CAPITOLO 51

284 22 73
                                    

-NON colpevole vostro onore-

Non riesco a rendermi conto se realmente l'hanno detto o me lo sto immaginando, mi sento frastornata. Me ne sto seduta, completamente assente.
Piango in silenzio per la gioia e il sollievo mentre tutto intorno a me si muove con concitazione, non sento neanche Liz o Will che mi chiamano, non riesco a capire chi sia.
Torno alla realtà solo quando Alex si avvicina, prendendo il posto di Liz alla mia sinistra, e mi sfiora il volto con quel sorriso da strafottente per la quale non sai mai se prenderlo a pugni o meno, ma stavolta è anche felice, una felicità che non si può descrivere quanto lo renda bello

-ehi little fairy, non ti sei liberata di me neanche questa volta-

mi dice con tono canzonatorio, spostandomi alcune ciocche che si sono appiccicate al viso e asciugandomi le lacrime, un tocco lieve e delicato ma che trasmette la sua premura che non cela mai nei miei confronti.
Non gli do modo di dire o fare altro che gli salto praticamente addosso, avvolgendogli le braccia al collo e prendendolo così alla sprovvista che quasi cadiamo sulla panca ma fortunatamente riesce a mantenere l'equilibrio, abbracciandomi forte a sua volta. Finalmente mi lascio andare liberando tutte l'emozioni che mi offuscano la mente miste al senso di sollievo di saperlo libero e scagionato da ogni colpa.

Lui continua a tenermi stretta, muove le mani lungo la schiena affondando il volto nell'incavo del mio collo dove lo sento ispirare a fondo e trattenere un tremito.
Per quanto voglia fare il duro, so perfettamente che l'idea di finire dentro lo spaventava, lo turbava perché il carcere ti cambia la vita, una volta dentro, che sia per giusta causa o meno, non sarà mai lo stesso modo in cui ne uscirai.

Non so quanto tempo abbiamo trascorso avvinghiati ma gli altri ci incitano ad andare perché siamo rimasti solo noi in aula oramai.

Quando stiamo per uscire, do un ultimo sguardo a questa sala che è stata testimone della nostra paura, della nostra ansia ma anche del nostro amore e della nostra felicità.
Osservandomi intorno noto Moore senior che ci guarda con un sorrisetto che non mi piace per nulla ma non mi lascio intimorire e lo ricambio, tenendo lo sguardo fisso su di lui fino a quando Alex non mi trascina via.

———-------

Abbiamo passato tutta la giornata con gli altri a festeggiare per la vittoria a casa mia. Channel raggiunto anche Rolf, Mitchell e le ragazze del club ad eccezione di Tiffany.
Sono grata non sia presente, il nostro rapporto non è migliorato per nulla, non è nemmeno peggiorato se per questo e la cosa non ha molta rilevanza, fino a quando terrà le sue mani a posto può guardarmi male quanto vuole, ma se solo prova a muovere un'unghia, la stravolgerò. Siamo seduti tutti nel giardino sul retro sui vari divani in vimini quando nonno chiama me e Alex

-ragazzi potete venire con me un attimo? -

Ci guardiamo e ci alziamo insieme seguendo il nonno allontanandoci quanto basta per non essere sentiti dagli altri e in questo momento inizia a salirmi una certa ansia, perché ho come la sensazione che il nonno stia per fare la parte del "padre" protettivo, infatti, si mette ben dritto con la schiena, a braccia incrociate e guardando fisso Alex che non vacilla, ricambiando lo sguardo e la postura

-so che non abbiamo avuto modo di parlarne bene prima visti gli avvenimenti e ora mi dispiace rovinarvi i festeggiamenti ma questo discorso è stato rimandato anche troppo a lungo e prima che tua nonna mi bacchetti perché sono un vecchio bacucco protettivo, voglio essere chiaro con voi ragazzi, soprattutto con te figliolo-

Mando giù un grumo di saliva perché sapevo che lo avrebbe fatto prima o poi

-seanathair -

Provo a dire ma lui mi ferma con la mano

Trust meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora