9.Nemmeno di un passo

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Avevo riletto, tutti gli appunti, tutti i messaggi, niente, non riuscivo a trovare quella cavolo di chiave che serviva.

Avevo inserito il suo nome, i tre punti interrogativi, il nome di Hannah, di Lilly, il loro cognome, Duskwood, l'ID con le cifre posizionate in modo diverso, persino l'hashtag "IamJake", niente di niente.

A metà pomeriggio non avevo ancora idea di cosa metterci in quella maledetta finestra!

Dovevo cercare qualcosa che fosse una chiave per Jake?

Oppure una chiave per noi?

Continuavo a cercare di fare mente locale tra le cose che poteva avermi detto Jake in passato, non erano molte in effetti, ma alcune erano nei videomessaggi.

Non mi veniva in mente nulla: iniziai a camminare su e giù per la stanza, ragionando ad alta voce.

-Quindi, non è il mio numero di telefono, che è stato l'inizio di tutto; e non è la data di nascita di Hannah. Mh... una chiave... serve una chiave...-

Un lampo nella mia mente: nel primo videomessaggio di Jake, quando mi spiegava cos'era successo e come aveva avuto il mio numero, ricordai chiaramente una frase: "tu sei la chiave".

Che fosse quella giusta?

Presi il telefono e provai ad inserire il mio nome.

E fu come se si installasse qualcosa sul mio smartphone.

Mi sedetti sul divano, appoggiando il telefono davanti a me per vedere cosa sarebbe successo: ci mise qualche minuto e quando terminò il processo...non sembrava essere successo nulla.

Scrissi a Lilly per dirle che avevo trovato la parola che serviva:

-Lilly, ci sei? Ci sei riuscita?-

-No, ho provato a mettere anche il mio nome, il nome di mio padre, non so...-rispose.

-Prova ad inserire il mio.-

Aspettai qualche minuto poi arrivò la sua conferma: aveva funzionato.

Entrambe ci chiedemmo, tuttavia, a cosa sarebbe servita quella procedura.

***

Stava mangiando un sandwich quando sul suo telefono arrivò la notifica che Nym-os era stato correttamente installato sui dispositivi designati.

Si ripulì frettolosamente la bocca e le mani con un tovagliolo di carta prima di prendere in mano il telefono e mettersi in contatto con loro.

Decise di scrivere prima a Lilly: le spiegò brevemente quello che era successo e la tranquillizzò su come stava.

-Jake, sono così felice! Ho avuto così paura per te...- gli scrisse Lilly.

-So cavarmela, te l'ho detto. Ci sentiremo nei prossimi giorni, volevo solo farti sapere che quello che si è installato sul tuo telefono non è qualcosa di losco, e che posso tornare ad avere contatti con te.- le rispose.

-Sì sì, benone. Hai sentito Diana?-

-Ancora no. Adesso scriverò anche a lei per spiegarle tutto.-

-Non...starai temporeggiando...vero?- lo canzonò - Davvero non pensavo che sarei stata la prima a cui avresti scritto!- ed aggiunse un'emoticon con l'occhiolino.

Quel messaggio di Lilly lo imbarazzò. Ma doveva ammettere... che sì, stava temporeggiando. Aveva pensato a lungo a cosa dirle quando si sarebbero risentiti, a quali parole scegliere per ringraziarla. Quindi sì, era un po'nervoso.

-Vai a prenderti il tuo momento Lancillotto...- gli scrisse ancora - Ci sentiamo presto.-

Pensò che temporeggiare non serviva a nulla: si mise seduto composto sulla poltrona, come se la cosa potesse aiutarlo ad esprimersi meglio e, prendendo il coraggio a due mani, iniziò a scriverle.

Duskwood - Hannah is goneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora