CAPITOLO 35

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Siamo davanti casa mia, mi ha riaccompagnata dopo l'ospedale, lui deve andare a svolgere le ore di lavori socialmente utili e io ho l'uscita con quei matti dei miei migliori amici, anche se vorrei restare con lui.

Siamo seduti nella sua auto con addosso ancora la pessima sensazione che le parole del padre ci ha fatto nascere.

Mi giro verso di lui che sta poggiato al volante con entrambe le braccia e il capo appoggiato sopra mente mi guarda intensamente tra il desiderio e il tormento

-non voglio andare a casa-

gli dico mordicchiandomi le labbra

-ma dobbiamo-

dice lui con tono nervoso, come me, non vuole andare e questo mi fa spuntare un timido sorriso.

Mi sporgo verso di lui e lo bacio, un tocco casto rispetto ai nostri soliti baci ma sempre carico di sentimenti.

Le sue labbra sono sempre morbide ed invitanti con quel gusto di liquirizia che mi manda in tilt, però mi allontano perché non voglio che faccia tardi, tornando quindi al mio posto per poi spostare la mano sulla maniglia per aprirla ma lui mi blocca, mi tira a sé tornando a baciarmi intensamente

-grazie-

sussurra sulle mie labbra poggiando la fronte alla mia tenendomi dalla nuca.

Le sue parole mi lasciano spiazzata, per cosa mi sta ringraziando?

-per cosa? -

gli chiedo confusa piegando di poco la testa senza allontanarmi da lui che mi guarda profondamente, mi scalda dentro e mi fa battere forte il cuore per il calore e luminosità dei suoi occhi

-per aver preso le mie parti little fairy, sei scattata ancora prima che avessi il tempo di rispondere-

sento le guance diventare rosse e lui sorride divertito nel notarlo

-non sopporto quando ti tratta a quel modo e lo fa per provocarti e ferirti-

-grazie per questo, anche se le sue parole quando toccano me sono niente-

mi tiene saldamente con lo sguardo che si scurisce per la collera che lo logora

-ma quello che non sopporto è quando tocca te e ha fatto in modo di metterti in difficoltà e lo farà ancora perché...-

-perché stiamo assieme-

finisco per lui e vedo tornare il sorriso sulle sue labbra, un sorriso sereno e sembra felice?

Come poche volte l'ho visto, i suoi occhi sono così luminosi da togliermi il fiato

-già, mi hai presentato come il tuo ragazzo dopo tutto prima, no? -

mi morde le labbra divertito della situazione e questo fa ridere anche me nonostante sia un po' nervosa ed emozionata

-sì a quanto pare-

sorride ancora di più facendo apparire entrambe le fossette e se è bello quando sorride beffardo, quando lo fa di cuore, è qualcosa da mozzare il fiato, rimango incantata a vederlo

-quindi tu sei la mia ragazza little fairy? -

-se proprio ci tieni sbruffone-

-sì, cazzo!-

dice con enfasi prima di zittire ogni mia parola e baciarmi con trasporto, travolgendomi in un bacio che ti divora per l'intensità con cui le nostre labbra, lingue e denti di cercano, lo afferro dai polsi e lo tengo di più a me quando sento montare ancora di più il desiderio che ho di lui.

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