CAPITOLO 42

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RACHEAL POV

Mi aggrappo a lui anche se ogni movimento mi fa urlare dentro di dolore, non può succedere, lui non può sacrificarsi per me

-Alex...no io...-

mi avvolge completamente tra le sue braccia per proteggermi con il suo corpo, con tutto sé stesso. Con la coda dell'occhio vedo Jacob che prende meglio la mira puntando la pistola verso di noi, pronto a sparare.

Cerco di muovermi per impedire ad Alex di fare questa cazzata, mi ero rassegnata ormai a morire per mano di quello stronzo, ero soddisfatta della mia vita negli ultimi tempi, me ne sarei andata serenamente con solo il rimpianto di non aver detto ad Alex di amarlo, me ne sarei andata dopo avergli dato qualsiasi pezzo di me ma almeno lui era vivo, avrebbe sofferto all'inizio, ma era vivo e poteva rifarsi una vita senza di me. Era doloroso da accettare ed ingiusto, lasciare la mia vita e tutti loro, lasciare i miei nonni, Liz e Will ma soprattutto lui, era atroce ma lo avrei accettato perché erano vivi; invece, così con lui che si sta sacrificando per me, è straziante.

Non avrei mai immaginato che saremmo arrivati a questo punto, pensavo di avere tutta la vita davanti; realizzare il mio sogno e chissà, magari provare ad avere una famiglia con dei figli a cui dare l'amore che ho sempre voluto dai miei genitori; vedere i miei nonni fieri e felici per me; andare con Liz e Will a fare gli stupidi per locali, per una volta, senza stare in disparte e godermi la serata e poi ammettere che Alex per me è molto di più e anche dirgli tutto quello che provo, ho sempre pensato di avere il tempo e scoprire che non è così mi fa sentire inerme, inutile.

-Non doveva. Andare così...dovevo dirt...-

Ormai la voce non mi esce quasi più, troppa roca e sussurrata, a stento riesco a restare sveglia con la presa su di lui che diminuisce ogni istante, lo percepisco parlarmi vicino l'orecchio ma lo sento lontano

-me lo dirai, mi dirai tutto Racheal e avremo il nostro tempo-

Le sue parole risuonano nella mia testa che mi martella per il dolore e vorrei che fosse vero, lo vorrei davvero tanto, ma sento che ormai non ho più la forza per tenere gli occhi aperti.

Percepisco Alex chiamarmi con tono spaventato mentre attorno a noi sento scoppiare un frastuono enorme come se tante voci risuonassero nell'aria, prima di cadere nel limbo e non sentire più nulla.


ALEX POV


GELO

Ecco quello che sento, un freddo che brucia per quanto è viscerale e potente dentro di me. Mentre la guardo chiudere gli occhi e lasciar cadere la mano con cui mi teneva, inerme...

La chiamo e cerco di farle aprire gli occhi di nuovo.

-Racheal!-

La chiamo con vera paura e dolore nella voce, non può avermi lasciato, non anche lei cazzo!

L'arrivo della polizia con il caos che porta è solo un brusio distante mentre cerco ancora di chiamarla e farla rinvenire

-Racheal...Little fairy...-

le tocco la guancia chiamandola con voce rotta, rotta come me in questo momento e il vuoto che sento dentro di me è qualcosa che nessuno dovrebbe provare, è come un mostro che ti divora corpo e anima succhiandoti la voglia di vivere

-apri gli occhi, chiamami sbruffone, picchiami ma ti prego non lasciarmi anche tu-

la voce mi esce tremante, non credevo di poter provare di nuovo questa sensazione d'impotenza, di terrore viscerale. Le accarezzo ancora la guancia poggiando la fronte alla sua, scosso dai tremori per tutto quello che dentro di me sta morendo e scoppiando, perché la rabbia è ancora viva in me mista alla devastazione.

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