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JACKIE

"Ed eccoci arrivate" dissi a Sarah una volta che parcheggiai sotto casa sua. Eravamo rimaste fino a tardi a casa dei suoi e alla fine si era fatta l'ora di tornare a casa.
Spensi l'auto e guardai Sarah, la quale non aveva parlato molto durante il viaggio.

"Ei, tutto bene?" Le domandai.

"Cosa? Si, scusami ero sovrappensiero"

"Cosa frulla dentro quella bella testolina?" Le domandai con un sorriso facendola ridere.

"Niente, pensavo al regalo che hai fatto alla nonna"

"Non ti è piaciuto? Scusami pensavo di fare qualcosa"

"Che? No" mi bloccó lei "è stato un pensiero davvero bello invece, ma come hai fatto a trovare quell'articolo?" A quel punto sorrisi.

"Bé non è stato molto semplice, ho girato un pó sul web e poi ho cercato qualcuno che vendesse vecchi giornali di medicina, mi ci è voluto un pó e devo dire che mi sono fatta una cultura sia sulla tua carriera che nella carriera di tua nonna, siete molto intraprendenti" le spiegai mentre mi portavo una mano sulla testa e mi grattavo i capelli.
"Anche perché non conoscendola non sapevo che altro fargli" aggiunsi. Lei mi guardó e poi mi afferró dalla giacca e mi bació e dio che bacio. Mi ritrovai subito a ricambiare e cercare la sua lingua, mentre portavo entrambe le mani sul suo viso.
"Tu mi dai decisamente alla testa" mormorai ancora ad occhi chiusi quando ci staccammo per riprendere fiato. Quando li riaprí trovai i suoi e non c'erano cosa più bella. Rimanemmo così, in silenzio a guardarci per un pó fino a quando notai l'ora sul cruscotto.

"E come ci siamo arrivati all'una?" Dissi ridendo e facendola ridere.

"Non lo so è davvero tardi"

"Già" dissi, anche se non mi sarei mai stancata di guardarla. "Aspetta lí" dissi scendendo dall'auto e andando ad aprirle lo sportello, le allungai la mano che afferro e poi l'accompagnai davanti il portone.
"Ci vediamo domani?" Le chiesi, lei annuí con un sorriso e poi mi avvicinai alle sue labbra.
"Buonanotte Sarah" le dissi.

"Buonanotte Jackie" ci scambiammo un ultimo bacio, dopodiché la guardai rientrare e io tornai in auto rimettendo in moto e ripartendo verso casa. Ad un certo punto il telefono iniziò a squillare e vidi che era Sarah, risposi subito.

"Sarah?tutto bene?" Dissi preoccupata.

"Ehm.. si, non so forse è una mia sensazione ma mi sembra di sentire l'odore del gas" disse.

"Arrivo subito, tu non ti muovere e non accendere nulla" dissi facendo inversione e correndo verso casa di Sarah. Parcheggiai e velocemente salí quando mi apri il portone, arrivai al suo piano e non sentivo ancora niente, poi trovai Sarah sulla porta e andai subito da lei entrando in casa, ma anche lì niente. Controllai in cucina e niente.

"Qui è tutto apposto" le dissi rigirandomi verso di lei, che mi guardava tranquilla.

"Lo so" disse lei prima di avvicinarsi a me afferrandomi la giacca e lasciandola cadere a terra. Ero ancora così confusa che non mi resi conto che mi sfiló anche il maglioncino che portavo e solo quando sentí lei sue mani su di me recepí il messaggio. Portai una mano sul suo viso e la baciai mentre la facevo indietreggiare contro la parete, dove mi attaccai a lei ancora di più continuando a baciarla. Mi staccai dalle sue labbra scendendo verso il collo mentre le mie mani vagavano su di lei iniziando a toglierle la maglia e subito dopo il reggiseno scendendo con i baci, torturando i suoi seni con le labbra e sotto i suoi sospiri scesi ancora più giù, inginocchiandomi davanti a lei. Alzai lo sguardo mentre le sbottonavo i pantaloni, ritrovando i suoi occhi a guardarmi facendomi perdere completamente il sennò della ragione. Mi liberai di tutto quello che mi era d'intralcio e attaccai lei mie labbra sulla sua intimità, assaggiando il suo sapore. Lei dopo un pó mise le sue mani sulla mia testa mentre continuavo a muovere la lingua su di lei. Il suo bacino si iniziò a muovere, venedomi contro e aumentai così il ritmo fino a sentirla venire in un gemito. Rimasi lì qualche secondo e poi mi rimisi in piedi, la guardai, e infine la presi in braccio portandola in camera. Dove facemmo l'amore per tutta la notte.

Mi svegliai che fuori era giorno, un sorriso al ricordo di quella notte spuntó sul mio viso e quando mi girai per cercare Sarah, la ritrovai a guardarmi.

"Buongiorno" borbottai con voce ancora assonnata.

"Buongiorno" disse lei con un sorriso bellissimo. Mi allugai per darle un bacio.

"Già sveglia?" Le chiesi subito dopo.

"Si tra un'ora devo andare a lavoro" disse lei di malavoglia facendomi ridere.

"Perché che ore sono?"

"Quasi le 11"

"Davvero?"

"Mmh mmh" fece lei annuendo con la testa "Tu non lavori oggi?" Aggiunse.

"Si ma ho il turno di notte e mi chiedo come farò a lavorare se ora l'unica cosa che vorrei fare è addormentarmi con te al mio fianco ogni sera" dissi, così, senza neanche pensarci. Lei arrossí abbassando il viso e io scivolai più vicina a lei spostandole qualche ciocca bionda dal viso per guardarla meglio.
"Sai che sei bellissima?" Le dissi aumentando il suo imbarazzo e ridendo. Era un lato di lei che adoravo.
Poco dopo ci alzammo per mangiare qualcosa dopodiché Sarah si preparò per il lavoro mentre io tornai a casa mia, con un sorriso da ebete stampato in faccia.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora