Sesta parte

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Con non poche difficoltà Hawks riuscì a portarli lontani dall'ospedale, nascondendosi tra due alti palazzi conscio che li non li avrebbero trovati, almeno non tanto presto.

Mitsuki mise giù Izuku che tremante corse tra le braccia di Katsuki già pronto ad afferrarlo rilasciando un po' di feromoni al peperoncino.

«Katsuki tesoro, mi vuoi dire perché quei medici era tutt'attorno a te quando sono arrivata?» chiese lei guardando il grosso bendaggio che gli ricopriva il collo, ma soprattutto la nuca.

Una paura folle le percorse l'animo mentre con mano tremante portava una mano verso quella zona, ma non riuscì a toccare la fasciatura che il figlio si voltò a guardarla ringhiando e mostrando i denti.

«Non toccare se non vuoi che ti stacchi una mano.» sbraito con la bava che colava dai denti stretti del ragazzo.

«Signora, venga con me che le spiego io più o meno quello che è successo.» disse l'eroe facendo segno di scostarsi poco più all'interno del vicolo, «Sono stato io a trovare il ragazzo oggi durante la ronda.» continuò tenendo la voce bassa, «Aveva subito violenza a causa del suo calore probabilmente.»

«Ma com'è possibile? Ha solo quindici anni, è troppo presto per il calore.» s'intromise Mitsuki sconvolta.

«Può capitare alle volte, ma il problema è che quando sono arrivato io il colpevole era già fuggito e aveva MORSO il ragazzo. Credo che questo abbia fatto scattare suo figlio che si è ribellato mentre i denti del villain erano ancora in profondità.»

«Non mi dire che adesso io figlio è legato con un villain da strapazzo.» le prime lacrime cominciarono ad uscire dagli occhi della donna al pensiero di quello che sarebbe toccato da quel giorno al figlio.

«No signora.» ma non riuscì a continuare perché un singhiozzo scosse anche la sua voce, «Peggio perché gli ha strappato la ghiandola.»

Le lacrime si seccarono sugli occhi di Mitsuki che cadde a terra catatonica.

«Kacchan, ma sei un'Alpha?» chiese Izuku strusciando il naso vicino al collo del ragazzo dove l'odore dei feromoni da alpha era più forte.

«Sì Izuku, sono il tuo Alpha.» rispose Katsuki stringendo a sé il verdino e annusando con forza il suo odore.

"Lo proteggeremo perché ora siamo Alpha?» si chiese Katsuki osservando come da dietro uno schermo quello che stava succedendo intorno a sé.

"Siamo un'Alpha e proteggeremo il NOSTRO Omega perché io ho la forza per farlo." disse colui che ora stava stringendo Izuku.

"Sei forte e nessuno ci farà più alcun male e non lo faranno neanche ad Izuku, perché non deve succedere nulla al NOSTRO Omega."

Katsuki non se ne era accorto, ma dopo la violenza subita, la sua mente si era spezzata creando una sorta di alter ego.

Quello che secondo lui avrebbe dovuto essere quando la natura di era manifestata.

Ora era diventato quell'Alpha che avrebbe protetto tutti.

E Izuku era il suo Omega.

Niente sarebbe più andato storto.

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