10. Soul

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il tuo Dio,
amante e creatore



Avevo festeggiato il mio compleanno la penultima settimana di luglio. Carlo mi aveva comprato una crostata all'albicocca e Cris mi aveva offerto un drink prima del turno al bar, mentre Nara mi cantava gli auguri. Non mi aveva reso particolarmente felice l'idea di celebrare un anno in più della mia miserabile esistenza, né l'idea di diventare più vecchia, ma, dato che tra i miei poteri non c'era quello di fermare il tempo, avevo dovuto farmene una ragione.

Avevo sorriso, battuto le mani, mandato giù tutto l'alcol possibile per intorpidire le mie sofferenze ed ero tornata presto alla mia rampante depressione.

Agosto era passato così veloce che non me n'ero quasi accorta, persa nella monotonia delle mie giornate tra MaiALetto e allenamenti.

L'estate era agli sgoccioli e, forse, anche il nostro tempo.

La maggior parte dei turisti era tornata nelle loro case di città le prime settimane di settembre, dato le temperature avevano iniziato a scendere e le piogge ad assomigliare a quelle implacabili dell'autunno. Il vento soffiava furioso, rimestava le onde e i fondali, che offuscavano l'acqua limpida del mare.

Non sapevo quanto tempo mi rimanesse, prima che Greg sarebbe tornato a prendermi.

Non sapevo se sarebbe stato uno scambio pacifico o se avrebbe sparso sangue ancora prima di fare richieste. Magari, avrebbe cambiato idea e ci avrebbe lasciati in pace, non ci sarebbe stata nessuna guerra e, forse, avrei dato una possibilità a Carlo. Forse gli avrei concesso di prendersi un po' più di qualche centimetro di pelle sul collo, più di un bacio casto sulla spalla.

«Andiamo alle giostre, stasera?» domandò Nara, emozionata. «È aperta la sagra, fanno la panissa e c'è lo sconto sulla seconda birra.»

Nagu alzò le spalle e tornò al suo compito di matematica. «Io ci vado con i miei amici di scuola.»

C'era una fiera appena fuori città, una sagra con prodotti tipici accanto al luna park. Il tempo era stato clemente quel giorno e le giostre avevano aperto al pubblico senza timore che il vento spazzasse via qualche struttura. Era la giornata di chiusura del MaiALetto ed eravamo tutti di riposo; quindi, non mi sarebbe dispiaciuto passare una serata diversa dalle altre.

«Se la birra è scontata, ti accompagno io» mi proposi. Ero seduta sul divano accanto a Carlo, il suo braccio destro intorno alla mia spalla, la mia testa posata sulla sua. Sentivo il suo respiro sulla pelle ogni volta che rideva. Condividevamo un paio di auricolari e mi stava facendo vedere un video documentario satirico sull'inutilità dei panda. Le informazioni scientifiche sembravano interessanti, alcuni dettagli erano disgustosi, ma a lui divertivano così tanto che il suo sorriso, alla fine, mi aveva contagiata. E, poi, a dirla tutta, non mi dispiaceva stargli vicino, era un'ottima distrazione ai miei pensieri più cupi.

«Okay per la birra e per le giostre» si accodò Car.

Cris non sembrò molto contento, ma acconsentì ad accompagnarci tutti in macchina. Nagu, invece, sarebbe arrivato direttamente con i suoi amici.

La fiera era enorme, si trovava in un grosso spiazzo sotto a una vecchia cava ormai in disuso. C'era un palco con la musica dal vivo, uno lungo stand per le bibite e diversi banchetti per il cibo. Ci mettemmo in coda alla cassa e poi ci dividemmo i biglietti per ritirare le diverse portate. Cris e Carlo andarono a prendere il primo giro di birre, io e Nara ci separammo tra primi e secondi. Quando riuscimmo a recuperare tutto, ci sedemmo su una delle tante panche in legno e iniziammo a mangiare. Dopo una quantità infinita di panissa e birra, prendemmo anche qualche frittella di mela.

APOKALYPSIS [Thanatos Trilogy Vol. 1&2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora