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L'adrenalina che ti assale quando entri in un edificio in fiamme e più forte di qualunque droga tu possa assumere. Senti il corpo tremare, il cuore aumentare i battiti in modo irregolare e una certa ansia ti assale. Fai un respiro profondo e ti prepari ad entrare, sapendo che potresti non uscirne viva.
Ti lanci degli sguardi con i tuoi colleghi e alla fine si entra, ci si divide per andare alla ricerca di qualcuno che non è riuscito a scappare ed è lí che parte il conto alla rovescia. Non senti più il peso dell'attrezzatura che porti addosso, c'è solo un pensiero nella tua mente. Trovare e portare fuori da quell'inferno qualunque persona si trovi all'interno.
Ci facciamo strada tra la nube nera che avvolge l'interno dell'edificio, urliamo chiedendo se ci sia qualcuno ed entriamo nei diversi appartamenti.
"Tutto libero" disse Ryan. Continuiamo la nostra salita fino ad arrivare nella zona dove ha avuto luogo l'incendio. Abbiamo poco tempo, lo sappiamo ma dobbiamo fare del nostro meglio per cercare di non lasciare nessuno all'interno.

"Io controllo qui" dissi al mio collega.

"Io qui" disse lui e ci dividemmo per essere più veloci nella ricerca. Entro nell'appartamento urlando se ci fosse qualcuno, vedo le fiamme diventare sempre più alte rubando tutto l'ossigeno della stanza. Sto per voltarmi pronta a controllare un'altra zona quando sento qualcuno urlare e poi tossire. A quel punto mi faccio strada tra le fiamme entrando in quella che una volta doveva essere una camera da letto ed è lí che vedo una ragazza rannicchiata in un angolo che cerca di coprirsi il viso con la maglietta.
Mi avvicino con cuatela spostando mobili e quelle che presto saranno macerie e afferro la ragazza, che sta per perdere i sensi dovuto a tutto il fumo che ha respirato.
Usciamo da lí con la ragazza tra le mie braccia, ormai il fuoco è quasi indomabile. Ryan mi raggiunge poco dopo e usciamo quasi di corsa stando bene attenti a dove mettiamo i piedi.

Una volta fuori dei paramedici prendono la ragazza iniziando subito a darle ossigeno e visitarla mentre io mi avvicino al mio capitano.

"Ottimo lavoro Walker" mi fa lui guardando la squadra all'esterno a lavoro per spegnere l'incendio.

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"Andiamo a farci una birra?" Mi domandó Ryan una volta che il nostro turno era finito.

"Si ci vuole" dissi afferrando il borsone e seguendolo fuori salutando gli altri ragazzi che avevano iniziato il turno.
In poco ci ritrovammo nel solito bar frequentato da tutti i vigili del fuoco e tra un saluto e una chiacchiera io e Ryan ci sedemmo sul bancone ordinando due birre.

"Ad un'altra vita salvata" disse Ryan facendo scontrare la sua birra con la mia.
Ryan era il mio mentore, mi aveva preso subito sotto la sua ala quando entrai nella squadra dopo aver finito l'accademia. Ed era anche un buon amico.

"Ti va di venire da me e Lina per cena?" Mi chiese dopo diverso tempo.

"Facciamo la prossima, ho bisogno di riposarmi" dissi alzandomi dopo di lui e afferrando la giacca "ma salutami Lina e i bambini" aggiunsi. Lina era sua moglie, una donna fantastica, e John e Emma, erano due gemellini di sei anni che erano la fine del mondo. Nel corso di questi anni erano diventati una parte fondamentale della mia vita.

"D'accordo Jackie, a domani" lui mi salutó e poi ognuno prese strade diverse.

Rientrai a casa rilassandomi sul divano e godendomi la serata libera, molte volte facevo il turno di notte e quando capitava che avevo qualche serata libera mi piaceva rilassarmi. Ma duró poco perche il campanello suonó e andando a vedere chi fosse mi ritrovai Tara, la mia migliore amica.

"Non essere così felice di vedermi" disse lei con una risata entrando in casa e sedendosi poi suo divano dove anch'io ripresi il mio posto.

Io e Tara ci conoscevamo sin dall'asilo, avevamo fatto le stesse scuole poi lei entró in medicina e io entrai all'accademia per vigili per fuoco.

"Puzzi ancora di bruciato" mi fa lei dopo un pó annusandomi i capelli.

"Lo so, ho già fatto due docce, ma niente" le spiegai.

"Ho sentito il TG siete riusciti a salvare tutti"

"Si per fortuna i pochi inquilini che c'erano sono riusciti a scappare" dopodiché cambiammo argomento e dopo un pó ci ordinammo una pizza che mangiammo davanti a un film. Verso metà film lei ricevette una chiamata e andó via per un'emergenza in ospedale mentre io me ne andai dritta a letto.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora