cap. 39 bacio sul collo

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<<robin>> sussurrai <<sveglia, è finita l'ora>>
voltò la faccia dall'altra parte.
risi.
<<amore, svegliati!>>
lo scossi leggermente.
lui alzò la testa aprendo gli occhi <<sei fortunata che mi ha svegliato tu...>>
gli diedi un bacio sulla fronte, nonostante fossimo in mezzo alla classe. in realtá non mi importava molto, da quando io e robin ci eravamo messi insieme, tutto il resto per me era al secondo posto.
<<hai dormito questa notte?>> chiesi
<<non molto>> rispose lui, sbadigliando
<<perchè?>> continuai preoccupata
<<la vicina di casa ha una bambina piccola ed ha pianto tutta la notte. cazzo, è così rumorosa, non ho chiuso occhio>> mi raccontò <<però>> avvicinò la sua tasta alla mia <<mi piaci ancora di più quando ti preoccupi per me...>> mi diede un bacio vicino alle labbra <<ti voglio un bene, tu nemmeno lo immagini quanto>>
<<anche io, robin>>
la lezione cominciò e noi ci sedemmo ai banchi.

<<quindi ora stai con robin...>> rielaborò gwen, ancora sotto shock, mentre camminava per il cortile della scuola, seguidata da me.
<<si...>> risposi annuendo lentamente <<perchè sei così sconvolta?>>
<<non saprei...vi odiavate>>
<<lo so...non so che cosa sia successo esattamente>>
<<sembra amarti così tanto>>
<<si...>>
<<qualcosa non va?>>
perchè avrebbe dovuto? con robin era tutto perfetto!
<<no, gwen, sono solo sconvolta che una cosa del genere sia accaduta a me! insomma, fa quest'effetto l'amore?!>>
<<non ne ho idea...non sono mai stata fidanzata in vita mia. ma, oddio, la mia migliore amica ha il ragazzo!>>
la abbracciai, stringendola forte per l'emozione.
<<ora è meglio se vado...rob voleva passare un po' di tempo con me>>
<<ok...ci vediamo più tardi, salutami il tuo fidanzatino>> disse inziando a predermi in giro e facendo un fino bacio con la bocca.

<<allora...che ti va di fare?>> chiesi, mettendomi a sedere sul suo letto.
<<non saprei, mi basta la tua compagnia>> rispose robin affiancondosi a me.
<<posso...dirti una cosa?>> domandai
<<tutto quello che vuoi>>
<<ti ringrazio>>
<<di...?>>
<<non lo so...semplicemente di esiste, forse. non so, sono più felice da quando sono con te, è come se un pezzo della mia vita sia...migliore. ecco...non so più che altro dire...>>
<<lo so io>> mi interruppe.
mi prese, facendomi sdraiare sul letto, poi unì le sue labbra con le mie, aprendo la bocca e chiudendola lentamente, chiusi gli occhi e sono certa che lui stesse facendo lo stesso.
poi, scese sul mio collo.
un brivido mi attraversò la schiena.
<<robin>> mormorai <<no...>>
continuava a baciarmi, non sembrava intenzionato a farmarsi, così io cercai di muovermi da lì.
volevo che la smettesse, era troppo presto.
<<no, perfavore>> implorai.
sentendo il mio lamento, si fermò immediatamente <<che succede?>>
<<scusa...non me la sento...non credo di essere pronta, davvero. ti amo, ma...>>
<<shh...>> mi mise una mano dietro ai capelli e mi diede un bacio a stampo <<non scusarti se non vuoi. anzi, ti ringrazio>>
si rattristò per un secondo, io mi misi a sedere <<ehi, stai bene?>>
<<si, si, sto bene. è solo che è quello che tutte si aspettano da me>>
<<continua...>> lo invogliai con sempre più attenzione.
<<ogni ragazza con cui sono stato pretendeva che le baciassi il collo, le spalle, che limonassimo o peggio...ma, ti giuro, mai fatto di peggio!>> alzò le braccia al cielo <<...ho pensato che tu volessi lo stesso>>
<<non se pensi che io me lo aspetti da te>> gli misi una mano sulla spalla <<per me, tu sei molto più di questo. tu mi piaci, robin, e non mi importa come sei stato con le altre, ok? so che non le amavi>>
<<sono un pezzo di merda>> confessò, poi una lacrima gli scese dal viso, così chinò la testa.
<<amore>> gli tirai su il volto con la mano <<lo sei stato, è vero, ma è finita adesso>>
<<io ti amo. te lo giuro, non ti sto usando>>
<<robin, lo so! sono sicura di questo>>
<<scusa>> ripetè.
lo abbracciai.
<<non scusarti, io so che mi ami. non farti queste paranoie, mi fido di te>>
<<davvero?>> chiese, tirando su col naso.
<<certo>> gli accarezzai la schiena lentamente <<sei stanco, piccolo, è meglio se riposi un pochino>>
annuì e ci mettemmo sdraiati vicini, lui era appoggiato a me ed io passavo la mia mano sul suo braccio, sul suo viso, tra i suoi capelli o sul tessuto della sua bandana.
<<scusa se ho provato a baciarti il collo...>> fece assonnato.
<<non preoccuparti>>
<<no, sono serio. è che ti amo così tanto...ho pensato...>> farfugliava come se non volesse dirmi la sincera veritá, ma poi tirò un piccolo sospiro e iniziò a raccontami tutto <<è stato stupido da parte mia....>>
cazzata numero uno.
<<è solo che sei la prima ragazza che amo e ho sempre la sensazione che io non ti piaccia...>>
cazzata numero due.
dio, io lo amavo, perchè non se lo metteva in testa?
gli diedi un bacio sulla fronte <<io ti amo, robin arellano. e, dopo tutte le dimostrazioni che mi hai dato, ho capito che anche tu ci tieni a me>>
<<e da quali dimostrazioni l'hai capito?>>
<<hai crato due profili su di me, amore>> gli accarezzai i capelli <<e, quando ti ho detto di smettere di baciarmi il collo, ti sei fermato, senza esitare>>
<<sono quasi convinto...>>
gli diedi un bacio, sulla bocca questa volta <<io. ti. amo.>>
<<d'accordo...>> scosse la testa per togliersi i capelli dal viso, <<i profili su di te sono ancora entrambi attivi, comunque>> mi raccontò mentre sbadigliava, prima di addormentarsi abbracciato a me.
nel mentre pensavo.
più lo facevo, più mi rendevo conto di una cosa.
robin mi amava molto di più di quanto io amassi lui.
che al gioco "ti amo di più io!", lui avrebbe sempre vinto.
con me, almeno
<<ti amo>> sussurrai mentre continuavo a fargli le coccole <<ti amo da morire>>
poi, tra il silenzio e l'amore che girava per la mia stanza, raggiunsi il mio fidanzato nei sogni, addormentandomi ancora abbracciata a lui.

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