19) GABRIEL

17.8K 449 65
                                    

Incenerisco con lo sguardo Edmund, che continua a mandare occhiatine maliziose a Cristy.
Lo avrei di certo preso a pugni, se avesse continuato a consumare le tette della ragazzina con lo sguardo.
-Possiamo prenderci una delle ragazze, come premio, a fine serata, vero?- chiede, lo sguardo nuovamente puntato su Cristy.
-Non lei.- ringhio.
Sbuffa ed alza gli occhi al cielo.
-Ma che hai, amico? Non hai mai fatto storie nello scambiarci le ragazze.-
Lo fulmino un'altra volta e gli conviene davvero stare zitto se non vuole trovarsi col culo per terra in strada.
-Il prezzo rimane uguale o hai intenzione di alzarlo?- Andrew mi risveglia dal pensiero del modo in cui avrei ucciso l'idiota al mio fianco in mille maniere diverse.
-Teniamolo uguale, per il momento. Abbiamo sempre tempo per alzarlo.-
Annuisce e lo scrive nel documento.
-Hai in mente nuove alleanze?-
Sposto lo sguardo sulla ragazzina, che sta lavando qualcosa nel lavandino.
Non mi ha fermato.
Le ho spudoratamente toccato le tette, dove avrebbero potuto vedermi tutti, e lei non mi ha fermato.

Ovviamente ho controllato che nessuno stesse guardando, ma lei non ha fatto una piega per accertarsene.
-Gabriel? Allora?-
-Eh? Ah si....no, per il momento no.-
Alzo gli occhi nella sua direzione e appena si accorge che la sto guardando arrossisce e fa finta di fare qualcosa. Sorrido divertito ai suoi movimenti goffi e impacciati.
-Gabriel, ma che hai?-
Mi giro verso Andrew, che mi sta osservando stranito.
-Niente, stavo pensando al fatto che l'arabo di merda non si è presentato.-
Guarda la sedia vuota al lato destro del tavolo e ritorna a fissare me.
-Già, deve essere successo qualcosa. Quella sera non c'ero, ma, da quello che mi hai raccontato, sembrava convinto di voler procedere.-
Forse c'entra il fatto che gli abbia spaccato il naso? Probabile, ma resto zitto ed annuisco.
-Non ci possiamo fidare di lui.- sputa Richard, un altro dei miei alleati.
-Confermo.- dice Stephan.
-Io, invece, gli credo.- afferma Christian e Clarence gli dà man forte. -Anche io, altrimenti non si sarebbe esposto tanto venendo qui.-

Iniziano, così, a litigare come fossero dei bambini per aver ragione ed io alzo gli occhi al cielo.
-È la nostra occasione per prenderci il territorio arabo, non buttiamola via.-
-Esatto!-
-No, invece, è una trappola. Credete veramente che suo figlio possa tradire, in questo modo, il padre? Sarebbe spregevole.-
-Gli ha ucciso la moglie.-
-Io non ho sentito niente al riguardo, potrebbe essere una cazzata.-
-Paura, Stephan?-
-Adesso basta!- urlo e sbatto il pugno sul tavolo.
Un silenzio tombale cala nella stanza e tutti si girano verso di me con sguardo intimorito.

-Mettiamolo al voto. Chi crede di dover prendere in considerazione la proposta dell'arabo?-
Sei mani si alzano e successivamente lasciano il posto ad altre sei persone che, invece, negano.
-Siamo pari, sei a sei. Il voto è tuo, Gabriel.- Andrew mi guarda ed aspetta che io dica la mia.
Ho deciso di coinvolgere tutti gli Stati alleati col mio, in modo che se l'arabo facesse il coglione, e decidesse di provare a fregarmi, non mi prenda alla sprovvista.
Non ha nessuna speranza verso tredici stati tutti uniti.
-Io voto sì, è ora di far pagare agli arabi quello che hanno fatto alla mia famiglia.-
-Secondo me c'è qualcosa che non va...- sussurra Richard, pensieroso.
-Staremo attenti, va bene?-
Annuiscono tutti e ci stringiamo la mano.
-Volete qualcosa da bere?-
-Io direi un giro di scotch per tutti.- dice Andrew ed allora mi avvicino al banco.
-Porta tredici bicchierini di scotch.- dico alla bambolina.
Annuisce ed inizia ad allineare, sul bancone, i bicchieri.
-Sei stanca?- capisco di aver pronunciato io quella frase nel momento in cui mi guarda negli occhi stupita.
-Un po'...-Sussurra.
Sto per dirle che se vuole so io come svegliarla, ma non faccio in tempo ad aprire bocca che le porte del locale si aprono ed una fragranza troppo forte e nauseabonda invade le mie narici.

Alzo gli occhi al cielo e mi giro verso  Estreya,  che cammina spedita nella mia direzione.
-Amore! Fai riunioni d'affari importanti e non mi inviti? È stato mio padre ad avvisarmi della cosa.-
Ah si...Richard è il padre di Estreya.
-Abbiamo finito, puoi andare.- sputo scocciato.
Ride istericamente, per poi avvinghiarsi al mio braccio ed appoggiare la guancia alla mia spalla.
Cerco di scrollarmela di dosso invano, ma poi l'occhio mi cade sul panno che la ragazzina sta disintegrando tra le mani. Sta fulminando la mano di Estreya con gli occhi ed io mi ritrovo a sghignazzare.
Oh no, ragazzina, non dirmi che sei...gelosa?

Mi hai stravolto la vita (Mafia romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora