Mi hai stravolto la vita (Mafia romance)

50) CRISTY

Ho sempre creduto che, quando muoia una persona molto cara a te, questa resti al tuo fianco per sempre. Che vegli su di te e che ti protegga in qualche modo dalla cattiveria del mondo.

A me non è morta solo una persona cara, ma me ne sono morte tre: mamma, papà e sorella.
È una cosa che certe persone non potrebbero nemmeno mai immaginare, perché per alcuni, la famiglia, è quasi una cosa scontata.
È quando viene a mancare che, però, ti rendi conto di quello che hai perso.
L'amore e l'affetto che ti danno i genitori è un tipo di sentimento diverso da qualunque altro.

La sfortuna è stata la mia miglior compagna di vita per molti anni e sono sicura del fatto che, se non avessi incontrato Gabriel, a sta ora avrei ceduto e mi sarei trasformata in una specie di morta-vivente.
Lui ha questo potere di tenermi in vita e farmi sorridere anche quando la felicità sembrerebbe esser completamente scomparsa dalla mia vita.
E gliene sarò per sempre grata.
È come se sentissi di non poter continuare a vivere senza di lui e lo so che sia sbagliato, perché ognuno di noi deve trovare la voglia e la forza di vivere dentro se stessi, ma credo che la mia forza sia lui.

Oggi è un giorno importante per me: dopo tanti giorni ho trovato finalmente il coraggio di andare a trovare mia sorella al cimitero.
Ovviamente ho chiesto a Gabriel di accompagnarmi e, se in un primo momento lo ho visto incupirsi e deglutire un groppo in gola, mi ha detto di sì.
Immagino che anche per lui sia una sofferenza infinita visitare il cimitero e che, pure a lui, riemergano pensieri e ricordi capaci di piegarti l'anima.

-Sei pronto?-
Annuisce e mi fa un piccolo sorriso, capace di farmi andare su di giri ogni singola volta.
Mi passa accanto e mi lascia una carezza sul fianco, in grado di farmi nuovamente incurvare le labbra per poi girarmi verso di lui e acciuffargli la mano, tirandolo verso di me.
Adoro potermi prendere queste libertà con lui e adoro ancora di più quando mi sorride sorpreso di questo.
Gli mostro le labbra, facendogli capire che voglia un bacio e, quando lui si china per darmelo, sento il mio corpo sciogliersi come ghiaccio al sole.

Lascia scivolare la lingua tra le mie labbra per poi farla incontrare con la mia in un bacio bellissimo. Danzano insieme per un tempo indefinito per poi staccarsi per mancanza di fiato.
-Mi piace.-
-Cosa?- chiedo, arrossendo.
-Quando mi baci.-
-Ma non avevi detto che solo tu potevi decidere quando e come baciarmi?-
-Solo gli stolti non cambiano idea.-
-Mi sembra di aver già fatto un discorso simile, no?- chiedo, sorridendo.
-Può essere, ma te lo ripeterò per il resto della nostra vita.-
Il mio respiro si blocca a queste parole. Mi ha appena detto che vuole passare con me il resto della sua vita?
-Anche io, Gabriel.-
Unisce nuovamente le nostre labbra e mi da uno schiaffetto sul sedere prima di allontanarsi.
-Dai, andiamo.-

Parcheggiamo nei posteggi riservati al cimitero e prendiamo il mazzo di fiori che ho comprato poco prima di arrivare qui.
Prendo un respiro profondo per poi varcare insieme al mio ragazzo il cancello in ferro battuto che si trova all'ingresso.
Camminiamo in silenzio fino a raggiungere il posto dedicato alla conservazione delle urne. Non avrei mai potuto seppellire mia sorella sotto terra e così, forse un po' egoisticamente, la ho fatta cremare. In realtà non ne abbiamo mai parlato, non so bene cosa lei avrebbe voluto fare perché, intraprendere quel discorso, era troppo doloroso per entrambe. E, inoltre, non avevo il coraggio di domandare ad una bambina di appena dieci anni cosa avesse voluto farne del proprio corpicino.

Camminiamo fino a raggiungere la sua cella, per poi fermarci davanti alla piccola croce di marmo che racchiude la foto sorridente di mia sorella.
In quella foto aveva appena otto anni e stava sorridendo spensierata per qualcosa che probabilmente stava guardando alla televisione.
I suoi capelli erano raccolti in due dolci codini laterali e la maglietta gialla chiaro faceva risaltare il colore scuro dei suoi occhi grandi.