44) CRISTY

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Sono stremata. Sento che il mio corpo stia per cedere. Non ce la faccio più: le ferite bruciano come spilli conficcati nella carne ed il sangue emana un odore metallico che più volte mi ha fatto quasi vomitare.
Sono stremata, esausta e senza forze. Sento la pelle dei miei polsi lacerarsi sempre di più nel momento in cui provo a liberarmi per tentare di scappare.

Estreya è un mostro. È una ragazza completamente senza cuore e sadica fino al midollo. Non avrei mai creduto che l'essere umano potesse essere così cattivo, ma in realtà sto capendo che la sua sia gelosia. Estreya è gelosa.
Ho visto il modo in cui continuava a fissare il ciondolo al mio collo, come se volesse farlo scomparire, come se stesse impazzendo all'idea che lui avesse scelto me a lei. Quello che però mi lascia stranita è il fatto che non abbia avuto il coraggio di strapparmela di dosso.

Ho visto anche il modo in cui ha guardato Gabriel, il giorno in cui lui ha annullato il loro matrimonio. Il dolore nei suoi occhi mi ha fatto rivoltare le viscere all'idea di finire come lei. È stato per questo che all'epoca avevo preso la decisione di allontanarmi da lui. Il problema è che non ci sono riuscita, io non riuscirei mai ad allontanarmi da Gabriel.

Abbasso gli occhi al pavimento, i capelli biondi seguono il movimento del mio viso e cadono a coprirmi il volto.
Chiudo le palpebre e provo a concentrarmi su qualcos'altro, cercando di tenermi aggrappata alla vita. Il dolore è insopportabile ed il freddo comincia a ghiacciarmi le ossa.
Sono sempre più debole, ma mi rifiuto di accettare l'idea di morire in questo modo. È paradossale che da anni mi stessi preparando mentalmente all'idea di sopravvivere alla morte di mia sorella ed adesso invece sia lei quella che dovrà sopravvivere alla mia.

Sembra che la vita ci stia veramente prendendo per il culo ed un sorriso triste piega le mie labbra nel momento in cui realizzo il modo in cui la mia famiglia ha vissuto tutto ciò: i miei genitori morti a meno di quarant'anni in un tragico incidente, mia sorella morta di fibrosi cistica ed io morta a causa di una pazza furiosa che mi ha rapita per vendetta.
Quanto cazzo può essere crudele il destino?
Cosa diavolo avrò mai fatto per meritarmi questo?

Sobbalzo nel momento in cui la porta si apre con un cigolio stridulo e la paura torna come un serpente velenoso a stritolarmi il corpo.
Alzo lo sguardo verso il cielo, non sono mai stata una persona credente, ma, se qualcuno lassù sia all'ascolto, lo prego di tenermi in vita fino almeno al momento in cui Gabriel mi troverà.
Non pretendo di sopravvivere, ma almeno di avere la possibilità di salutarlo, dirgli che lo amo e che non me ne frega niente del fatto che lui non mi ricambi. Dirgli di salutare mia sorella e di ricordarle di tutto l'affetto che provi nei suoi confronti e infine di ringraziare mia zia, perché, infondo, sono grata pure a lei per quello che ha fatto per noi.

Mi stringe i capelli in un pugno e mi strattona per farci allineare i nostri occhi.
Incastro le mie pupille nelle sue e un mugolio di dolore abbandona le mie labbra.
-Sai, Cristy, c'è una cosa che da un po' di tempo mi chiedo...-
Resto in silenzio e lei stringe ancora di più la presa, facendomi bruciare la cute.
-Co-cosa?- sussurro.
-Il perché. Mi chiedo il perché di molte cose. Ti chiedi mai il motivo di determinate scelte, Cristy?-
Annuisco, cercando di trattenere le lacrime.
-Vuoi sapere cosa mi chieda io?- sibila.
Sento le guance inumidirsi e lei si spazientisce.
-Ma piangi sempre? Pensavo che Gabriel volesse una donna con le palle al suo fianco.- fa una smorfia. -In ogni caso, torniamo a noi...ti voglio raccontare la storia di me e Gabriel...- molla la presa sui miei capelli e un'ondata di dolore alla testa mi fa chiudere gli occhi.

-Ci conosciamo da veramente molti anni, lo sapevi? Eravamo appena dei bambini quando ci siamo visti per la prima volta: ero con mio padre in visita a Mosca, per incontrare il grande zar russo e Gabriel era al suo fianco. Era bellissimo, ed io ne rimasi incantata. Ne parlai con mio padre quella sera e lui ne parlò a sua volta con la famiglia Ivokiv. Fecero un patto che stabiliva la nostra unione e quest'anno ci sarebbe stato il matrimonio, se solo tu non ti fossi messa in mezzo. - mi lancia un'occhiata furiosa. -Col passare degli anni mi innamorai di lui. È vero, ha un carattere di merda, ma Gabriel sa anche essere la persona più dolce e disponibile del mondo, e me ne ha dato la prova quando ha fatto di tutto per aiutare Andrew con la sua famiglia. Ha ucciso la madre del suo migliore amico, per lui.- lei mi fissa con sguardo sognante, mentre a me si ghiaccia il sangue nelle vene.
Gabriel ha davvero...
-Oh, non ti ha detto nemmeno questo?- fa un ghigno divertito e prende a camminare per la stanza.

Mi hai stravolto la vita (Mafia romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora