bramo il tuo corpo
a saziare il mio
«L'uomo colpito dallo storditore elettrico si trova ancora in prognosi riservata. La vittima era stata ritrovata senza conoscenza nella periferia cittadina, questo martedì sera, con presenti segni di bruciatura che indicavano un'aggressione per mezzo di un teaser, o pistola elettrica. L'arma, non ancora identificata, sembra essere stata modificata con un voltaggio più alto di quello consentito dalla legge, paralizzando a terra l'uomo e causandogli un trauma cranico in seguito alla caduta. Gli inquirenti hanno escluso un tentativo di rapina e pensano possa trattarsi di un'aggressione mirata. L'uomo, la cui identità rimane ancora nascosta per motivi di privacy, è ricoverato in terapia intensiva. I Carabinieri stanno aspettando che si risvegli per poter raccogliere la sua deposizione e portare luce sull'accaduto, intanto chiedono ai testimoni di farsi avanti per riuscire a identificare l'aggressore. Passiamo ora la linea alla nostra inviata Azzura Peruzzi, in diretta dall'ufficio del sindaco.»
Nara mi strappò il telecomando dalle mani e spense il piccolo televisore in cucina, interrompendo la trasmissione del telegiornale regionale.
«Smettila di torturanti in questo modo, D. È stato un incidente» ordinò.
I suoi occhi scuri mi osservarono comprensivi e impietositi, anche lei aveva fatto del male a qualcuno a causa di un'incidente con i suoi poteri. Se qualcuno poteva capire come mi sentivo, quel qualcuno era lei.
Cristian ci rivolse un'occhiata contrariata. Era in piedi davanti al lavello, le braccia incrociate al petto in una postura severa. «In realtà, lui ti ha attaccata per prima. È stata legittima difesa.»
Mi presi il volto tra le mani e lasciai cadere la testa sul tavolo da pranzo.
Dopo l'accaduto, ero corsa a casa dai ragazzi e avevo confessato tutto. Ero sconvolta, tremante e sull'orlo di una crisi isterica, ma mi avevano fermata prima che mi costituissi alla polizia per tentato omicidio, o che mi gettassi in mare abbracciando uno dei bilancieri di Cris.
Una volta calmata, avevamo cercato insieme di capire cosa fosse successo, provando a ragionare a mente fredda. Eravamo arrivati alla conclusione che avessi soppresso così a lungo le mie emozioni che, una volta arrivate in superfice, erano esplose in modo distruttivo.
Quando ero stata attaccata, ero in uno stato emotivo sovraccarico: la gioia di aver visto la mia famiglia dopo tanto tempo, il dolore di rivivere tutto quello che avevo raccontato loro, la tristezza di doverle lasciare ancora una volta. Così, nel momento in cui quell'uomo mi aveva molestata e aggredita, avevo reagito esplodendo. In qualche modo, avevo assorbito la carica elettrica dei lampioni intorni a noi e gliel'avevo riversata addosso, fulminandolo. Avevo usato le mie mani per lanciare quella scarica di alta tensione, esattamente come una pistola elettrica, che l'aveva immobilizzato e quasi ucciso.
Anzi, non ero certa sarebbe sopravvissuto, erano giorni che il telegiornale sosteneva che fosse ancora in prognosi riservata.
«È vero, ma la mia reazione è stata spropositata, non si meritava di rischiare la vita» piagnucolai.
Nara si accucciò vicino a me e mi accarezzò piano la schiena. «Dori, ascoltami. Non l'hai fatto di proposito, quell'uomo non poteva sapere del tuo potere e il tuo corpo ha reagito nell'unico modo che conosce.» Alzai la testa dal tavolo per guardarla negli occhi. I capelli corvini erano raccolti in una lunga treccia che torturava per il nervoso. «Quando io... Quando è successo il mio incidente, nemmeno io volevo fare del male alla mia famiglia, ma così, dal nulla, mi sono svegliata che la casa era in fiamme.»
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APOKALYPSIS [Thanatos Trilogy Vol. 1&2]
ParanormalUn ragazzo misterioso dai poteri soprannaturali. Una ragazza speciale tenuta prigioniera. Una sostanza sperimentale che rende invincibili. Quando il passato torna a cercarti, non hai altra scelta che ricordare. O fuggire. ⚜ L'estate sta per finire...