erano circa la nove di sera, i miei zii erano arrivati e insieme avevamo cenato. poi io e vance andammo in camera mia e lui mi aiutò a scegliere i vestiti.
misi le mie solite converse rosse, quelle erano inevitabili. sopra, come pantaloni, dei jeans e come maglietta, una della nike rossa. mi legai i capelli con un semplice elastico bianco e a tracolla misi una borsa bege
<<sei pazzesca!>> si complimentò vance
<<grazie! spero che la zia mi lasci uscire così>>
<<non penso, sai?>>
<<no, nemmeno io...>>
<<aggirala>>
<<come faccio?>>
<<ti aiuto io!>>
andò in sala e si mise a chiacchierare coi suoi genitori, poi iniziò a farfugliare parole in codice per dirmi di uscire di casa.
<<ciao zia, ciao zio, vado!>>
<<ciao cara>> fece mio zio
<<un attimo vance...>> disse sua madre venendo da me, ma vance la fermò e fortunatamente lei mi salutò dalla sala.
uscì di casa chiudendo la porta a chiave per poi metterle nella borsa, poi mi voltai e feci un piccolo saltello per lo spavento.
davanti a me, a pochi metri di distanza c'era robin che stava venendo verso di me.
<<mi stavi facendo venire un colpo>> dissi.
<<ho visto>> rispose lui mentra faceva una leggera risata, poi ci guardammo uno negli occhi dell'altra per qualche secondo.
<<dovresti vestirti più spesso come ti piace>> commentò guardandomi bene <<sei...dio, sei così bella>>
guardai in basso per non incrociare i suoi occhi di nuovo, ma caspita, quel complimento.
<<grazie...>>
<<ti ho imbrazzata?>>
<<un po'>> risposi facendo una risatina.
lui si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio.
<<non devi, è la veritá. tu sei così bella scarlett>>
mentre diceva quelle parole, chiusi gli occhi e lasciai scorrere la sua voce nelle mie orecchie.
il momento, però, era finito e io non sapevo che cosa dire o fare.
<<anche tu sei bellissimo, robin>>
<<grazie, Mi Amor>>
Mi Amor...?
sorrise e in quel momento mi innamorai delle sue labbra.
<<andiamo?>> chiesi
<<si!>> rispose lui <<sei mai stata al drive prima, vero?>>
<<a dire la veritá, no, mai>>
sgranò gli occhi dallo stupore
<<allora è un bene che siamo amici>>
risi
<<ma sul serio non ci sei mai stata?>>
<<no, mai>>
<<e al cinema?>>
<<si, robin, al cinema si!>>
<<e perchè hai emarginato il drive-in? è bellissimo, cosa c'è di più bello di guardare un film dentro una macchina?>>
<<la tua lista di cose belle è un po' ridotta, mi sa...>> commentai <<mia zia non vuole che io ci vada...mi ha dato il permesso solo perchè le avevo detto che stavo andando al cinema con un amico>>
annuí, poi <<posso farti una domanda un po' scomoda?>>
<<niente di spinto eh>>
rise <<no, no. te lo assicuro...è...è un po' più grave di così>>
mise la parola "grave" tra virgolette con le dita.
<<dimmi, vai>>
<<come sono morti i tuoi genitori?>>
rimasi per un attimo in silenzio...
ok, forse un po' male faceva...
<<scusa, non volevo farti stare male con questa domanda>> si affrettò a dire robin mettendo una mano dietro la mia schiena <<se non ti va di rispondere, va bene>>
<<no, è tutto apposto...è solo che nessuno mi aveva mai fatto una domanda del genere e non avevo la risposta pronta, ma sto bene>> dissi io tentando di rassicurarlo <<sono morti in un incendio...nessuno sa chi lo ha appiccato, se una persona nel pallazzo che, magari, aveva lasciato un fornello acceso, o qualcuno al difuori>>
<<non ti piacerebbe scoprire il colpevole?>>
<<a che cosa servirebbe? il colpevo non li riporterá indietro>>
rimase in silenzio per qualche secondo.
<<mi dispiace>> mormorò
<<non ha importanza>>
<<se posso chiedertelo...tu dov'eri?>>
<<dai miei zii, ero piccola>>
mi abbracciò e io ricambiai nonostante pensassi che fosse una stretta inutile.
però era comunque un abbraccio e mi sentivo al sicuro lì, senza un motivo valido.
robin sembrava sconvolto, ma gli passò dopo poco tempo.
arrivammo ad drive-in.<<non mi hai ancora detto che film hai scelto di guardare>> dissi sedendomi sul sedile.
<<dimmi che gli horror ti piacciono tanto tanto>>
<<si, li adoro, lo sai>>
<<fantastico...ho scelto il primo di 'the conjuring'. una volta mi hai detto che ti sarebbe piaciuto vederlo e ho pensato nemmeno vederlo con me ti sarebbe dispiaciuto>>
<<è fantastico! grazie mille>> dissi sorridendogli, emozionata di vederlo <<tu l'hai giá visto?>>
<<no, è la prima volta>>
parlammo ancora per un po' fino a che il film non cominciò.ci fu un jumpscare ed io per sbagliò feci un piccolo saltello.
<<hai paura?>> chiese robin con un sorrisetto di sfida
<<nei tuoi sogni>> risposi
poi ce ne fu un altro, e fu lui a spaventarsi, durante la scena dell'armadio, mentre la protagonista e sua figlia giocavano al "gioco del battimani".
mi strinse la mano per un secondo, cosa strana perchè pensavo che sarei stata io a farlo, ma poi la rimosse immediatamente.
<<paura eh?>> lo presi in giro io, per ripicca.
<<ti piacerebbe, hopper>>
invece accadde per davvero, per tutta la durata del film si mise il più possibile vicino a me, anche se non dava a vederlo, aveva paura.
ad un certo punto quella sera salì un venticello leggermente fastidioso, ed io avevo un po' freddo.
robin lo notò.
<<hai freddo?>> sussurrò.
<<si, un po'...io stupida non ho portato una falpa>>
<<aspetta>> fece lui, togliendosi quella che aveva addosso e mettendola sulla mie spalle.
<<e tu?>>
<<starò bene, tranquilla>>
<<non esiste>> ribattei, restituendogliela.
<<allora facciamo che la dividiamo>>
non capivo.
<<aspetta>>
mi venne ancora più vicino, ed io feci lo stesso, stando attenta a non farmi male, eravamo comuqnue in una macchina e il cambio poteva infastidirci.
mi mise un braccio intorno al collo dopo aver posizionato la felpa sulle nostre spalle.
e rimanemmo così per il resto del film.
il braccio di robin attorno al mio collo si stringeva leggermente ogni volta che sullo schermo veniva proiettata una scena paurosa e io lo trovavo bellissimo.
anzi, confortante.
ogni tanto mi rivolgeva un'occhiata, probabilmente per vedere se fossi spaventata o se stessi dormendo.
avrei voluto che quella serata non finisse mai...eppure...
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📞Rᴏʙɪɴ×Sᴄᴀʀʟᴇᴛᴛ📞 ❤️🔥𝐸𝑛𝑒𝑚𝑖𝑒𝑠 𝑇𝑜 𝐿𝑜𝑣𝑒𝑟𝑠❤️🔥
Fanficmi chiamo scarlett hopper e no, non sono la sorella del temutissimo vance hopper. siamo cugini. peccato che, il temutissimo vance, proprio nel mio primo giorno di scuola, finì in una rissa con l'ancora più temuto, robin arellano. dio, odio robin ar...