Non sento niente, assolutamente niente.
Fisso il vuoto, mentre le mani della tipa cominciano a percorrere il mio petto per poi iniziare a sbottonare la camicia. Dovrei almeno provare a rilassarmi, a lasciarmi andare, ma, appena chiudo gli occhi, mi si stampa in mente l'espressione distrutta della mia bambolina.
Cazzo, della mia bambolina.
-Rilassati.- la tipa mi si appiccica addosso e comincia a lasciare una scia di baci che parte da dietro l'orecchio fino a scendere sul mio collo.
Perché mi fa quasi schifo?
Resto immobile, mentre provo a dare un senso ai miei pensieri, mentre provo ad azzittire il campanello d'allarme nella mia testa.
Mi fa scorrere il tessuto lungo le braccia, fino a lasciarmi a torso nudo e comincia a spingermi verso il divano. Mi fa sedere e sale a cavalcioni sul mio corpo. Prendo un respiro profondo e abbandono la testa sullo schienale quando la sento giocherellare con la mia cintura.
Non ci riesco, cazzo. Non ci riesco.Mi obbligo a stare fermo, a non saltare in piedi e levarmela di dosso. Mi obbligo a mantenere la calma e ordino al mio corpo di rilassare i nervi. Perché cazzo mi da così fastidio? La saliva, che lascia sulla mia pelle dopo ogni suo bacio, comincia a bruciare come lava bollente ed io comincio ad agitarmi sul serio.
-C'è qualcosa che non va?- mi guarda attentamente con un cipiglio in volto, ma io non so cosa dire.
La guardo con sguardo perso e lei si rialza in piedi.-Ti piace la ragazza che c'era qua prima.- sentenzia, risistemandosi la minigonna sulle cosce.
La guardo malissimo.
-Sono donna anche io, pensi che non me ne accorga di queste cose?-
-Come osi parlarmi così.- sputo indispettito, ma lei se ne frega altamente.
-Perché sei qui con me invece di essere da lei?-
-Ma chi ti credi di essere?-
-Smettila. Siete tutti uguali voi uomini.-Adesso sono veramente scioccato. Fa sul serio?
-Ma chi diavolo sei?-
-Una che di certo non si mette a scopare il ragazzo di un'altra. Ho una certa sensibilità anche io, sai? E poi il mio ego non mi permetterebbe mai di andare con uno che ha in testa un'altra tipa: penseresti a lei tutto il tempo ed io ho troppo rispetto di me per accettare una cosa simile.--Ma se sei...-
Mi guarda storto. -Lo so cosa sono. Ma non vado con chiunque.-
-Prima volevi fare una cosa a tre.-
Non so né come né perché ci siamo trovati a battibeccare su una cosa simile.
-Avete strane fantasie...bisogna adattarsi ogni tanto.- si sposta una ciocca con nonchalance e nello stesso modo si accomoda sul divano vicino a me.
-Allora? È lei la tipa che ti piace?-Sono completamente sbalordito. Cosa diavolo sta succedendo?
-E perché dovrei dirlo proprio a te?-
-Perché appena uscirò da questa stanza non mi rivedrai mai più e sono abbastanza sicura che tu abbia bisogno di parlare.-Si sistema i capelli con le dita e si gira nella mia direzione, rimanendo in attesa.
Ok, calmi tutti.
La fisso non sapendo bene cosa fare. Normalmente le sarei scoppiato a ridere in faccia e, fino a qualche mese fa, le avrei fatto fare una brutta fine, ma ora, da quando conosco quella ragazzina bionda, credo di non esserne più capace.
Sospiro. -Ok...vediamo...sì, è lei.-
Sorride trionfante. -Posso sapere il suo nome?-
-Si chiama Cristy.-
-Quanti anni ha, Cristy?-
-Diciotto.- rispondo, pensando al suo visetto da bambina.
-Non è un po' troppo piccola per te?- il suo tono è di rimprovero ed io sono sempre più scioccato.-No, è perfetta per me.-
Sorride. -E allora perché hai chiamato me?-
Sbuffo. È già abbastanza difficile così, perché ci si deve mettere pure lei?
-Perché io non vado bene per lei.-
-Lo ha detto Cristy?-
-È questo il problema, lei non se ne rende conto.-
-Capisco...e perché dici di non andare bene per lei?-
Mi spazientisco. -Cos'è? Un interrogatorio?-
Si alza in piedi e si avvicina alla porta.
-Perché ritieni di non essere quello giusto per lei?- insiste.
-Perché la voglio proteggere.- fisso il pavimento, sentendomi improvvisamente esposto.
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Mi hai stravolto la vita (Mafia romance)
RomanceCristy ha diciotto anni quando si ritrova costretta a lavorare nel night club di Gabriel Ivokiv per pagare le cure alla sorella, malata di fibrosi cistica. Lei è una ragazza dolce e timida ed è per questo che attirerà subito l'attenzione del boss ma...