Ricordo l'intero viaggio con la mia mano tenuta ferma sul suo petto, mi lasciava per i brevi attimi in cui doveva cambiare marcia, niente di più. Quelli erano i momenti in cui mi dicevo che avrei dovuto lasciare andare tutto e tentare, dargli quella maledetta possibilità.
Darmi quella maledetta possibilità.
Cosa mi aspettavo? Quale certezza? Non ne esistono, su nulla.
Ed io avevo un coraggio inaspettato per un sacco di cose, ma non per gettarmi tra le braccia di Jake, con le sue fughe, con quegli sguardi che mi zittivano, con quel suo gettarmi addosso il suo cuore che mi spiazzava ogni volta.
Arrivati alla baita feci per scendere dalla moto ed iniziai a slacciarmi il casco: ma non lasciò andare la mia mano, ancora per un po'.
Restammo a guardarci senza dirci nulla, non a parole almeno, perchè i nostri occhi dissero più di quanto saremmo mai riusciti a dirci: capii che mi stava chiedendo di restare lì con lui, di parlare ancora. Ma non sarei riuscita dopo tutto quello che era successo, mi serviva un attimo per riprendere fiato, volevo essere lucida e concentrata. Su di lui.
Capì e, lentamente, sciolse la presa sulla mia mano.
Entrai in casa ed andai direttamente nella mia stanza, dove mi lasciai cadere sul letto, come priva di forze.
Fissai il soffitto per un po', stremata, incapace di studiare la prossima mossa da fare. Ma avrei dovuto decidere in fretta, la vacanza non sarebbe durata in eterno e chissà quando avrei rivisto ancora Jake.
-Diana? Posso entrare?- la voce di Jessy al di là della porta mi obbligò a distogliere la mia attenzione ancora una volta dai miei problemi.
-Certo...- le dissi senza muovermi di un centimetro.
-Tutto ok?- mi domandò facendo capolino dalla porta.
-Sì, ho parlato con Max... sembra tutto a posto. Ma mi sento distrutta, come se avessi le batterie a zero.-
-Ci credo... vuoi riposarti o posso proporti una cosa?-
-Dipende da cosa, quante energie mi serviranno?-
-Molto poche!-
-Allora dimmi.- e mi misi seduta sul letto.
-Bene!- venne a sedersi accanto a me -Devo andare a Duskwood, voglio comprare un pensierino per il compleanno di Hannah, visto che non ho avuto tempo prima. Mi accompagni? Ci prendiamo un gelato e facciamo un giro per negozi, solo tu ed io, niente preoccupazioni. Che ne dici?-
-Mi hai convinta con il "niente preoccupazioni". Mi cambio!-
Il volto di Jessy divenne raggiante, felice di avermi aiutata nel suo piccolo.
Qualche ora di relax mi sarebbe servita.
Non avevo mai avuto occasione di camminare per le strade di Duskwood, a parte il giorno in cui arrivai per la vacanza: se pensavo a tutto quello che era successo e a quanto lo associassi a cose negative, mi stupiva il clima calmo e rilassato che lo circondava in quel momento.
-Non siamo mostri, come vedi...- mi sorrise Jessy interpretando il mio guardarmi attorno.
-Se dovessi raccontare a qualcuno tutto quello che mi ha fatto passare questo posto non ci crederebbe...- le dissi.
-Già...- si rabbuiò per un istante -...Io... non posso ancora credere a quello che ha fatto Richy. Mai, in nessuno dei miei peggiori incubi, sarebbe potuto essere lui l'artefice di quello che è successo...-
-Lo so... se solo avesse parlato...- sospirai.
-...Non... non so cosa provassi per lui.-
Quella frase mi spiazzò: la sua espressione non era cambiata ma percepii che cercava di spingere via il magone.
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Duskwood - Hannah is gone
FanfictionHannah è scomparsa. Già, ma chi è Hannah? All'improvviso sei stata catapultata in qualcosa che non ti appartiene, nelle vite di sconosciuti. Sei davvero la chiave per risolvere l'enigma? Sei disposta a metterti in gioco? Di chi ti puoi fidare verame...