così buio
da dimenticarmi la fame,
Greg si sporse verso di me, tentò di baciarmi, ma lo respinsi.
«Non mi toccare» sbottai.
Cosa cazzo mi era preso? Non era normale baciare il proprio rapitore psicopatico dopo solo qualche giorno. O lo era? Lo avevo fatto solo per assecondarlo, doveva essere così. In più ero ancora scossa dall'attacco di panico. Sì, era andata così.
Uscii dalla vasca con un movimento rapido, stando attenta a non scivolare. Ero scalza, bagnata e mezza nuda e non volevo finire di nuovo tra le sue braccia. Quello che era appena successo era già abbastanza strano.
Afferrai un asciugamano, ma era troppo piccolo per avvolgermici dentro, così optai per coprirmi il petto. Puntai un dito contro lo psicopatico e ripetei: «Non mi toccare.»
Rimase a guardarmi un po' deluso, il sorriso era sparito dal suo volto. Forse pensava di avermi conquistata, di essersi preso la mia fiducia insieme alla mia saliva. Non era così.
Indietreggiai fino alla sala, poi corsi fino alla mia stanza con la schiena e il culo scoperti. Chiusi la porta e mi ci appoggiai contro, il cuore che batteva all'impazzata e un nodo di emozioni diverse ferma in gola. Rabbia, stupore, paura, eccitazione.
E se rifiutarlo in quel modo lo avesse fatto infuriare? Se fosse venuto a uccidermi o a prendermi con la forza?
Sapevo che il mio peso non lo avrebbe certo fermato dallo sfondare la porta, ma rimanere lì a fare da guardia agli stipiti mi faceva sentire meglio. Pensavo che sarebbe stato facile stare al gioco, assecondare il mio carceriere, ma fino a che punto dovevo spingermi? Dove avrei dovuto tracciare il limite? Avrei tanto voluto essere forte e cazzuta, lottare per la mia libertà fino all'ultimo respiro, invece pensavo solo a come sopravvivere. Ci ero abituata, in fondo. Non avevo mai vissuto davvero, mai a pieno. Ero sopravvissuta al liceo, alla prima sbronza, al sesso, ma non me l'ero mai goduta. Mi sentivo viva solo quando mi immergevo in un libro, come se non la stessi vivendo sul serio la mia vita, come se non fosse affatto mia, come se stessi vivendo una bugia.
Forse era colpa dei miei genitori, quelli che erano morti prima che potessi imparare a ricordare i loro volti. Forse era colpa dell'istituto in cui avevo vissuto prima che le mie mamme mi adottassero, ma non ricordavo molto di quel periodo, come poteva affliggermi negativamente dopo tutto questo tempo? O forse era solo colpa mia, una ragazza triste e sola, alla fine della sua adolescenza, che non aveva ancora capito quale fosse il suo posto nel mondo e che sarebbe morta prima di scoprirlo.
Contavo i secondi in cui Greg sarebbe tornato prendermi, ma non arrivò a farmi del male o pretendere le mie scuse.
Ero al sicuro, per il momento.
Decisi di mettermi qualcosa addosso. La biancheria intima era fradicia e non volevo rimanere nuda nella casa di uno psicopatico. Soprattutto non dopo averlo baciato. Mi schiacciai in un angolo della toilette, l'unico punto ceco della stanza, e mi infilai la mia maglietta preferita. I miei capelli fradici gocciolavano sui nomi degli eroi maschili dei romanzi della Austen.
Darcy Bingley Wentworth Ferrars Col. Brandon Knightley Bertram Tilney Collins.
Charles Bingley non mi avrebbe mai rapita, tantomeno il signor Darcy.
Lui mi avrebbe proprio schifata.
⚜
Morivo di fame.
Erano passate diverse ore dal mio ultimo pasto. Forse era passato un giorno intero, non avrei saputo dirlo.
Dopo aver raso al suolo le mie difese, Greg lo psicopatico non si era fatto più vedere, lasciandomi a macerare nello sconforto e nella fame come una bistecca prima di essere grigliata. Ero davvero affamata. La tensione che avevo provato dopo il nostro bacio si era calmata, ma l'ansia era diventata un nodo costante alla bocca dello stomaco. Temevo che fosse arrabbiato con me, come se fossi io quella che doveva riconquistarsi la sua fiducia e chiedergli scusa. Io, quella che era stata tramortita, rapita e quasi soffocata. Poteva scordarselo.
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APOKALYPSIS [Thanatos Trilogy Vol. 1&2]
ParanormalUn ragazzo misterioso dai poteri soprannaturali. Una ragazza speciale tenuta prigioniera. Una sostanza sperimentale che rende invincibili. Quando il passato torna a cercarti, non hai altra scelta che ricordare. O fuggire. ⚜ L'estate sta per finire...