il riflesso
che non osi guardare.
Le due figure incappucciate si mossero all'unisono, i polpastrelli che mandavano scintille di elettricità. L'aria era carica di tensione, tanto da sentire i capelli drizzarsi sulla nuca. D'un tratto, i due tizi alzarono le mani verso il cielo con un gesto fluido e due scariche elettriche gemelle esplosero dai loro palmi.
Una saetta viola mi atterrò a pochi centimetri dal piede, l'altra colpì in pieno lo stand di crêpes alla destra di Nara, facendogli prendere fuoco.
La amica strillò e Carlo mi afferrò per il braccio, spingendomi a lato.
«Di qua!» gridò Cris.
Ci tuffammo nella folla urlante. Le persone iniziarono a correre in ogni direzione, nel tentativo di scappare dalla fiera e dai due pazzi che sparavano fulmini dalle mani. Le giostre si fermarono senza preavviso, mentre madri e padri afferravano i loro bambini di peso. Si era ormai scatenato il panico, anche i giostrai sembravano sul punto di darsela a gambe.
Cris si fermò davanti all'Affettatrice, noi dietro di lui.
Mi alzai sulle punte, ma non riuscivo a vedere oltre la fiumana di gente. Le saette violacee, però, continuavano a seminare terrore. La struttura alle nostre spalle ebbe un singulto, le luci dell'attrazione singhiozzarono ed esplosero in una cascata di scintille, mentre i due tizi ricaricavano la loro riserva di elettricità, succhiando quella della giostra.
Un bambino cadde ai miei piedi e lo afferrai appena in tempo, prima che venisse calpestato dalla folla. Lo riconsegnai alla madre urlante, che mi ringraziò con un gesto brusco, prima di rimettersi a correre in direzione dell'uscita del parco.
Tentare la strada del parcheggio e rischiare di finire bloccati in mezzo alla gente non sembrava una buona idea: Greg e i suoi scagnozzi cercavano noi, se ci fossimo tenuti abbastanza lontani, forse non avrebbero mietuto vittime.
La tenda del chiosco dello zucchero filato venne colpita da una nuova scarica e prese fuoco all'improvviso, gettando nel cielo blu della notte una fiammata terrificante. A quel punto, anche i giostrai andarono nel panico e iniziarono ad abbandonare le loro attrazioni per portarsi in salvo dall'incendio.
Le urla disperate delle persone ancora bloccate sulla ruota panoramica, ormai pericolante, ci raggiunsero, facendomi gelare il sangue nelle vene.
Avremmo dovuto aiutarli, ma avvicinarci a loro significava metterli ancora più in pericolo.
I cattivi volevano noi.
«Adesso gli spacco la faccia» ringhiò Cris, stringendo i pugni lungo i fianchi.
Deglutii un groppo aspro di saliva. Dio, speravo davvero di non ritrovarmi in un combattimento corpo a corpo. Avrei piuttosto preferito nascondermi, o sfidarli all'autoscontro.
Nara afferrò il braccio di Cristian. «Dobbiamo spostarci da qui, non possiamo mettere tutte queste persone in pericolo. È noi che vogliono.»
Il ragazzo esitò, sembrava pronto a versare sangue. Però, alla fine, digrignò i denti e annuì.
«Di qua!» ordinò, prima di attaccare a correre nella direzione opposta dalla quale eravamo arrivati. Lo seguimmo e, tra spintoni e insulti, riuscimmo a superare la folla controcorrente, ritrovandoci in uno spazio vuoto.
Greg e i due tizi spara-fulmini ebbero in quel momento una visuale perfetta su di noi e smisero di sparare saette alla cieca sulla folla. Il banchetto dello zucchero filato e quello delle crêpes erano ormai un ammasso di fiamme e fumo nero. Il fulmine sembrava aver mandato in cortocircuito i macchinari e l'incendio si stava propagando senza tregua. Peccato, avrei mangiato volentieri un enorme bastoncino di zucchero rosa.
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APOKALYPSIS [Thanatos Trilogy Vol. 1&2]
FantastiqueUn ragazzo misterioso dai poteri soprannaturali. Una ragazza speciale tenuta prigioniera. Una sostanza sperimentale che rende invincibili. Quando il passato torna a cercarti, non hai altra scelta che ricordare. O fuggire. ⚜ L'estate sta per finire...