-E tu, Gabriel? Tu saresti solo mio?- compio un altro passo verso di lui e lo vedo sgranare gli occhi. Ha lo sguardo perso e sembra quasi spaventato da questa mia domanda.
-Cosa mi stai chiedendo, Cristy?-
-Ti sto chiedendo di toccare solo me. Di guardare solo me. Di non andare più con le altre.-
Mi sorride dolcemente e mi sfiora la guancia con le dita. Mi accarezza lentamente, come quasi avesse paura di rompermi, e prende, tra le mani, una ciocca dei miei capelli biondi.
Si avvicina piano a me ed appoggia delicatamente le sue labbra sulle mie, in un piccolo bacio a stampo.
-Non ti posso dare quello che mi stai chiedendo.- accenna un piccolo sorriso che, però, non coinvolge gli occhi e fa un passo indietro. Fisicamente ed emotivamente.-Non ti sto chiedendo di innamorarti di me, ti sto solo chiedendo di portarmi rispetto.- Non mi risponde ed una stana angoscia si impadronisce del mio cuore già debole di suo.
-Mi stai dicendo, quindi, che ti accontenteresti solo di questo? Sesso e basta? Con la sola pretesa di essere l'unica? -
Mi basta? Non ne sono sicura, ma in questi giorni è stato orribile stargli distante, sentivo come se mancasse qualcosa che praticamente non c'è mai stato, ma che, invece, per me c'era. Non so se mi basterà, ma magari l'amore arriverà col tempo, non è una cosa che si programma, è una cosa che succede e basta.
E poi io sto così bene quando sono con lui e se questo è l'unico modo per averlo nella mia vita, allora, me lo farò andare.
-Se mi tratterai bene, sì. Posso farmelo bastare.- cerco di mostrarmi il più convinta possibile.-Cosa intendi con "trattarti bene"?- mi guarda incuriosito.
-Quello che ti ho detto: portandomi rispetto e non andando con altre donne.-
Sembra riflettere sulle mie parole.
-Quindi...fammi capire. Io potrò usarti quando e dove vorrò e tu non farai nulla per impedirmelo? Lasciando come tua unica richiesta il fatto che io usi solo te?-Messa così non mi sembra più tanto una buona idea, anzi. Nella mia testa suonava decisamente meglio.
-Sei sicuro che mi "useresti" e basta? Mi sembra che tu mi abbia appena fatto una vera e propria scenata di gelosia, o sbaglio?-Mi sorride divertito ed appoggia una mano al lato della mia testa, intrappolandomi tra lui ed il muro. -Te lo ho detto, voglio che tu sia solo mia. Ma questo non c'entra niente con la gelosia. Mi dà semplicemente fastidio il fatto che altre mani o bocche ti tocchino.-
-Eh...e questa non si chiama gelosia?- gli sorrido furba e porto le mie mani ad incrociarsi dietro al suo collo, affondando le dita tra i suoi capelli morbidi e tirandoli leggermente. Lui chiude gli occhi e si gode queste mie piccole coccole.
-Pensala come vuoi, bambolina. L'importante è che tu non ti faccia toccare da altri. Posso anche stare a questo tuo patto, ma in cambio mi devi promettere che indosserai quella maledetta felpa rossa. Anzi...ora che mi ci fai pensare, dov'è?-
Alzo gli occhi al cielo. -Nel mio armadietto.-
Mi prende per il polso e mi trascina verso gli spogliatoi. Apre il mio armadietto e prende l'indumento per poi spiegarlo tra le mani, me lo porge ed io lo indosso senza obbiettare. La felpa mi arriva fin sotto al sedere, ma lui, non soddisfatto, prende l'orlo della gonna tra le mani e me la abbassa ulteriormente sulle cosce. -Decisamente meglio.- sussurra al mio orecchio.
-Devi trattarmi bene, Gabriel. Non devi ignorarmi o comportarti male con me nei momenti quotidiani. Ti ho già detto che non ho più la forza per reggere altro dolore.- lo guardo negli occhi, cercando di fargli capire di esser seria, maledettamente seria.
-Lo so, Cristy. È per questo che mi hai allontanato? Per quello che è successo con Estreya?-
Annuisco, sentendomi improvvisamente ridicola. Chissà cosa starà pensando di me. Abbasso gli occhi al suolo, torturando le pellicine delle dita con le unghie.
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Mi hai stravolto la vita (Mafia romance)
RomanceCristy ha diciotto anni quando si ritrova costretta a lavorare nel night club di Gabriel Ivokiv per pagare le cure alla sorella, malata di fibrosi cistica. Lei è una ragazza dolce e timida ed è per questo che attirerà subito l'attenzione del boss ma...