Arrivo al Lux con qualche minuto di anticipo e quindi decido di fare un giro per il locale. Controllo la pulizia delle sale e l'ordine dietro al bancone. Passo per il corridoio e controllo che i cestini siano stati svuotati. Entro poi in magazzino dove visiono le scorte di alcool e di snack vari, infine mi dirigo verso il retro.
Esco dalla porta e giro l'angolo. Mi sembra tutto in ordine e quindi, soddisfatto, ritorno verso l'entrata. Il locale avrebbe aperto tra circa un'ora, ma le ragazze stavano già arrivando. Qualcuna stava provando la coreografia al palo, mentre altre cominciavano a mettere in frigo le varie bevande.
Ed ecco che vedo entrare dalla porta quella strana ragazzina: indossa una felpa più grande di lei e dei leggings neri. Tiene lo sguardo basso e sembra persa nei suoi pensieri.
Mi appoggio con le mani ad un tavolino e rimango a guardarla dirigersi verso gli spogliatoi. Quando alza gli occhi e mi vede, pero, un timido sorriso le si forma sulle labbra e, con un cenno timido della mano, mi saluta piano. Ricambio il saluto con un cenno del capo, tanto ormai ho capito che le buone maniere lei non le conosca. Le altre ragazze non si sognerebbero mai di sorridermi o addirittura salutarmi con la mano, ma lei..lei lo fa. E non lo fa per mancanza di rispetto o qualcosa di simile, lo fa perché le viene naturale.
Rimango a fissarla, o meglio fissarle il culo, finché non sparisce dietro la porta e poi riporto l'attenzione all'entrata, dove vedo arrivare Andrew e Igor.
-Buonasera, capo.- mi salutano con una stretta di mano, per poi informarmi sulle ultime novità.
-Bene, allora. Se la situazione è tranquilla io andrei anche a casa. Ci pensate voi per questa sera?- chiedo ai ragazzi che, in risposta, annuiscono.
Prima di andare, però, decido di fare un'ultima deviazione.
Ed è per questo che ora mi ritrovo a camminare verso lo spogliatoio.
Spalanco la porta senza neanche bussare, trovando la ragazzina girata di spalle intenta a levarsi la felpa. La vedo sussultare per l'intrusione e girarsi di scatto verso di me. Arrossisce e si porta l'indumento al petto, schiacciandosi contro l'armadietto.Mi avvicino lentamente a lei che si agita sempre di più.
-Ciao...- sussurro con la mia voce suadente.
Alza immediatamente gli occhi, che entrano in collisione con i miei.
-Ti ho appena salutata, ricambia.- asserisco deciso.
-Ciao...- bisbiglia.
Faccio scendere gli occhi lungo il suo corpo. Piccolo e perfetto. Riporto poi l'attenzione al suo viso che, con un cipiglio disegnato sopra, sta cercando di capire le mie intenzioni.
-Come ti trovi qui al Lux?-
Non mi risponde, ma continua a fissarmi dritto negli occhi.
Mi avvicino ancora di più a lei e mi abbasso alla sua altezza.
-Ti ho fatto una domanda, ragazzina.-
La vedo andare in tilt ed iniziare a balbettare frasi incomprensibili.
Una risata divertita esce dalla mia bocca e un'insana voglia di prenderla in questo dannato spogliatoio si accende in me.
Abbasso leggermente la nuca e l'incastro nell'incavo del suo collo, respirando il profumo delicato dei suoi capelli.
-Hai un buon odore.- sussurro.
La pelle le si cosparge di brividi mentre resta immobile sotto di me.
-Anche tu...- risponde con un filo di voce.
Le poso le mani sui fianchi, lasciandole un bacio al centro del petto. La sua pelle è bollente, se paragonata alle mie labbra.
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Mi hai stravolto la vita (Mafia romance)
RomansaCristy ha diciotto anni quando si ritrova costretta a lavorare nel night club di Gabriel Ivokiv per pagare le cure alla sorella, malata di fibrosi cistica. Lei è una ragazza dolce e timida ed è per questo che attirerà subito l'attenzione del boss ma...