CAPITOLO 45

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Il dottor Steel è stato molto scrupoloso come la prima volta che l'ho visto e soprattutto attento a non mettermi a disagio, di questo gliene sono veramente grata ma ora che deve dirci qual è la mia situazione dopo aver controllato le lastre e la risonanza, ammetto di essere un po' in ansia.
Non sento il pieno controllo del mio corpo, ogni movimento mi costa una fatica enorme, anche respirare è difficile, ricordo che provai molto dolore a dieci anni dopo essere stata massacrata abbastanza da trovarmi in un contesto simile, ma non ricordavo che ogni respiro poteva essere come un chiodo che preme contro le ossa e la pelle, questa è una cosa che non voglio provare mai più, non darò a nessuno il diritto di ridurmi così Ancor auna volta, l'ennesima.

-le lastre mostrano che le ossa si stanno rimarginando bene ma dovrai portare il busto per almeno un mese per renderle del tutto stabili e facilitare la completa guarigione, poi verrai a controllo e vedremo se sia il caso di toglierlo o meno; mentre la risonanza ha mostrato che i piccoli ematomi sub durali sono quasi rientrati del tutto, il tuo lieve disorientamento, la difficoltà nel parlare e di movimento derivano dall'ematoma più grande che ti premeva sulla parte dietro del cranio, quella abbiamo rimosso chirurgicamente ma è normale, ci vuole molta riabilitazione per tornare al pieno controllo del tuo corpo, ma già il fatto che reagisci a tutti gli stimoli e che la tua memoria non è stata intaccata è un ottimo segno, temevo che nelle condizioni in cui eri, avresti avuto molto più problemi ma come ho detto tante volte, sei molto forte, non tutti avrebbero resistito a tali percosse-

Stringo la mano ad Alex che si è messo vicino a me seduto sul bordo del letto e rimanendo in silenzio ricambia la presa mentre tutti gli altri ascoltano il dottor Steel

-tornerò a....ballare come...prima? –

ogni dannata parola mi esce con difficoltà angosciandomi ulteriormente, mi mordo il labbro inferiore per stemperare la frustrazione e accentuo la presa su Alex che mi accarezza con il pollice lungo il dorso

-dovrai stare in ospedale ancora una settimana per essere certi che ogni ematoma sia rientrato del tutto, poi potrai andare a casa ma verrai a fare fisioterapia per almeno sei mesi e sicuramente se ci metti impegno tornerai a ballare ma ci vorrà costanza e pazienza, non sarà veloce o indolore alle volte, ma sono sicuro che sarai in grado di farlo-

Mi sorride con gentilezza e gli altri tirano un sospiro di sollievo ed io sento la speranza che il mio sogno non è andato perduto, non devo lasciare la danza e già solo questo mi dà la giusta forza di non mollare e la determinazione per andare avanti e fare del mio meglio; né avrò problemi nel parlare o di ricordare come sono sopravvissuta.
Guardo il dottor Steel e gli sorrido, sincera e con la speranza nel cuore

-grazie dottore...farò del mio meglio... e tornerò a balla..re come prima...e anche di più -

Il dottor Steel ricambia il mio sorriso e annuire prima di lasciare la stanza seguito dai miei nonni che prima di uscire mi sorridono anche loro e mi dicono che tornano subito. Restiamo io, Alex, Liz e Will

-quindi per sei mesi mi toccherà ballare da solo-

-hai altr... ballerine che...vorrebbero esser...le tue partner-

-ah no raggio di sole, sei tu la mia partner, non ballo con nessun'altra-

Le sue labbra si sollevano rivelando il suo solito sorrisetto sghembo, facendomi l'occhiolino indicando poi con la testa Alex

-anche perché mi piace troppo vederlo rosicare per come ti posso stringere e toccare-

-giusto in pista da ballo lo puoi fare perché fuori lei preferisce altre mani addosso-

risponde mettendo su un sorrisetto tagliente e beffardo mentre mi accarezza lungo la mano, io alzo gli occhi al cielo, mentre Liz ridacchia, e gli dico

-sbruffone-

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