4) CRISTY

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-Per domani dovete fare una ricerca approfondita di almeno dieci pagine su Dante Alighieri: vita, opere e morte. Intesi? Ad estrazione chiamerò cinque persone che esporranno alla classe il loro elaborato. Ovviamente metterò il voto, quindi vedete di impegnarvi. Vi auguro una buona giornata.-

La campanella suona subito dopo e così mi preparo ad affrontare l'ora successiva. Sono stanca morta, ma non posso permettermi di fare altre assenze. Mia zia, il tutore legale di me e di mia sorella, è in viaggio di lavoro da ormai parecchie settimane e quindi non c'è nessuno che possa badare a lei. Il ricovero in ospedale è troppo costoso e non me lo posso permettere, l'assicurazione è quasi inesistente e mia zia non vuole sborsare un soldo per sua nipote. Non so neanche il motivo per il quale abbia deciso di adottarci, se poi non c'è mai nel momento del bisogno.

Mi appoggio al banco due secondi, il tempo di riposare un momento gli occhi, ma questo non mi viene permesso dall'entrata in classe della docente di fisica.
È una donna sulla cinquantina molto esigente e severa, ma ho sempre cercato di stare al passo con lo studio.

Non sono più tornata al Lux dall'avvenimento di due sere fa. Mi vengono i brividi solo al pensiero di dover tornare in quel posto, ma oggi credo proprio di non poterne farne a meno. Serena mi sta coprendo i turni, ma non può reggere molto da sola ed inoltre ho sentito che Andrew mi stia cercando. Ho il terrore di vederlo e scoprire cosa voglia. Sarà furioso con me.

-Cristy. Continua pure tu a leggere.-

La professoressa richiama la mia attenzione, ma io non ho la più pallida idea di cosa mi abbia chiesto. Mi guardo intorno spaesata, fino a quando la mia compagna mi apre il libro e mi indica il punto in cui erano arrivati.

Con la coda dell'occhio vedo l'insegnate scuotere la testa e prendere degli appunti nel piccolo taccuino che si porta sempre appresso.

Mortificata inizio a leggere, ma sono talmente stanca che vedo le lettere muoversi non permettendomi una lettura fluida e senza errori. Il vociferare e le risatine dei miei compagni mi fanno agitare, il che non fa che aumentare il mio nervosismo. Comincia a tremarmi la voce ed a sudarmi le mani. Mi blocco, incapace di andare avanti e, per la seconda volta nel giro di pochi giorni, il mio respiro diventa irregolare e la vista inizia ad offuscarsi. I battiti del cuore aumentano e la testa mi gira. Provo a respirare, ma l'aria sembra non volermi entrare nei polmoni. Annaspo, stringo forte i pugni e chiudo gli occhi. Le voci si fanno più opprimenti, la stanza più piccola ed il caldo è insopportabile.
Odio quando mi succeda, odio sentire di non essere padrona del mio corpo e odio non riuscirmi a controllare.
Gli attacchi di panico sono sempre più frequenti ed ogni volta si portano via con sé un pezzo di me. Mi sento morire e più mi succede più io mi sento vuota.

Qualcuno mi agguanta le spalle, ma sono talmente tanto agitata e spaventata che non riesco nemmeno a riconoscere la voce di chi mi stia parlando.

Mi porto le ginocchia al petto e le stringo forte, cercando di estraniarmi dal mondo, cercando di proteggere me stessa da ciò che mi circonda.

-Cristy, calmati. State indietro, ragazzi, lasciatele spazio.-

-Respira, tesoro. Sei a scuola. Respira ed inspira. Respira ed inspira.-

Cerco di seguire le sue indicazioni, incamerando aria per poi lasciarla scivolare fuori dalla mia bocca.

Riapro piano gli occhi e mi ritrovo circondata dai miei compagni che bisbigliano tra di loro e mi lanciano occhiate derisorie.

Mi alzo in piedi e, senza dire niente a nessuno, prendo lo zaino ed esco dalla classe.
So bene di non poter lasciare in questo modo l'istituto, ma al momento me ne infischio delle conseguenze.

Mi hai stravolto la vita (Mafia romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora