cap. 2 la discussione con Robin

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<<sei stata mitica!>> sclerò gwen appena io e mio cugino entrammo in infermaria
<<grazie>> risposi, poi presi un fazzoletto e lo bagnai di acqua <<tieni un po' su la testa vance>> ordinai
lui obbedì
<<volete che vi lasciamo soli?>> chiese finney
<<sarebbe preferibile>>
ci lasciarono e vance mi abbracciò
<<grazie per avermi evitato la figuraccia>>
<<non c'è di che, cugino>> sorrisi
<<cambiando discorso...non ti piaceva robin?>>
sgranai gli occhi
<<non fare quella faccia, l'anno scorso ti piaceva>>
<<appunto, l'anno scorso. è uno stronzo! è carino, ma è troppo cattivo>>
chiacchierammo per un po', poi andammo ognuno nelle rispettive classi

durante la lezione mi arrivarono due biglietti.
uno di donna:

"ei, stasera a casa mia?"

a cui io risposi con "sì!"

l'altro era di robin, purtroppo anche lui era un mio compagno di classe:

"vaffanculo troia! mi hai fatto fare una figura di merda davanti a tutti!"

"non sono io quella che ha bisogno di attenzioni perchè mio padre è morto proprio nella fase in cui avevo bisogno di lui. e poi te lo sei meritato" risposi

glie lo lanciai, lui lo lesse e mi guardò con occhi di fuoco
forse avevo esagerato con la storia del padre...ma non poteva importarmi, eta stato lui a cominciare.
chiesi alla prof di andare in bagno, e lei mi mandò.

mi stavo lavando le mani quando sentì la porta spalancarsi: robin.
si precipitò davanti a me e mi rese la spinta che gli avevo dato durante la rissa.
<<non provare mai più a dire qualcosa contro mio padre>> si avvicinò di più a me <<ti giurò che ti farò finire diretta in ospedale>>
doveva essere una minaccia...ma non lo sembrava per niente.
<<ah si? tu mi farai finire in ospedale?>> azzardai
<<attenta, non provocarmi>> disse lui guardandomi negli occhi
<<altrimenti? oh, si! mi manderai all'ospedale, certo...>>
sembrava così infastidito dal mio modo di tenergli testa, e questo un po' mi piaceva
<<ti ricordo che nemmeno tu hai i genitori>> un ghigno gli spuntò sul viso
aveva ragione...i miei erano morti quando io avevo pochi mesi...per questo abitavo coi miei zii, la madre e il padre di vance. ma questo non era un mio punto debole, almeno, non mi toccava come la morte del padre di robin toccava lui.
<<dovrai trovare qualcos'altro per rattristarmi>>
lui aspettò un momento, poi si girò e mi diede le spalle
<<non capisco perchè non potevi morire con loro>> concluse.
ammetto di esserci rimasta un po' male, ma lo ignorai e tornai in classe
il primo giorno finì ed io andai a casa, dopo circa 3 ore mi preparai per andare da donna.

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