vance gli sferrò un pugno che robin schivò per poco, spostandosi da lui il più possibile.
<<non hai idea di quanto stia male mia cugina per te! l'hai tradita, brutto stronzo!>> sbraitò mio cugino, probabilmente più arrabbiato di me.
<<non voglio farti male>> fece robin <<io ti giuro che non ho tradito scarlett!>>
ma non c'era nulla da fare, vance era troppo arrabbiato per ascoltare qualsiasi sua scusa.
preso dalla collera, gli tirò un calcio all'altezza del viso che fece sbilanciare rob di qualche centimetro, poi lo prese dalle spalle tirandolo per la felpa e fece per buttarlo per terra, ma io intervenni.
<<aspetta! vance calmati!>> dissi sovrapponendomi tra mio cugino e il mio fidanzato.
perchè, sì, era ancora il mio fidanzato, io non gli avevo mai detto "ti lascio".
<<scarlett, spostati>> ordinò
<<no, cazzo, non ci penso nemmeno!>> mi avvicinai a lui il più possibile, mettendogli le mani sul petto, come ero solita fare <<ti prego, non fargli male>> lo implorai.
<<va bene>> concluse lasciando andare la sua felpa.
anche se giá gli aveva fatto male...
girò sui tacchi e si diresse nella sua scuola.
mi voltai a vedere robin, a vedere come stava.
si stava pulendo il naso sanguinante con la manica.
<<devi disinfettarti>> gli ordinai.
<<sto bene>> fece lui, avvicinandosi a me <<grazie di avermi difeso>>.
tentò di baciarmi, ma mi spostai.
intanto, tutta la scuola che prima era lì a guardarci, tornò a farsi gli affari propri.
<<credi davvero che io ti abbia tradita?>> chiese lui mettendomi le mani sulla spalle.
io mi liberai.
<<no>> dissi <<ma le foto non mentono>>
<<te l'ho detto, eravamo molto vicini, ma non ci siamo baciati!>>
<<robin, perfavore! è evidente! perchè l'hai fatto?>>
<<ma io non l'ho mai fatto!>> mi prese di nuovo le braccia in modo di tenermi salda sul pavimento, facendo sì che io non mi allontanassi da lui <<io ti amo, scarlett hopper, ti amo più di qualsiasi altra cosa e non ti tradirei mai con nessun'altra, ok?>>.
non risposi, andai in classe e basta, sedendomi al mio banco.
vidi finney arrivare mano per mano con donna e sedersi al banco vicino a lei.
quindi si erano messi insieme?
quando?!
gli lanciai un'occhiata che lui ricambiò, poi fece un sorriso felice.
eravamo a metá lezione di storia, io ero annoiata e mi addormentai.
<<aiuto!>> gridavo a squarcia gola, nel buio più totale di una stanza vuota.
camminavo avanti e indietro, saltando per tentare di farmi sentire <<qualcuno mi sente!? aiuto!>>
ad un certo punto, si accesero delle luci davanti a me.
ero faccia a faccia col rapitore.
era fermo, non si muoveva.
avrei potuto azzardare e dire che a stento respirasse.
mi guardai attorno, spaventata, ma quando tornai a guardardare nella sua direzione, lo avevo davanti.
meccanicamente, alzò un braccio e lo mise sul mio collo, senza fare attenzione alla forza.
<<scarlett>> sentì qualcuno al di sopra di me <<sveglia>>.
qualcuno mi scosse ed io aprì gli occhi.
<<stai bene?>> chiese robin spostandomi i capelli dal viso.
<<certo che sto bene!>> dissi io, un po' scontrosa <<grazie di esserti preoccupato>> aggiunsi sentendo il tono che avevo usato prima.
<<lo sai, ci tengo a te, amore mio>> rispose lui, dandomi un lieve bacio sulla guancia <<e poi, volevo darti questa>>
mi porse davanti agli occhi qualcosa di bianco che io non focalizzai subito.
poi gli diedi un'occhiata.
una lettera.
un momento...una lettera?
<<perchè?>> chiesi <<cosa devo farci?>>
<<beh...leggerla>> rispose lui con una lieve risata che finì per contagiare anche me <<è una lettera>>
<<lo farò...grazie...>>
<<ti devo dire una cosa>>
<<che cosa?>>
<<mi ha scritto anna, vuole che ci vediamo fuori dalla classe. te lo dico per rispetto, sei la mia ragazza e meriti di saperlo>>
<<perchè hai il suo numero?>> domandai senza concentrarmi troppo su quello che mi aveva detto prima.
<<non ce l'ho>> rispose lui <<mi ha scritto su instagram>>
<<mh...>>
<<infastidita?>> chiese con un sorrisetto maligno.
<<perchè? l'hai giá baciata una volta>> risposi io.
alzò gli occhi al cielo e andò fuori per parlarle.
dio, non riuscivo a resistergli. lo amavo così tanto che il solo pensiero di doverlo lasciar andare mi metteva ansia.
mi aveva tradita. dovevo ricordarmi che mi aveva tradita.
ma non c'era nulla da fare. mi ritrovai a chiedermi se lo avesse fatto veramente, perchè, da sola, non potevo crederci.
la foto lo dimostrava...ma c'era qualcosa che non mi convinceva.
"forse sono troppo innamorata" pensai per darmi una spiegazione logica.
non lessi la lettera, nom in quel momento. c'era troppo trambusto che avrebbe potuto rovinare l'atmosfera.
era ormai la terza ora, c'era spagnolo, gwen mi passò un bigliettino.
<<è da parte di robin>> mi sussurrò.
lo aprì.
"l'hai letta?"
presi la prima penna che trovai nell'astuccio per rispondergli.
"non ancora, ti va bene se aspetto di arrivare a casa?"
lo ridiedi alla mia migliore amica e lei lo ripassò a robin.
un minuto dopo circa, me lo ritrovai sul banco.
"certo, quando vuoi...solo...ricordati che ti amo davvero tanto"
avrei voluto rispondergli con "anche io", ma non lo feci.
non solo avrei voluto scriverglielo, ma avrei voluto dirgli di baciarmi, di abbracciarmi e di dormire con me.
non in mezzo alla classe, ovviamente, a casa mia.
desideravo un suo bacio perchè l'affetto che robin mi dava non me lo aveva mai dato nessun altro prima, mi mancava. ed era passato solo un giorno.
eravamo usciti da scuola giá da qualche ora.
erano le cinque del pomeriggio ed io aspettavo nella mia camera le mie due migliori amiche, tenendo in mano la lettera data dal mio ragazzo, ansiosa di leggerla, ma anche impaurita di scoprirne il contenuto.
suonò il citofono.
andai ad aprire.
<<allora, aprila!>> mi incitò ana.
<<si! forza, fallo!>> si aggregò gwen.
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📞Rᴏʙɪɴ×Sᴄᴀʀʟᴇᴛᴛ📞 ❤️🔥𝐸𝑛𝑒𝑚𝑖𝑒𝑠 𝑇𝑜 𝐿𝑜𝑣𝑒𝑟𝑠❤️🔥
Fanfictionmi chiamo scarlett hopper e no, non sono la sorella del temutissimo vance hopper. siamo cugini. peccato che, il temutissimo vance, proprio nel mio primo giorno di scuola, finì in una rissa con l'ancora più temuto, robin arellano. dio, odio robin ar...
