49) GABRIEL

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-Ti sei fidanzato?!-
-Sì, mi sono fidanzato.-
-Tu...tu ti sei veramente fidanzato?- la sua faccia è sempre più basita.
Alzo gli occhi al cielo. -Sì, sono fidanzato con la ragazzina.-
Momento di puro silenzio.
-Tu..tu ti sei..-
-Sì cazzo! Sì, Andrew, mi sono stracazzo fidanzato!-
-Ah.-
-Già.-
Mi fissa come se fossi uno strano animale da laboratorio e fa un passo indietro con sguardo terrorizzato.
-Chi sei tu? Che ne hai fatto del boss mafioso russo spietato e completamente anti-amore?-

-Ah ah ah, molto divertente, dico davvero.-
-Oh cazzo, domani finisce il mondo. Devo provvedere per delle provviste da portare nel bunker e devi assolutamente..-
-Smettila.- lo guardo truce e lui scoppia a ridere.
-Cazzo, Gabriel, voglio sapere tutto. La hai portata fuori a cena? Al cinema? O al teatro? Come glielo hai chiesto? Lei è una ragazza super romantica, quindi immagino abbia fatto i salti di gioia!- si mette a battere le mani come un bambino entusiasta, ma blocco subito i suoi filmini mentali.
-Glielo ho chiesto, anzi, praticamente ordinato, questa notte. Ah si, e poi abbiamo scopato e cazzo, alla faccia della scopata.- faccio un sorrisetto orgoglioso ma lui mi guarda male.

-Le hai ordinato di essere la tua fidanzata di notte e poi te la sei sbattuta?-
-Sì.-
-Ah, ecco, mi pareva fosse troppo strano...-
-Cosa?- chiedo confuso e lui scuote la testa sconsolato.
-Non ci arrivi da solo?-
Comincio ad irritarmi e muovo la gamba nervosamente. -Cosa, Andrew? Avanti, parla.-
-È una ragazza romantica e solare, che sta passando un periodo orribile: non ha più una famiglia e noi sappiamo bene cosa si provi, vero?- mi guarda male ed io annuisco.
-Ecco...allora potevi almeno organizzare una serata tranquilla, la portavi fuori così lei si distraeva un po' e l'avresti fatta felice chiedendole di essere la tua fidanzata.-
-Ma lei è felice lo stesso!- dico, aprendo le braccia come se stessi dicendo una cosa ovvia, ed è così.

Andrew alza gli occhi al cielo. -Ovvio che lo è, lei ti ama e non vedeva l'ora che accadesse una cosa del genere, ma potevi rendendo indimenticabile.-
-Hey, non esagerare...la cosa non era programmata ed io ho agito d'istinto. Sono sempre Gabriel Ivokiv, infondo.- mi sistemo la cravatta in un gesto altezzoso e lui sorride.
-Sei proprio un coglione.-
-Parla quello che la ha minacciata di tagliare le cure alla sorella se non fosse venuto a letto con lui.- lo guardo malissimo.
Abbassa il capo, come se si vergognasse di quello che ha fatto. -Sono...anzi, siamo, cambiati molto da allora.-
-Puoi ben dirlo.- gli do una pacca sulla spalla e finiamo la nostra birra.

-Come va con Anastasia e con tuo figlio?-
Il sorriso che addolcisce il suo volto fa sorridere pure me.
-Benissimo. Io e Ana abbiamo parlato molto e abbiamo chiarito i rispettivi dubbi. Io credo...c'è insomma, penso di...-
-Di amarla?-
-Sì.- sorride e mi guarda con lo stesso luccichio con cui credo di guardare Cristy. Anzi, forse il mio è il doppio più forte.
-Hai un bel luccichio negli occhi.-
-Parli tu.- mi rimbecca subito.
-Si, parlo io.-
-Solo perché non ti sei visto alla specchio...anzi, ho pure una foto di te che guardi Cristy con gli occhi a cuore.-
-Certo, come no.- sorrido convinto che mi stia prendendo per il culo, ma, quando estrae il telefono ed inizia a cercare, il sorriso mi si smorza all'istante.
-Ma che diavolo...-
Mi passa il telefono ed io spalanco gli occhi, fissando la foto in cui Cristy è in coma nella stanza d'ospedale ed io le tenevo la mano con le lacrime agli occhi.

-All'epoca, ancora, non avevi ammesso a te stesso di amarla.-
-Già.- constato, non riuscendo a staccare gli occhi dalle nostre mani unite. -Non so cosa avrei fatto se lei non si fosse più svegliata.- caccio all'istante quel perfido pensiero e ritorno a fissarci.
Il dolore che leggo nei miei occhi è devastante, ma già lì risplendeva lo stesso amore che adesso non ho più paura di accettare.
-Lo sapevano tutti che eravate fatti l'uno per l'altra. Perfino Serena se n'è accorta.- ridacchia.
Sorrido pure io, fissando le lacrime che rigavano le mie guance. Non avrei mai detto che avrei pianto per una donna. Eppure, adesso, la amo così tanto da voler fare di tutto per farla stare bene.

Mi hai stravolto la vita (Mafia romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora