Ti offro mele avvelenate,
e, candida, ti spingo nel buio
L'orologio da cucina trillò con prepotenza e mi precipitai al forno. Aprii lo sportello e il vapore mi oscurò la vista per un attimo, il profumo di biscotti mi fece venire l'acquolina in bocca. Estrassi la teglia rovente e li lasciai raffreddare sulla griglia dei fornelli. Erano perfettamente dorati, croccanti all'esterno e morbidi dentro.
Per osservare le regole del controllo qualità, me ne infilai uno ancora caldo in bocca.
Dio, era meglio di un orgasmo.
I dolci erano la mia unica consolazione, anche se avevo dovuto convincere Greg che zucchero e farina non erano ingredienti per creare una bomba e che non avrei di certo fatto saltare in aria lo scantinato per poi fuggire a Santo Domingo. Certo, la mia ricetta segreta dei biscotti alle gocce di cioccolato era esplosiva, ma l'unica cosa che avrebbe messo in pericolo era la mia glicemia.
Quando si raffreddarono un po', me ne portai un altro alla bocca. Forse avrei dovuto fare due infornate, di questo passo non ne sarebbe arrivato nemmeno uno a cena. E, siccome per cena avrei voluto preparare le lasagne al pesto di mamma Erika, non volevo riempirmi troppo. Le lasagne verdi erano il piatto preferito e avevo imparato a farle dalla migliore.
Prima che Greg mi rapisse, non vedevo l'ora di andarmene all'universitàe uscire di casa, ma rimanere chiusa in un seminterrato per mesi mi aveva fattorealizzare quanto in realtà ci tenessi alla mia famiglia e a quanto mimancassero tutte le piccole cose che condividevo con loro. Anche le cose che,prima, mi facevano infuriare. Mamma Alice era così ficcanaso, voleva sempre chele raccontassi le trame dei miei libri per filo per segno, anche se poi leggevaal massimo cento pagine l'anno. Mamma Erika, invece, era sempre disordinata emi mancava dover mettere a posto dove il suo tornado passava a fare stragi diingredienti. Era la chef della casa, amava sperimentare in modo caotico e avevoimparato a cucinare da lei, mentre mamma Alice preferiva fare dolci e riprodurrele ricette alla lettera. D'altronde, era un'ingegnera meccanica e adorava seguirele istruzioni.
Diedi un altro morso al biscotto. Erano quelli che faceva sempre lei: latte di soia, olio di semi, zucchero grezzo e scaglie di cioccolato fondente che, quando i biscotti erano ancora caldi come in quel momento, si scioglieva in bocca, mentre una volta freddi diventava croccante.
Persino l'impasto crudo era buonissimo.
Avevo ordinato a Greg di fare la spesa per me, dato che si era rifiutato di portarmi con lui. Ero stufa di mangiare cose precotte, surgelate o d'asporto. Mi mancavano gli ingredienti freschi, i sapori intensi e poi non avevo nient'altro da fare, tanto valeva giocare a fare la casalinga.
O forse stavo solo impazzendo.
C'erano giornate in cui Greg passava tutto il tempo nel seminterrato con me, lavorava al computer – o, forse, giocava a League of Legends –, mi guardava leggere o facevamo una maratona di qualche serie tv. Altre in cui spariva per ore e ore, perché "doveva lavorare".
In giornate come quella, la solitudine diventava opprimente e le mura della mia prigione sembravano più strette, claustrofobiche. Nemmeno un buon libro riusciva a placare la mia ansia, però cucinare era una buona distrazione dalla tentazione di infilarmi nel letto e nascondermi sotto le coperte, per dormire via la mia angoscia.
Greg era un predatore pericoloso vestito da agnello. Sapevo che prima o poi mi avrebbe sbranata intera. Ero sopravvissuta tutto quel tempo, ma iniziavo a temere che il mio tempo e la mia fortuna stessero per esaurirsi. Greg era irrequieto, lunatico e violento, gli eventi stavano precipitando e avevo paura che sarei precipitata anch'io, verso la mia fine.
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APOKALYPSIS [Thanatos Trilogy Vol. 1&2]
ParanormalUn ragazzo misterioso dai poteri soprannaturali. Una ragazza speciale tenuta prigioniera. Una sostanza sperimentale che rende invincibili. Quando il passato torna a cercarti, non hai altra scelta che ricordare. O fuggire. ⚜ L'estate sta per finire...