<<ciao. vieni pure>> dissi accogliendo robin in casa
<<grazie...allora tregua?>> chiese lui
<<si...se a te va>>
<<in realtá mi piacerebbe essere tuo amico. tu sei diversa>>
una stretta allo stesso
<<diversa? in che senso?>> risi
<<beh, non sei come la metá delle ragazze che conosco, che mi stanno dietro solo per un bacio o un limone>>
ok...
<<io...io non ti sto proprio dietro>>
<<no, infatti...>> si sedette <<iniziamo?>>
<<si>>
beh, era andata bene, no?
<<bene, fai questi, anzi facciamo questi>> dissi
<<va bene...>> rispose tirando fuori la penna.
li fece...e diede tutte risposte sbagliate
<<cazzo>> disse un po' in panico
<<tranquillo, devi solo concentrarti di più>>
<<e se non passo l'esame? se mi bocciano?>>
<<robin>>
<<è?!>>
<<calmati>>
si bloccò per un attimo, poi fece un respiro <<ok, ci sono>>
<<in questo periodo sei diverso...>> dissi <<è da un po' che ti vedo più in ansia. tutto bene?>>
<<beh, in realtá no. però io ti sto antipatico, quindi non credo che ti importi>>
<<non mi stai antipatico...>> gli confessai <<se con me non farai lo stronzo, se diventassimo amici, perchè dovresti starmi antipatico?>>
sorrise.
<<davvero?>>
<<si! cioè, io ho visto come sei con finney, e non sei lo stesso di come sei con me...o com'eri con me>>
<<quindi ti interessa?>>
<<certo>>
<<ok...beh...sono preoccupato di non passare il test, di dover rifare l'anno da capo e deludere...delle persone. in più la ragazza che mi piace non mi caga>>
davvero me lo aveva detto senza lucrarci sopra? si era sfogato, così?
<<che ti importa se non passi l'esame? a te spetta l'azione non il risultato>> tentai di rassicurarlo
<<e questa dove l'hai letta?>> chiese lui accennando un sorriso.
<<da nessuna parte. è vero! non pensare al futuro. non ti serve, buttalo via! stai nel presente, fai i tuoi esercizi, non pensare al "se passerai l'esame", perchè è inutile e avrai più possibilitá di fallire...>>
notai che mi ascoltava attentamente
<<...se invece ti concentri sull'adesso, è più semplice. solo concentrandoti sul presente ti renderai conto di saper fare certe cose e di quanto bene sei in grado di farle>>
rimase in silenzio per un attimo, poi <<wow. tu sei una poetessa. come fai?>>
risi. <<mia...>> balbettai <<mia madre era una psicologa>>
<<te l'ha detto tua zia?>>
<<si...>>
<<mi dispiace per i tuoi...>> disse sottovoce
<<mi dispiace per tuo padre...>> dissi io
ci guardammo negli occhi per circa cinque secondi.
<<e per la tipa che ti piace...si accorgerá di te se è davvero così intelligente>>
<<oh, lo è!>> fece lui sorridendo <<è intelligente, bella, solare e forte>>
<<beh, sono contenta per lei...riprendiamo?>>
<<ah, giá, certo>> rise <<col tuo discorso di prima mi sento giá meglio.>>
<<forse dovevamo interrompere le nostre liti prima>> dissi io
<<si, avremmo dovuto>>
continuammo matematica per un po' di tempo, poi andò via e andai a raccontare a vance quanto fosse stato bello quel pomeriggio.
<<sai che forse non è così terribile?>><<pestalo robin!>> gridò una ragazza in mezzo alla folla
come al solito, robin stava facendo una rissa e stava anche vincendo.
contro moose questa volta.
lo stava pestando a sangue...un po' ne ero contenta perchè in seconda media, moose aveva fatto sanguinare il naso a finney per scherzo, per prendersi gioco di lui davanti a tutti i suoi "amici". fortunatamente non era nella nostra stessa classe.
robin gli diede il colpo di grazia e se ne andò, così io lo seguì.
<<robin, aspettami!>>
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📞Rᴏʙɪɴ×Sᴄᴀʀʟᴇᴛᴛ📞 ❤️🔥𝐸𝑛𝑒𝑚𝑖𝑒𝑠 𝑇𝑜 𝐿𝑜𝑣𝑒𝑟𝑠❤️🔥
Fanficmi chiamo scarlett hopper e no, non sono la sorella del temutissimo vance hopper. siamo cugini. peccato che, il temutissimo vance, proprio nel mio primo giorno di scuola, finì in una rissa con l'ancora più temuto, robin arellano. dio, odio robin ar...