Uscii da lavoro, inforcai la bicicletta e mi diressi dritta a casa, era dalla sera prima che il gruppo di Duskwood era super attivo, la notizia dell'arresto di Phil aveva scosso tutti, messo ulteriore nervosismo, dubbi, sospetti.
Era come se tutti sentissero di doversi guardare le spalle l'uno dall'altro.
Intanto Hannah era là fuori, l'Uomosenzavolto era là fuori...
Continuavo a non capire quale fosse il nesso tra Phil ed Hannah, visto che apparentemente non ce ne erano, probabilmente mi sfuggiva qualcosa. O non mi era stato detto qualcosa?
Era come se sentissi sempre di non essere al corrente di tutto ciò di cui erano a conoscenza gli altri, quanto volevano davvero che li aiutassi?
I miei pensieri andavano veloci e anche le mie gambe, fu solo quando fui a poco più di un metro da un passante che capii di essere nel mio mondo nel momento sbagliato.
Ci finii contro, per fortuna lo colpii solo di striscio.
Inchiodai, gettai la bicicletta a terra e corsi ad aiutarlo ad alzarsi:
-Oddio, perdonami!- esordii subito -Stai... stai bene? Posso chiamare l'ambulanza! Non muoverti!-
Ma il povero malcapitato scosse la testa, investito due volte, questa volta dalla mia raffica di parole:
-E' tutto a posto, avrei dovuto fare attenzione anche io...- rispose.
-No, è colpa mia, del tutto!- ripresi -Vuoi dell'acqua? Io posso andare a prendertela, abito qui vicino...-
-No, sul serio, è tutto ok...-
Nel frattempo si erano fermate un altro paio di persone per capire cosa stesse succedendo.
Aiutai il ragazzo a rimettersi in piedi, continuando a chiedergli scusa ancora e ancora, mentre si ripuliva alla meglio e nascondeva una sbucciatura ad una mano, terrorizzato dalla mia ulteriore reazione sproporzionata, immaginai.
-Scusa ancora!- gli dissi mentre si allontanava.
Mi fece un cenno con la mano e riprese per la sua strada, ma per me quello era l'esempio esatto di ciò che mi aveva detto Emily: non ero mai del tutto presente.
Entrata in casa mi lasciai cadere sul divano e rimasi per qualche istante a fissare lo schermo spento della tv, avevo bisogno di silenzio, dentro e fuori.
Dopo una doccia ed un piatto di zuppa consumato senza particolare appetito, mentre la conduttrice del telegiornale della sera parlava in sottofondo, il telefono ricominciò con una raffica di notifiche.
Per un po' non lessi, ma erano davvero tante, sentii di dover vedere cosa succedeva, non riuscivo ad ignorarle.
Lessi rapidamente i messaggi e... non potevo crederci, si stavano organizzando per andare in quella maledetta casa nel bosco!
Da quello che potei capire cercando di leggere più velocemente possibile i messaggi, che erano tantissimi e si avvicendavano ad una velocità mostruosa, avevano deciso di andarci, parlavano di cosa portare, chi passava a prendere chi.
-Avete deciso di andarci sul serio?- intervenni.
-Ciao Diana, sì ormai non abbiamo scelta, dobbiamo restare uniti...- rispose Thomas.
-No, dai, scherzate??- ribattei.
Ma praticamente subito mi arrivò la chiamata di Lilly:
-Ciao, ascolta, so che non capisci, ma questa scelta fa stare tutti più tranquilli...-
-Spiegami come possa farvi stare più tranquilli! E' la base della stupida logica degli horror: i protagonisti fanno tutto quello che non dovrebbero fare! Ho un'idea: andateci in piena notte a piedi passando per il bosco!- risposi come se fosse imbarazzante anche il solo doverlo spiegare.
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Duskwood - Hannah is gone
FanfictionHannah è scomparsa. Già, ma chi è Hannah? All'improvviso sei stata catapultata in qualcosa che non ti appartiene, nelle vite di sconosciuti. Sei davvero la chiave per risolvere l'enigma? Sei disposta a metterti in gioco? Di chi ti puoi fidare verame...