Sessantesima parte

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Gemiti osceni lasciarono la bocca del piccolo Omega quando le dita di Katsuki cominciarono ad andare a strusciare in un punto particolare dentro di lui.

A quel suono due ringhi risuonarono per lo spogliatoio mentre anche i loro ferormoni si mescolarono per creare un aroma nuovo, unico e perfetto.

Un dolce profumo che sapeva di giusto e di amore.

Il braccio di Eijirou si avvolse attorno al petto gonfio del biondo, andandogli a stringere un pettorale con dita dure mentre ne sfiorava un capezzolo con l'unghia dell'indice, premendolo forte facendolo rientrare e aspettando che riemergesse.

Izuku ormai faticava a mantenere la posizione, le mani avevano cominciato a sudare per lo sforzo di trattenere il nuovo orgasmo e le gambe tremavano sospese in alto da troppo tempo.

«Alpha...ti prego.» ansimò il verdino ormai esausto.

«Ci penso io.» rispose il rosso facendo alzare i due da terra e sedere a cavalcioni sulla panca davanti agli armadietti poco lontano.

«Ma cos...» provò a chiedere Katsuki, ma l'indice del suo Alpha gli intimò di fare silenzio, mentre lo faceva sedere dietro ad Izuku.

Eijirou si sedette davanti a loro osservando attentamente lo sguardo che lanciava il biondo alla schiena del più piccolo, di come ne seguisse le curve morbide da Omega, curve che non possedeva pi, rese più spigolose quando l'Alpha dentro di lui cominci a prendere il sopravvento.

Le mani di Katsuki sfiorarono i fianchi teneri del verdino che in risposta sporse il bacino all'indietro facendolo collidere con l'erezione del biondo che cominciò a scattare all'idea di penetrare quella carne che sapeva di menta.

«Fallo Katsuki.» disse il rosso richiamando la sua attenzione e sorridendogli dolcemente mentre i suoi occhi si spalancavano per la sorpresa.

Aveva pensato che con il carattere autoritario dell'Alpha, ci sarebbe stato da lottare su chi dei due avrebbe potuto avere per primo il piccolo Omega, non si sarebbe mai aspettato di vedersi dare quel permesso.

«Sì, Kacchan...prendimi.» gemette Izuku strusciandosi con forza, sentendo la punta del membro del ragazzo dietro di lui sfiorare con insistenza la sua apertura, forzandola dolcemente.

Eijirou vedendo come il suo Mate fosse indeciso, afferrò per i fianchi il verdino e lo fece calare con forza sull'erezione del biondo che ringhiò prima di andare a mordere con forza la spalla di Izuku, evitando di cedere all'istinto di andare a reclamare quella ghiandola che sapeva essere sua di diritto.

Le prime spinte furono incerte, Katsuki ricordava ancora la delusione che aveva provato la prima volta che aveva condiviso il calore con il minore, la sensazione di inadeguatezza quando il nodo non si era formato, come si era sentito sbagliato in quel momento.

L'Alpha vide l'espressione insicura sul volto dell'altro, così fu lui, continuando a tenere le cosce del verdino ben strette tra le sue mani, a muoverlo facendolo ad ogni affondo, atterrare sul bacino del biondo con schiocchi forti e umidi, creando una melodia inframmezzata dai gemiti di tutti e tre.

«Eiji...» ansimò Katsuki sull'orlo dell'abisso, «Più piano...fermo...»

«Kacchan...ti amo.» disse serrando in una morsa il membro del biondo e spremendolo fino a quando non lo sentì riversarsi dentro i sé con una forza inaudita.

«Ora vieni da me.» disse Eijirou facendo scivolare fuori Katsuki da dentro Izuku per poi portarselo in braccio e penetrarlo con forza, ma allo stesso tempo facendogli sentire quanto fosse desiderato, mentre l'altro si posava con la fronte contro la sua schiena.

«Vi amo entrambi.» urlò Izuku quando il rosso andò a colpire quel punto sensibile dentro di lui.

«Cazzo...anch'io.» rispose il biondo mordendo le spalle, la schiena e le braccia dell'Omega procurandogli brividi e spasmi che lo portarono ben presto a riversarsi sull'addome del rosso che non riuscì più a trattenersi, riversandosi a sua volta dentro il più piccolo, riuscendo a non inserire il nodo per non tenere incollato a sé il ragazzo, che praticamente di addormentò subito fra le loro braccia.

«Grazie Eiji.» sussurrò Katsuki dopo che entrambi ebbero ripreso fiato.

«Perché mi ringrazi?» chiese il rosso accarezzando il volto del suo Mate che andò a strusciare la sua guancia contro la mano callosa dell'altro, «Non ho fatto nulla perché tu debba farlo.»

«Invece hai fatto tantissimo, mi hai permesso di avere il mio nerd per primo, nonostante tu sia un Alpha e il tuo bisogno di primeggiare sia innegabile, ma anche perché hai accettato tutti e due.» rispose emettendo delle dolci fusa che andarono a scatenare anche quelle del verdino ancora in braccio al rosso che continuava ad accarezzarlo con l'altra mano.

«Te l'ho detto quella volta. Tu sei il mio Mate e questo è un dato di fatto, ma tu sei anche legato a lui e non potrei mai fare nulla per separarvi, sarei un mostro se lo facessi, inoltre lo sai cosa mi ha legato a Izuku. Ormai sono innamorato di tutti e due e come hai detto tu ho bisogno di primeggiare, quindi voglio tutti e due gli Omega migliori del mondo.» e nel dirlo rivolse un sorriso dolce che faceva intravedere i denti appuntiti, che fecero sorridere anche Katsuki che felice si abbandonò sulla schiena di Izuku, avvolto dall'amore dei loro odori che ancora aleggiavano nell'aria.

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