Dopo aver passato il resto della giornata con la mia famiglia tra risate e scherzi, ora voglio solo stare con Alex, nonostante tutto sia finito per il meglio, ci sono delle questioni, dei ricordi e delle parole dette che mi hanno agitata per tutto il giorno, per questo motivo quando mi ha chiesto se volevo andare da lui a dormire ho subito accettato.
Siamo nella mia camera per preparare il borsone con il cambio mentre Alex è seduto sul mio letto ad aspettare che io finisca.
Fa strano averlo qua, che si guarda attorno scrutando ogni dettaglio in silenzio poi alza lo sguardo su di me e dice
-quale delle tante stronzate di mio padre ti sta facendo essere così pensierosa little fairy? -
Mi fermo con in mano il cambio per il giorno dopo e lo guardo per qualche secondo prima di sospirare
-è così evidente? -
Lui fa una piccola risata poggiando la sua giacca di pelle sul bordo del letto restando con la camicia bianca che mette in risalto ogni suo dannato muscolo mentre si allenta la cravatta
-per me sì, non puoi nascondermi le cose, lo sai-
Alzo gli occhi al cielo ridendo piano
-sei il solito sbruffone ma-
-ma? -
m'incalza guardandomi
-quando tuo padre ha detto che era preoccupato che avessi preso dall'altro lato della famiglia, alludendo a mia madre ecco, Beh...-
prendo un profondo respiro piegando i panni nel borsone
-è un timore che ho sempre avuto, perché lei è malata, perversa ma nel modo estremo. Provava piacere assoluto quando Jacob mi picchiava e non mi stupisce che dopo le mie botte finivano a scopare senza ritegno anche con me moribonda a terra, forse per questo nel sesso alle volte...-
-ehi vieni qua-
mi ferma facendomi segno di andare da lui e così faccio, mi avvicino e mi fermo davanti a lui che mi prende dai fianchi e posizionandomi tra le sue gambe, i suoi occhi si incatenano ai miei
-tu non sei come lei, hai desideri sessuali più forti di altre persone questo è vero, provi un estremo piacere se ti domino sì, che per la cronaca a me fotte completamente, ma questo non vuol dire che sei come lei Racheal, non devi fare male ad altri per eccitarti o venire-
-ma mi eccito di più se tu mi mordi o quando mi prendi a schiaffi il culo-
-quelle sono cose normali nel sesso non c'è nulla di male, anzi direi che se non provassi più piacere in quello qualcosa in te non andrebbe-
-stupido-
gli dico con una risatina e lui mi strizza le natiche da sopra la gonna
-è normale quello che ti piace nel sesso, non c'è nulla di sbagliato. Loro erano e sono malati, lei era diventata così anche per colpa delle droghe che prendeva, tu non sei lei e posso dimostrartelo-
Mi dice scendendo con le mani dai miei glutei alle mie gambe mentre con le labbra mi sfiora da sopra i vestiti un'anca facendomi venire i brividi
-come? -
dico in un sussurro flebile ed eccitato mentre mi solleva e mi mette a cavalcioni su di lui, poi mi rigira sul letto tenendomi bloccata sotto di lui con un sorrisetto a contornargli le labbra piene, che non promette nulla di buono o troppo buono, dipende dai punti di vista
-ora vedrai, resta ferma-
Mi posa velocemente un bacio sulle labbra e si alza dal letto andando prima a chiudere la porta a chiave e poi tornando da me si sfila la cravatta guardandomi con quella sua scintilla maliziosa negli occhi che accende un fuoco divampante dentro di me.
Mi raggiunge e si mette a cavalcioni su di me, bloccandomi ogni via di fuga.

STAI LEGGENDO
Trust me
RomansaPossono due persone essere uguali ma allo stesso tempo diverse? Possono due persone passare dal essere la figura su cui fare affidamento ad odiarsi nel giro di poco tempo? E poi? Rechael O'Connor ha ormai 22 anni, studia per diventare una ballerina...