e divorami intero
con il tuo doloreL'istinto di autoconservazione era difficile da reprimere. Una parte di me sapeva che se volevo allungarmi la vita, e le possibilità di fuggire, dovevo assecondare il mio carceriere, ma c'era una parte di me che voleva lottare, scalciare e gridare, anche a rischio di morire. Avevo provato a lottare, ma Greg lo psicopatico era troppo veloce e troppo forte. Forte in un modo che non sembrava nemmeno umano. In più avevo perso l'effetto sorpresa, quindi non mi restava che assecondarlo, sperando di guadagnarmi la sua fiducia a tal punto da tornare a vedere la luce del sole. E a quel punto darmela a gambe verso la caserma dei Carabinieri più vicina.
Diamine, mi mancava l'aria fresca.
L'aria condizionata e il sistema di ventilazione non mi bastavano in quel sotterraneo, volevo indietro la mia libertà. Erano passati diversi giorni, non sapevo dire quanti ma abbastanza da guarire quasi del tutto le mie ferite e da affievolire i miei lividi, mi mancava il sole sulla pelle, il colore del cielo, l'odore del mare. Mi mancava mia mamma Erika che s'incazzava ogni volta che tenevo il frigorifero aperto troppo a lungo e mamma Alice che canticchiava i Ramones mentre puliva i piatti ogni sera. Mi mancava andare in centro, girare per i vicoli pieni di graffiti, accarezzare i gatti randagi, annusare i libri usati, mangiare gelato al pistacchio e guardare i ragazzi della mia età divertirsi, sperando di trovare anche io degli amici veri, un giorno.
Dio, mi ero persa un sacco di cose e le volevo tutte indietro. Non poteva finire tutto così, ancora prima di cominciare.
Non avevo ancora cominciato a vivere, io.
Mi ero costretta a mangiare e bere, ma non avevo più degnato di una parola il mio rapitore. Ero certa volesse manipolarmi, farmi credere di essere al sicuro con la sua premura e gentilezza. Non ci sarei cascata, avrei giocato al suo stesso gioco finché non avessi trovato il modo di tornare a casa.
Ero anche certa mi avesse mentito: non ci sarebbe stato modo di persuaderlo a lasciarmi andare, non finché non avesse ottenuto quello che voleva. Se solo avessi saputo quali fossero le sue intenzioni... Non potevano essere di certo buone, altrimenti non mi avrebbe rinchiusa con la forza, ma il tipo non si scuciva la bocca su nulla. Sapevo solo il suo nome, Greg, ed era familiare in qualche modo, ma non riuscivo a ricordare. Forse lo avevo conosciuto a qualche festa, uno di quei compleanni dove ordinavo da bere e me ne stavo per conto mio. Forse lo avevo ignorato e la cosa non gli era andata giù, così aveva iniziato a perseguitarmi, per poi decidere di rapirmi.
Forse, forse, forse.
Di questo passo sarei morta prima di saperlo.
⚜
Ai piedi del letto c'era un telo da bagno ripiegato e una pila di vestiti puliti. Un biglietto, scritto in una calligrafia frettolosa, diceva "Puzzi, fatti un bagno".
Grazie tante.
La porta della stanza era aperta. Non appena me ne resi conto, trattenni il fiato, aspettandomi Greg lo psicopatico spuntare sull'uscio, ma non accadde. Ascoltai il ronzare del condizionatore per un po', poi decisi di alzarmi.
La stanza in cui ero stata rinchiusa si affacciava su un salottino rustico. Le pareti erano di pietra nuda e mattoni a vista, il soffitto ricoperto da travi in legno scuro. C'era un divano color senape, una piccola libreria e un televisore spento. Mi inoltrai nel locale e scorsi un tavolo da quattro e un cucinotto a vista. Tre porte chiuse. Nessuna dannata finestra.
Il cuore mi pulsava nelle orecchie e il mio respiro sembrava fin troppo rumoroso.
Greg lo psicopatico non si vedeva da nessuna parte, a meno che non fosse in un'altra stanza nascosta dietro a una delle porte. La prima era chiusa a chiave. La seconda aveva più serrature e lucchetti di un rifugio antiatomico e immaginai fosse quella che conduceva all'esterno. La terza era una sala da bagno. Una grossa vasca in ceramica troneggiava sull'ambiente di pietra scura e legno. Sanitari, lavandino e un mobiletto completavano l'arredamento.
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APOKALYPSIS [Thanatos Trilogy Vol. 1&2]
ParanormalUn ragazzo misterioso dai poteri soprannaturali. Una ragazza speciale tenuta prigioniera. Una sostanza sperimentale che rende invincibili. Quando il passato torna a cercarti, non hai altra scelta che ricordare. O fuggire. ⚜ L'estate sta per finire...