come lame
che spezzano gli inganni.Gonnie si guardò intorno, girando la testa in ogni direzione della stanza. Le orbite bianche immobili, la pupilla completamente scomparsa.
«Come ti senti?» chiesi.
«È così... strano» mormorò lei. Sistemandosi sul letto e specchiando la mia posizione. «Come sentire, vedere tutto insieme, contemporaneamente.»
Per me era diverso, invece.
Era come se dentro mi fosse scoppiato un incendio. I miei circuiti erano in fiamme e le fiamme anelavano ossigeno, avevano bisogno di crescere, espandersi, uscirmi da mani e bocca e ingoiare l'intero edificio. La pelle mi formicolava per il desiderio bruciante di usare il mio potere, nutrire il mio demone, saziare la mia sete di vendetta.
Greg si sedette sul pavimento, ai piedi del letto, senza dire una parola.
Afferrai entrambe le mani di Gonnie e lei sussultò, lasciandosi scappare un ansimo dalle labbra. Si strappò alla mia presa con un movimento brusco e i suoi occhi tornarono marrone scuro per un attimo.
«Ah. Gesù!» proruppe.
«Che hai visto?» le domandai concitata.
Mi fissò con un'espressione piena di disgusto. «Tu e... Greg... Dio, l'ultima cosa che avrei voluto vedere.»
«Oh» ribattei, arrossendo. Mi auguravo non avesse visto uno dei nostri intercorsi tra le lenzuola. Dio, sarebbe stato imbarazzante.
Cercai di non mettere nessuna delle due a disagio e le sfiorai le dita con delicatezza. «Cerca di non focalizzarti su di me, sul mio passato o presente. Usami come un'ancora, come il tuo centro di gravità. Aggrappati a me e prova a vedere fuori di qui.»
Gonnie annuì e intrecciò le dita alle mie.
«Fammi vedere quello che vedi tu» le chiesi.
D'un tratto una forte scarica elettrica mi attraversò tutto il corpo. Sentii il letto tremare sotto di noi e divenne tutto nero. Il cuore aumentò il battito e cercai di tenere a bada il mio potere. Una dopo l'altra, immagini sfocate, come diapositive corrose dal tempo, riempirono la mia visuale. Si mescolarono l'una all'altra, finché non riuscii ad afferrarne una. I colori si fecero più accesi, i contorni più nitidi. Vidi due ragazze sedute su un letto sfatto, si tenevano per mano. I loro occhi erano spalancati, bianchi come le pareti della stanza, rivolti al soffitto, verso di me.
Ero lì, su quel letto. Eppure, la mia coscienza era da un'altra parte.
«Pensa al Dottore, a dove si trova ora.» Vidi le mie stesse labbra muoversi, mentre il resto di me galleggiava, spinto a toccare il soffitto come un palloncino pieno d'elio.
Spostai lo sguardo verso l'alto e all'improvviso vidi il cielo. Era di un azzurro limpido, con qualche nuvola che scorreva lenta. Lampi di luce colorata filtravano dagli angoli della mia vista, come se stessimo attraversando un arcobaleno in costante movimento.
Quando guardai in basso, non eravamo più nella stanza di Gonnie.
Sotto di noi si estendeva un esteso complesso di edifici. Mi avvicinai a quello più grande, con una struttura a forma di C. Davanti ad essa, un reticolo di tetti spioventi e tegole arancioni che circondavano un giardino interno. Mi spostai verso l'ala sinistra. La facciata dello stabile sotto di noi era in cemento bianco con ampie vetrate, il tetto era piatto con larghe ventole e sbocchi di metallo; al centro, una cupola di vetro creava una finestra verso l'interno.
Di primo impatto non capii che tipo di edificio si trattasse, ma poi spostai lo sguardo più avanti, verso quello che sembrava l'ingresso del campus. Notai un cartello bianco con una croce rossa al centro.
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APOKALYPSIS [Thanatos Trilogy Vol. 1&2]
ParanormalUn ragazzo misterioso dai poteri soprannaturali. Una ragazza speciale tenuta prigioniera. Una sostanza sperimentale che rende invincibili. Quando il passato torna a cercarti, non hai altra scelta che ricordare. O fuggire. ⚜ L'estate sta per finire...