Recovery Girl condusse Katsuki, Izuku e Eijirou verso una zona un po' isolata dell'isola già abbastanza scarsamente abitata. La casa a cui bussò a quanto pareva era quella del medico del paese, un uomo che grazie al suo quirk era in grado di curare qualunque tipo di malattia di tipo fisica, anche far ricrescere organi danneggiati o parzialmente distrutti.
Per questo sarebbe stato possibile ricostruire quella del biondo, i medici gli avevano comunicato che una piccola parte di essa era ancora presente del suo corpo.
Il processo di risanamento fu lungo, ma privo di dolore, solo la sua mente venne stravolta e accartocciata su sé stessa ad ogni secondo che passava.
Quella parte di lui che si era creata come meccanismo di difesa quando aveva subito violenza quel lontano giorno di un anno prima, si stava sgretolando come cenere fra le sue dita, riconsegnando la sua ragione all'Omega dentro di lui.
E occorse tutto il periodo della loro permanenza sull'isola per portare a termine la guarigione del biondo.
Quando tutto fu finito, Katsuki se ne stesse per un pomeriggio intero in stato catatonico seduto sul bordo del letto che condivideva con gli altri due compagni che se ne stavano fuori dalla porta della stanza, fissando ogni sua reazione o movimento che però non avveniva.
«Ho paura Eiji.» disse dopo due ore in cui il biondo non si mosse, stringendosi al maggiore e rilasciando un po' del suo odore acido e colmo dei suoi sentimenti spaventati.
«La ghiandola deve riattivarsi. Ovviamente è apposto, ma era più di un anno che lui non la sentiva e non funzionava. Ricorda che gli odori che emanava non erano reali e prodotti da essa, almeno non direttamente.» rispose il rosso preoccupato a sua volta, ma cercando di mostrarsi sicuro e forte per il più piccolo.
Ci vollero altre tre ore prima che un intenso odore di caramello e peperoncino venisse emanato dalla ghiandola di Katsuki che pulsava spasmodicamente.
I ferormoni dell'Omega erano così potenti e carichi di desiderio che si espansero per l'intero ambiente, invadendo anche lo spazio comune dove i compagni di classe stavano passando il tempo dopo le innumerevoli ore di servizio per la comunità.
Alcuni Alpha presenti risposero al richiamo dell'odore del biondo sollevandosi in piedi e estraendo le zanne, pronti a reclamare l'Omega che stava entrando in calore, ma non ci fu bisogno per Eijirou di rimetterli al loro posto. Si alzò semplicemente in piedi, rilasciando il suo odore con prepotenza e dominio e prendendo Izuku per un braccio, si diresse verso colui che lo stava chiamando con forza.
«È stato un vero colpo.» disse impassibile Shoto che fissava gli altri Alpha della sua classe piegati a terra dai ferormoni dominanti del rosso, «Stai bene Hanta?» chiese portandosi una tazza di tè alle labbra e bevendone un sorso.
«Sì.» rispose con un guaito e il volto sfigurato dal disgusto. I ferormoni dell'amico proprio non gli piacevano, troppo forti per il suo naso delicato.
Il bicolore vedendo come l'altro stesse per vomitare per colpa di quell'odore, rilasciò una dolce scia del proprio in modo che il compagno potesse annusarlo e calmarsi.
Hanta sentendo l'odore del ragazzo che si era scoperto ad amare, gli afferrò i fianchi, sollevandolo dal divano su cui erano seduti, facendolo accomodare sulle sue gambe e iniziando a strusciare il naso sul suo collo, ritrovando la calma e beandosi del tepore che emetteva.
Un coro di bisbigli si diffuse tra i compagni di classe che assistettero alla scena a bocca spalancata alla scena appena avvenuta, soprattutto perché il minore dei due non aveva minimamente risentito del dominio dell'Alpha rosso che ora stava di sicuro soddisfacendo i propri Omega nella stanza al piano di sopra.
«Cosa c'è?» chiese Shoto che si stava sporgendo sopra il basso tavolino davanti a sé per posare la tazza piena a metà di tè.
«Niente.» risposero in coro gli altri tornando a confabulare sotto voce.
Tutti tranne Denki che si era messo in disparte e digitava a tutta velocità sul cellulare.
Angolo Ice:
A domani per gli ultimi due capitoli.
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Broken Inside
FanfictionL'esito dell'esame aveva dato come responso l'unica cosa che sapeva avrebbe rovinato per sempre la sua vita. Era un'Omega. Un'Omegaverse dove nulla è quello che sembra.