36.In frantumi

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L'uomo nella stanza aspettava da un po', seduto in modo scomposto, visibilmente infastidito dal trattamento che gli riservavano. Mise i piedi sul tavolo sbuffando rumorosamente:

-EHI! CE LA DIAMO UNA MOSSA?- disse a voce alta.

Di lì a poco la porta si aprì lasciando entrare un uomo ed una donna, con dei fascicoli in mano. L'uomo dei due colpì i piedi dell'impaziente ospite con la cartellina, accompagnato da un cenno del capo inequivocabile, richiamandolo ad una più appropriata compostezza.

-Vedo che non perdi mai la voglia di fare show. - aggiunse la donna prendendo posto davanti a lui, ricevendone in risposta uno spallucce.

-Comunque ormai credo di essermelo meritato un tesserino personalizzato, sempre con questo anonimo "visitatore"... Credevo di essere un po' più speciale per voi. - aggiunse ancora senza ricevere particolari attenzioni dai presenti - Almeno un tesserino con una bella foto! -

-Potremmo usare la tua foto segnaletica.- disse una voce dalle sue spalle: un altro uomo entrò nella stanza, arma alla cinta da un lato e distintivo dall'altra.

-O'Connor!- esclamò con un sorriso soddisfatto - Finalmente il pezzo grosso è qui! Ho l'importanza che merito!-

-Visto che hai tutta questa voglia di parlare, inizia a fare il punto. - tagliò corto l'altro.

Dopo avergli riservato un sorriso di soddisfazione prese il pc dalla sua borsa, lo posò sul tavolo, lo aprì e lo girò verso ai suoi interlocutori:

-Ci ho dovuto lavorare parecchio, ma la vera svolta è stata la sua comparsa a Duskwood, paesello dimenticato da Dio. Ma facciamo un riassunto...- cliccò su un tasto e si aprì una foto -... Diana Tayler: incomprensibile il loro legame, sembra essere spuntata dal nulla ad un certo punto. L'ha praticamente blindata, non riuscivo a raggiungerla da nessun dispositivo. A Duskwood c'era anche lei, ma perché arrivare fino a lì? Ho scavato un po' tra i rapporti della polizia, stavano lavorando su un caso di rapimento, una certa Hannah Donfort, mai sentita neppure lei, ma era tenuta nascosta esattamente dove avete individuato Ikarus. Quindi ho fatto ricerche su di lei.- sullo schermo del desktop si aprirono tutta una serie finestre con dati che riguardavano la vita di Hannah -E, sorpresa sorpresa, cosa viene fuori? Che è la sorellastra!-

Gli agenti si guardarono tra loro, un misto di sorpresa e compiacimento pervase la stanza:

-Ne sei certo?- gli domandò O'Connor.

-Direttamente dall'interessata.- e mostrò le mail che la ragazza aveva inviato all'hacker qualche giorno dopo la liberazione -Non ha fatto in tempo a blindare i suoi accessi online, esservi messi alle sue calcagna mi ha semplificato il lavoro. Vi starete chiedendo se la chiave per piegarlo sia la sorella: niente affatto, molto molto meglio! La cara Hannah sapeva di avere un qualche fratello o sorella sparsi per il mondo, ed ha fatto ricerche. Nessun risultato esaustivo, cose vaghe, discutibili ma, si sa, spesso leggiamo nelle cose quello che ci serve sapere più che quello che è realmente. E qui arriva il bello: si era convinta che Diana Tayler fosse la sorella che stava cercando.-

-Ma non era Ikarus?- chiese l'agente Carter.

-Esatto: ora è convinta che entrambi siano suoi fratelli. Ma il punto è che, per il mio modestissimo parere, Ikarus si sia preso una gran bella cotta per l'intoccabile Diana. Immaginate il caos? Meglio di una soap opera!-

-Un attimo: dal profilo che abbiamo tracciato di lui è molto prudente, calcolatore e capace di grande autocontrollo, pensi che possa essersi fatto fregare da una cosa del genere?-

-E' solo. Solo come un cane. Ha gestito bene la storia della sorellastra Hannah finché non è scomparsa. Ma Diana... lei è stata un'altra cosa. E' pur sempre un uomo, ad un certo punto l'autocontrollo va a farsi fottere. E questa è stata la sua falla nel sistema. Dopo aver trovato le ricerche della Donfort tutto il lavoro è stato in discesa: ho preso tutto quello che aveva trovato, l'ho ritoccato un po', ho fatto in modo che, nel caso facesse ricerche, trovasse esattamente quello che volevo trovasse, ho piazzato qualche indizio extra per rafforzare le sue convinzioni e...- fece una pausa per creare una teatrale suspense -...gli ho inviato tutto dall'indirizzo mail della sorella. Per altro è un indirizzo che ha pochissimi accessi da parte sua, l'ho dovuto riempire di spam e mail pubblicitarie per arrivare a saturazione e fare in modo che gli arrivasse la comunicazione che la casella di posta fosse piena. Un lavoraccio attirare la sua attenzione! Ma sono il migliore...-

Duskwood - Hannah is goneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora