<<amore, cosa succede?>> chiese lui preoccupatissimo.
<<non lo so>> risposi io, non riuscendo a trovare le parole giuste per descrivergli che cosa mi prendesse <<ho parlato con la polizia e...>>
<<piccola>> mi interruppe <<dammi dieci minuti e sono da te. stiamo al telefono intanto, ok?>>
<<non serve>>
<<si, invece. poi sono giá fuori casa>>
feci un lieve sorriso.
<<riesci a spiegarmi che cosa non va?>> domandò
<<si...cioè no...>> balbettai <<non lo so, ho parlato con la polizia, mi hanno chiesto come fossi scappata, che cosa mi avesse fatto il rapitore e altre cose...>>
<<stai tranquilla, va tutto bene. sto arrivando. c'è qualcuno con te adesso?>>
<<vance. sta giocando alla PlayStation>>
<<oddio, di nuovo?>> scherzò lui, facendomi fare una piccola risata <<l'importante è che lì ci sia qualcuno, almeno non hai l'ansia di essere da sola a casa>>
<<ma tu...>> si singhiozzai sdraiandomi sul letto <<lo sai che rapitore è ancora in giro?>>
sussultò.
<<cosa?>>
<<è ancora in giro. fuori cittá, però>>
lo sentì fare un respiro profondo <<va bene, tanto ti muovi con me>>
mi asciugai le lacrime dagli occhi <<ti ringrazio>>
<<sono sempre qui, lo sai>> rispose lui, come se in quel momento fosse davvero lì con me <<sono nella tua via, ancora un minuto per arrivare da te>>.
feci un respiro per calmarmi.
poi attaccai il telefono, sentendo suonare alla porta.
<<è arrivato il salvataggio!>> esclamò robin dandomi un abbraccio <<andiamo in camera tua e mi spieghi tutto con calma, va bene?>>
annuì.
fece il solito sorriso che amavo, asciugandomi le lacrime che mi avevano rigato ancora il viso.
ci mettemmo entrami sul mio letto, a gambe incrociate ed io gli raccontai tutto quello che era accaduto in centrale.
mi diede un bacio sulla fronte.
<<sei spaventata>> disse accarezzandomi la guancia <<tutto qui. non è successo nulla, probabilmente parlare di quello che è successo ti ha fatto male. è troppo presto adesso per te>>
<<ma perchè l'hanno fatto, allora?>>
<<perchè io conosco i limiti della mia ragazza. loro no>>
lo abbracciai.
<<grazie per essere venuto>>
<<non avrei nulla di meglio da fare, piuttosto che stare con la persona a cui tengo di più al mondo>> mi diede un bacio a stampo <<poi, lo sai, sei così bella anche quando piangi>>
risi, attaccandomi ancora a lui.
<<ti fa male la schiena?>> domandò
<<si>> risposi io, ruotando il collo a destra e sinistra.
<<girati con le spalle verso di me>>
<<perchè?>>
<<tu fallo, non ti farò male>>
feci come aveva detto.
lui mise le mani sotto al mio collo e cominciò a massaggiarmi leggermente la schiena, stando attento a non farmi male.
<<cazzo>> mi complimentai <<sei fantastico>>
rise <<lo so, mi Amor>>
scrollai la testa ironicamente.
<<e tu sei tesissima>> commentò <<rilassati, ci sono io qui con te>>
voltai la testa verso di lui, ci guardammo per qualche secondo, poi robin si avvicinò e, da dietro le mie spalle, mi diede una bacio veloce a stampo.
rise, provocando un sorriso sulle mie labbra.
poi tornò a baciarmi, per più tempo questa volta. feci per voltarmi verso di lui, per baciarlo meglio.
notai che aveva gli occhi chiusi.
wow, non pensavo che non li tenesse aperti.
sentendomi totalmente confortata, feci lo stesso.
ma vance bussò alla porta e, senza il mio permesso, entrò.
<<ma che schifo!>> commentó venendo verso di noi, coprendosi gli occhi con una mano.
ci staccammo subito e robin scoppiò a ridere.
<<farai meglio a non baciare mai più in quel modo mia cugina, cazzetto>> scherzò lui, in tono quasi serio.
<<certo, certo...>> rispose robin, che, per provocarlo, mi prese le guance con le mani, stampandomi un altro bacio sulle labbra, che durò per qualche secondo.
<<robin!>> dissi io, ridendo e dandogli una pacca sulla spalla.
mio cugino, alzando le braccia all'aria e uscì dalla stanza.
<<fate schifo!>> commentò prima di andarsene.
guardai rob per un secondo e lui mi guardò a sua volta, poi, insieme, ci mettemmo a ridere.
<<certe volte, vance proprio non lo capisco>> dissi io <<è stato fidanzato anche lui!>>
<<riprendiamo?>> chiese robin dopo qualche secondo.
<<il bacio?>>
<<anche>>
<<se proprio insisti>> esclamai ironicamente.
poi riprendemmo a baciarci.
avevo passato un bel pomeriggio con il mio fidanzato, avremmo dovuto studiare anche qualcosa, ma robin aveva insistito per farmi fare qualcosa di più divertente.
il giorno dopo, andammo a scuola ed un biglietto mi arrivò sul banco.
pensavo fosse da parte sua, ma non lo era.
era di matty.
"ehi. lo sai che gira voce che robin ti abbia tradita nei giorni in cui...beh, lo sai"
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📞Rᴏʙɪɴ×Sᴄᴀʀʟᴇᴛᴛ📞 ❤️🔥𝐸𝑛𝑒𝑚𝑖𝑒𝑠 𝑇𝑜 𝐿𝑜𝑣𝑒𝑟𝑠❤️🔥
Fanfictionmi chiamo scarlett hopper e no, non sono la sorella del temutissimo vance hopper. siamo cugini. peccato che, il temutissimo vance, proprio nel mio primo giorno di scuola, finì in una rissa con l'ancora più temuto, robin arellano. dio, odio robin ar...
