Quinta parte

497 60 12
                                    

«Mi volete spiegare cosa cazzo è successo a mio figlio?» urlò Mitsuki Bakugo ai medici che si erano affollati intono a suo figlio e al piccolo Omega che ancora dormiva sul suo grembo.

Izuku sentendo la voce della donna, si ridestò di colpo per osservare la scena che gli si dipanava tutt'attorno.

Quattro medici circondavano il letto, agli occhi del verdino, gli sguardi di quei dottori, parevano famelici e le mani che provavano a toccare il corpo addormentato del biondo, sembravano tentacoli di una qualche creatura demoniaca.

«Zia?» chiamò ricercando con gli occhi la donna che corse da loro spingendo via i dottori che provavano a portare le mani in avanti per toccare i due ragazzi.

Un ringhio acuto risuonò per l'intera stanza quando l'odore acidulo prodotto dal piccolo Omega in preda al terrore si estese fino al ragazzo semi sveglio.

«Lontani dal mio Omega.» sbraitò Katsuki ora sveglio e con i canini ben esposti, i suoi feromoni coprirono l'odore dell'Omega che si rannicchio ancora di più contro il suo petto.

«Signora faccia calmare suo figlio così lo possiamo visitare.» disse uno dei medici, un'Alpha i cui feromoni al disinfettante provarono a coprire quelli del più giovane.

Katsuki ringhiò con maggiore forza spingendosi in avanti, facendo stendere il verdino sotto di sé in modo da coprirlo agli occhi degli altri.

«Per l'amor del cielo. Mio figlio è un'Omega e lei vuole dirmi che non riesce a calmarlo con i suoi feromoni?» lo rimbeccò la donna mettendosi dietro al figlio, consapevole del suo carattere dominante quando si parlava dell'Omega.

«Signora non sente i feromoni che rilascia suo figlio?» gli chiese un altro medico, «Sono feromoni da Alpha e dopo quello che ha subito oggi, vogliamo capire il perché.»

«Feromoni da Alpha? State scherzando?» domandò annusando l'aria, ma sentendo solo un leggero odore di peperoncino nell'aria.

Dopotutto essendo stata marchiata dal suo compagno, non riusciva più a sentire chiaramente l'odore di altre persone e quindi non ne veniva più influenzata.

«Signora, venga con me che le spiego.» provò a dire il terzo medico, girando intorno al letto per afferrarla al braccio e condurla fuori dalla stanza, ma un ringhio altrettanto gutturale lasciò la bocca della donna che estrasse i canini in segno di minaccia.

«Non mi tocchi e io non lascerò la stanza, fino a quando non lo avrete fatto anche voi.» disse mettendosi in posizione d'attacco.

«Credo che sia il caso che si calmi...» ma il primo medico non riuscì a finire la frase che un'esplosione lo fece volare dall'altra parte della stanza.

«Non dici a nessuno di calmarsi, comparsa del cazzo.» gridò Katsuki con le mani in avanti, pronto a far partire un'altra detonazione, «Noi adesso ce ne andiamo e voi non farete nulla per impedircelo.»

«Avete sentito mio figlio.» s'intromise Mitsuki avvicinandosi a lui e azzerando completamente il suo odore, si fece passare Izuku che si teneva aggrappato al biondo con mani tremanti.

Un leggero odore di miele arrivò a Katsuki che si voltò per vedere a chi appartenesse quel dolce profumo d'Omega.

Dal vetro della porta riuscì a scorgere dei capelli biondi e due occhi del medesimo colore.

Lo riconobbe subito e con uno sguardo che sua madre decifrò subito, corse verso la porta facendo detonare il quirk per stordire i medici che avevano provato di nuovo a scagliarsi contro di loro.

«Presto. Da questa parte.» disse il giovane Omega che faceva strada ai tre che lo seguivano, facendo sparpagliare la gente ai lati grazie a quelle che erano delle enormi ali rosse.

Hawks l'eroe numero tre li condusse fuori dall'ospedale da cui cominciarono a precipitarsi contro di loro degli addetti alla sicurezza grossi come dei gorilla.

Broken InsideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora