9) GABRIEL

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La guardo allontanarsi, mantenendo il sorriso da stronzo sulle labbra. Abbasso gli occhi all'altezza del suo sedere, racchiuso in quell'abitino super stretto e striminzito che ho scelto per le mie cameriere. Ho già detto che a lei stia particolarmente bene?

Il posto in cui prima era seduta lei viene occupato da Andrew, che tiene dei documenti in mano.

-Dovresti firmare questi fogli: sono i documenti delle vendite di questa sera.- spiega, porgendomi la penna.

-Come è andata l'asta?-

-Non hai seguito le trattative?- chiede, rivolgendomi lo sguardo.

-No, ero impegnato a fare altro.- taglio corto.

-Capisco...beh, sì. Molto bene. Come sempre, d'altronde.-

Accenno un segno d'assenso col capo e firmo le varie scartoffie.

-Novità sullo spacciatore scomparso?-

Sospira e scuote la testa. -Come volatilizzato, Gabriel. Lo stiamo cercando ovunque, ma di lui non c'è traccia. Abbiamo fatto visita alla famiglia e sono quasi convinto che non ne sappiano niente. Comincio a pensare che lo abbiano rapito. Come fa ad essersi nascosto così bene?-

-Hai anche un'idea sul chi possa essere stato?-

Non mi risponde, ma lo vedo abbastanza pensieroso.

-C'è una cosa che non ti ho detto.-

-Cosa?- mi agito appena e mi guardo intorno per essere sicuro che nessuno ci stia ascoltando. Vedo, però, uno dei miei ragazzi correrci incontro con aria preoccupata.

-Capo, abbiamo un problema.-

Balzo in piedi e faccio segno ad Andrew di seguirci nel mio ufficio.

-Parla.- ringhio quando iniziamo a salire le scale.

-Abbiamo trovato un pacco sul retro indirizzato a lei e sono sicuro che il contenuto non le piacerà affatto.-

Chiudo la porta alle mie spalle e, girandomi verso la scrivania, noto una scatola già scartata appoggiata sopra al ripiano.

Mi avvicino lentamente e quello che vedo mi disgusta non poco: all'interno del pacco c'è un braccio che sembra essere stato mozzato da poche ore. Nella mano regge un biglietto ed un anello di fidanzamento lo tiene avvolto a pergamena.

Mi giro verso Andrew, che ha gli occhi sbarrati.

-È l'arto dello spacciatore...riconosco l'anello, è lo stesso che, ieri, ho visto al dito della moglie.- dice.

Chiudo gli occhi e tiro un respiro profondo.

Merda.

Sfilo dalla mano il biglietto e lo apro per leggerne il contenuto.

Tre parole, solo tre.

"Ho appena iniziato".

Lo passo al mio migliore amico che, una volta letto, lo appoggia sul tavolo.
-Chi cazzo è questo pagliaccio?- chiede furioso.

-Non ne ho idea, ma finché non ne sapremo di più è meglio non sottovalutarlo. Cerca di scoprire qualcosa di più sul braccio.- ordino, per poi far segno al mio uomo di portarlo via.

Mi abbandono sulla sedia ed accendo il portatile sulla scrivania. Controllo le telecamere di sorveglianza del retro del locale, ma non vedo altro che un ragazzo incappucciato appoggiare il pacco a terra per poi correre via.

Andrew si avvicina a me ed appoggia sulla scrivania un bicchiere di scotch.

-Stai tranquillo, sarà uno dei soliti ragazzini che prova a farci paura. Ammetto che era da tempo che non capitava una cosa del genere, ma non prenderla troppo seriamente.-

Mi hai stravolto la vita (Mafia romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora