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cap. 34 gli piaccio

<<no, non può essere>>
mi diede una forte spinta <<certo che può essere, deficente! te l'avevo detto che gli piacevi!>>
<<gli piaccio>> balbettai <<io...io gli piaccio>>
ma...ma no, la scommessa...e la scommessa?
quindi davvero non c'era mai stata nessuna scommessa.
mi vibrò di nuovo il cellulare.

"tu?"

<<cosa gli dico?>> chiesi a gwen, impanicata.
<<la veritá>>
ma col cazzo.
<<invento un nome finto>>

"sono margherita"
"posso chiederti una cosa?"

<<cosa fai?>> chiese gwen
<<ne approfitto. non so se sono davvero io>>

"si..."

"chi è la ragazza a cui hai dedicato l'account?"

"perchè vuoi saperlo?"

"curiositá"

aspettai qualche secondo, poi:

"si chiama scarlett"

mi prese una fitta allo stomaco.
io gli piacevo...robin arellano, piacevo a robin arellano.
mi alzai di scatto e mi misi a gridare come una matta, saltellando per la stanza.
<<che cazzo succede? perchè urli?!>> domandò vance aprendo violentemente la porta.
<<piaccio a robin! piaccio a robin!>>

continuai a fargli domande.

"ok...cosa sai dirmi di altro?"

"perchè vuoi saperlo? mica ci conosciamo"

"appunto."

"vabbè, non so cosa dirti su scarlett. è una testa di cazzo incredibile e non ricambia"

ah si? io non ricambiavo?
io?

"glie l'hai mai detto?"

"no, ma una volta stavamo giocando ad obbligo o veritá. un mio amico ci ha detto che come obbligo dovevano baciarci, io le sono andato vicino, l'ho baciata e lei mi ha respinto"

"non significa niente secondo me. cioè è normale, eravate in mezzo ad un sacco di persone, immagino"

"vabbè, non lo so. comunque devo andare. mia madre vuole che l'aiuti con la spesa"

"ok"

bugia.
la mamma di robin stava lavorando. lavorava fino a tardi il sabato.