Izuku non ne poteva più di quella situazione.
Rivoleva Kacchan al suo fianco, rivoleva il suo Alpha, ma per quanto lui lottasse contro tutto e tutti, a niente valevano i suoi sforzi e l’unica persona di cui aveva bisogno al suo fianco era irraggiungibile.
Aveva provato a scrivergli, ma i messaggi rimanevano lì, fermi e non visualizzati.
Non sapeva più cosa fare e affogava il suo malumore negli allenamenti, ma una volta che quelli terminavano doveva fare i conti con sua madre e il suo comportamento ossessivo, peggiorato da quando tornava a casa esausto e madido di sudore.
«Tesoro ti ammalerai se torni a casa così. Perché non rimani a casa con me? Potremmo preparare quella torta che ti piace tanto e guardare quel vecchio documentario di All Might che abbiamo comprato. Cosa ne dici tesoro? Ti va?» ogni sera si inventava nuovi modi per cercare di rinchiuderlo in casa, ma ogni volta Izuku la ignorava costringendola a tirare fuori quella che credeva essere la sua arma segreta.
Le lacrime, che ormai però non facevano più alcun effetto al verdino, ormai insensibile a quella donna che guardava con sdegno ogni volta che la trovava ad aspettarlo davanti alla porta di casa.
Non riusciva più a guardarla con l’amore che aveva provato per lei un tempo, non dopo che lo aveva portato via dal suo Alpha con l’aiuto di Mitsuki.
Non apprezzava più le sue premure, non apprezzava più il suo tocco.
In più oltre a lei e agli allenamenti estenuanti con il suo mentore, c’era anche il piano che aveva ordito per allontanare l’Alpha rosso da Katsuki.
Il solo pensiero che il biondo potesse essere effettivamente il suo Mate, lo faceva uscire di testa, facendo crescere nel suo petto quel piccolo mostro verde che sembrava voler uccidere il pensiero che in effetti fossero destinati loro due a stare insieme.
Sapeva che se mai un giorno i due si sarebbero incontrati e scelti a vicenda, lui avrebbe dovuto mettersi da parte, ma come avrebbe potuto? Anche i suoi sentimenti per Kacchan erano importanti e solo perché era nato con lo stesso genere della persona che amava, questo non voleva dire che non potessero stare insieme.
E questo pensiero lo stava obbligando ad avvicinarsi ad Eijirou, così da allontanarlo da Katsuki.
Si sentiva sporco ogni volta che sentiva il cellulare vibrare per un nuovo messaggio del corvino e il suo sorriso diventava sempre più triste quando lo incontrava per passeggiare insieme.
Ma tutto quello che doveva fare era tenere duro ancora pochi mesi.
L’esame d’ammissione per la Yuei era a breve e una volta ammesso grazie anche all’aiuto di All Might avrebbe potuto ritrovare il suo Alpha e trascinarlo via dall’odore di cannella del suo vero Mate.
Ancora pochi mesi.
Era in camera sua a studiare per l’esame quando sentì il cellulare vibrare appoggiato sul comodico accanto al letto.
Per un’istante pensò di non badarci, di sicuro era Eijirou che voleva augurargli la buona notte come tutte le sere, ma qualcosa nella sua mente lo costrinse ad alzarsi dalla sedia e andare a prenderlo, per un attimo la mano tremò notando che in effetti il messaggio non fosse del corvino, ma di un numero a lui sconosciuto.
“Sono alla Yuei, ti aspetto qui.”
Solo poche parole, ma che per Izuku arrivarono come una fucilata dritta al cuore e le lacrime che da tempo faticavano a scorrere dai suoi occhi, trovarono subito la via lungo le sue guance.
«Arrivo Kacchan. Te lo prometto.» sussurrò a nessuno in particolare mentre sentiva che quel pezzo di cuore che se ne era andato via insieme al suo Alpha, avesse di nuovo preso a battere.
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Broken Inside
FanfictionL'esito dell'esame aveva dato come responso l'unica cosa che sapeva avrebbe rovinato per sempre la sua vita. Era un'Omega. Un'Omegaverse dove nulla è quello che sembra.