cap. 52 pace e vendetta

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suonai al campanello della porta di robin, ma mi aprì sua madre.
<<ciao tesoro>> disse con un sorriso, il suo solito sorriso brillante.
<<salve allison...per caso c'è robin?>> domandai pulendomi le scarpe sul pavimento, anche se non erano sporche.
<<certo, entra>> mi fece spazio <<è in camera sua>>.
mi diressi nella dua stanza, chiedendomi se robin avesse raccontato a sua madre del disguido che c'era stato tra di noi.
conoscendolo, no, non l'aveva fatto...ed era un bene. nemmeno io lo avevo detto ai miei zii.
bussai.
<<mamma, sto facendo i compiti.puoi entrare dopo?>> sentì dire da rob.
<<sono io>> dissi.
sentì qualcosa, probabilmente la sedia della sua scrivania, fare un rumore strano.
<<scarlett?>>
<<si...>>
la porta si aprì di scatto.
<<ciao...>> dissi io.
<<ciao>> disse robin un po' a disagio <<hai letto la lettera?>>
<<sono qui per questo>> risposi io, pronta a fare qualcosa.
<<quindi...?>> domandò robin impaziente, facendomi entrare e chiudendosi la porta alle spalle.
mi gettai su di lui, mettendogli le mani sul collo e baciandolo appassionatamente.
<<ti amo>> conclusi.
fece un sorriso sincero e mi baciò ancora più forte di quanto avessi fatto io.
<<io ti amo di più>>
lo abbracciai.
<<scusa se non ti ho creduto>>
<<non preoccuparti>> rispose lui dandomi un altro bacio <<ti amo, cazzo>>

eravamo sdraiati sul suo letto, rob aveva insistito per farmi mettere tra le sue gambe ed io avevo accettato.
<<mi hai fatta piangere con quella lettera, sai?>> dissi io appoggiando la testa sul suo collo, così che lui ne approfittò per baciarmi.
<<davvero, amore?>> chiese lui accarezzandomi i capelli.
<<si, non me lo aspettavo>>
<<ti amo tantissimo>>
<<anche io...>>
gli diedi un altro bacio, rimanendo attaccata a lui fino a che non avevo più fiato.
<<a quella puttana le tirerò uno schiaffo domani>> annunciai fiera di me, sistemando in modo da essere più comoda.
<<grande, mi Amor!>> fece robin con una piccola risata.
mi si accollò, abbracciandomi e piantondomi una mano nei capelli.
poggiò le labbra sulle mie, spingendosi oltre a come faceva le altre volte.
era felice.
<<ti amo>> sussurrò lui tra un pausa e l'altra in cui le nostre bocche si dividevano per qualche millesimo di secondo <<ti amo, cazzo>>.
<<anche io>> risposi cercando di mettergli le mani attorno al collo.
<<non so cosa farei senza di te>> fece lui stringendo la mano nei miei capelli, stando attento a non tirarmeli.
continuammo a baciarci per qualche minuto, poi mi abbracciai a lui, accollando le mie gambe sulla sua vita.

il giorno dopo, insieme a gwen ed ana, mi stavo dirigendo verso di lei.
verso anna smith.
<<ehi, smith!>> la chiamai a pochi metri di distanza da lei.
<<hopper>> fece lei con un sorriso malizioso, sfilando in mezzo al suo gruppetto di amiche.
mi impuntai davanti a lei con una sicurezza che non avevo mai avuto in tutta la vita, la fissai negli occhi facendomi spuntare un ghigno sul viso.
<<niente di personale...>> dissi, sferrandole una sberla tanto forte da farle sanguinare il naso <<...forse>> esclamai ricomponendomi.
<<puttana>> disse lei, cercando di venirmi in contro.
così le sferrai un punto, tanto forte quanto la rabbia che provavo per lei.
<<ammetti che non vi siete baciaiti!>> le ordinai <<ammettilo!>>
<<vaffanculo!>>
un altro pugno <<come hai detto?!>>
sembrava voler resistere, alzai un altra volta il braccio, per colpirla di nuovo.
ma non ci riuscì, anche se avrei tanto voluto.
confessò ogni cosa.
<<va bene! mi sono avvicinata e mi ha respinta! ma smettila!>>
mi avvicinai a lei facendo in modo di sussurrarle all'orecchio:
<<prova di nuovo a baciare il mio ragazzo, e passerai l'inferno.>>
detto ciò, me ne andai, senza esitare, seguita dalle mie due migliori amiche.

📞Rᴏʙɪɴ×Sᴄᴀʀʟᴇᴛᴛ📞  ❤️‍🔥𝐸𝑛𝑒𝑚𝑖𝑒𝑠 𝑇𝑜 𝐿𝑜𝑣𝑒𝑟𝑠❤️‍🔥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora