e, in quelle condizioni, avevo decisamente bisogno di leggerlo.

La gente se ne stava lì in silenzio, tutti in attesa delle mie parole e io non potevo smettere di pensare a quel video, a quanta gente avrebbe potuto vederlo e a quanti di loro Lilly avrebbe potuto dare i miei dati e informazioni su Jake in quel momento.

- Buonasera e grazie alla Local Business Corp. per averci permesso di essere qui a ritirare questo premio. Siamo onorati e orgogliosi.- fu faticoso mantenere quella parvenza di sorriso che mi buttai in faccia in quel momento.

***

Lilly era rimasta davvero colpita dalle sue parole: non dovette nemmeno spiegarle come fosse successo, perchè era una cosa di cui aveva sempre avuto il dubbio, da discorsi che aveva sentito in giro per casa. E appena lo stupore si diradò quello che rimase fu un terribile senso di colpa, e scoppiò a piangere.


La pregò di stare tranquilla, ma di rimuovere immediatamente quel video, cosa che promise di fare al più presto.

-Jake...cosa ne sarà di te ora?- gli chiese senza riuscire a darsi pace.

-Me la caverò, sono ingamba in questo. Ma promettimi che cercherai di avvicinarti a Diana, è importante che uniate le forze, ne va della vita di Hannah.- le disse provando a tirare fuori qualcosa di buono da quel disastro che incombeva.

-Te lo prometto. Ma sono stata una vera stronza...-

-Non ho detto che sarà facile e credo che ti darà del filo da torcere. Ma ho bisogno di sapere che vi farete forza l'una con l'altra. Temo che potrebbero prendere di mira lei per colpa mia...-

-Sono stata così stupida, vi ho messo in pericolo, se vi succedesse qualcosa io...-

-...tu nulla. Lascia fare a me. E comunque tutto questo è più di quanto abbia mai avuto.- e solo mentre lo scrisse se ne rese conto -Ora devo andare. A presto Lilly.-

Ora mancava Diana.

Si passò una mano dalla fronte alla nuca e viceversa un paio di volte, sospirando pesantemente.

Pensava che sarebbe stato più semplice un messaggio in cui le diceva che aveva risolto tutto per il video ma che sarebbe sparito per un po'.

Era perfetto.

Eppure temporeggiava a scriverlo, sentiva che non era abbastanza. Come poteva esserlo ?Sarebbe dovuto sparire, per un periodo imprecisato, forse per molto tempo e l'avrebbe dovuta lasciare in quella cosa più grande di lei da sola. E c'erano quelli che lo cercavano... Erano la cosa che lo preoccupava di più, anni a cercare di non avvicinarsi troppo a qualcuno ed ora era in quella situazione.

Non sapeva come iniziare.

Prese il telefono e finì per l'ennesima volta sul suo profilo Facebook: c'erano le foto della serata.

Duskwood - Hannah is goneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora