Era iniziata come una solita giornata di routine.
"Quindi torni tra tre giorni?" Le domandó Jackie accompagnandola in ospedale.
"Si, appena finisco l'intervento che ho programmato vado in aeroporto" le rispose Sarah, la quale sarebbe andata in un convegno di chirurgia.
"Sai che saranno i tre giorni più lunghi della mia vita vero?" Le disse Jackie, facendo arrossire Sarah, la quale la guardó arrossendo mentre il suo cuore iniziava a correre.
"Ci sentiremo spesso te lo prometto"
"Va bene, ma mi raccomando se qualche bella dottoressa ci prova digli che la tua fidanzata sa maneggiare un ascia" Sarah rise divertita, mentre Jackie la guardava sempre più innamorata.
Dopodiché Sarah entró in ospedale e Jackie andó a lavoro.
"Tre giorni senza la tua bella, poveri noi" esclamó John quando Jackie arrivó in caserma.
"Sempre simpatico" le rispose Jackie prima di andare a cambiarsi per iniziare il turno.
Diverse ore più tardi tutti la campanella suonó annunciando un'emergenza e in poco tempo erano tutti pronti per partire.
Jackie salí nell'autopompa con Josh, John, Teddy e Ryan, ancora non sapevano che era successo di preciso e quindi ognuno di loro inizió ad ipotizzare varie ipotesi. Solo una volta arrivati nel luogo dell'incidente si resero conto del disastro appena avvenuto. Scesero rapidamente dal veicolo guardandosi intorno in quello scenario post apocalittico. Un aereo era precipitato in una zona cittadina. Era un disastro. Persone che urlavano, altre che correvano, altre invece a terra. Jackie guardó quella scena bloccandosi per qualche secondo, prima di iniziare a muoversi e vedere cosa fare.
Il capitano diede loro le indicazioni, anche se nel caos di quel momento era impossibile stabilire un piano preciso."Cos'è successo?" Domandó Ryan a un poliziotto.
"Ancora non lo sappiamo di preciso, sembra che l'aereo abbia perso il controllo poco dopo la partenza" a quelle parole Jackie tremó, mentre un pensiero le arrivó nella testa.
"Dov'era diretto?" Chiese Jackie sperando di sbagliarsi.
"Washington" a Jackie le cadde la terra sotto i piedi. Afferró il cellulare e provó a chiamare Sarah, ma lo trovó spento. La sua ansia crebbe riprovando a chiamarla, ma ancora spento.
"Voglio la lista dei passeggeri" disse Jackie prima di scattare e andare verso l'aereo. Lei non è lì, lei non è lí. Si ridisse nella mente più e più volte.
Dopodiché Jackie inizió la ricerca dei superstiti dell'aero, e non fu affatto facile. Fu un lavoro lento, sfiancante e terrificante. Trovarono corpi senza vita, troppi pensó Jackie, lavorando con altri vigili del fuoco nella ricerca di qualcuno ancora in vita. C'erano paramedici ovunque, agenti di polizia, vigili del fuoco e volontari, tutti alla ricerca di persone ancora vive. Avevano allestito delle zone per curare i feriti e un'altra dove venivano portati chi non era riuscito a salvarsi. Jackie lavoró senza sosta, il pensiero che Sarah potesse essere sepolta lì da qualche parte la terrorizzava.
Non sentí piu la fatica o il dolore, il suo unico obiettivo era di trovare l'amore della sua vita, anche se sperava di non trovarla lí."Jackie hai bisogno di una pausa" le disse John, tutti i ragazzi si stavano dando da fare per cercare Sarah. Tutti erano in pensiero sia per lei che per Jackie, la quale spinse via John continuando a spostare macerie su macerie.
"La devo trovare" disse sempre più disperata, sentendo le sue lacrime bagnarle il viso. Perché doveva andare a quel convegno proprio quel giorno, pensó.
"Jackie ora basta" la bloccó Tom, il capitano, afferrandola per le spalle e guardando il suo viso pieno di lacrime.
"Se è qui la troveremo, ma hai bisogno di una pausa""Non posso" fece lei.
"Abbiamo trovato qualcuno" sentirono urlare poco distante da loro, e tutti corsero lí.
"É ancora viva" disse Josh. Jackie arrivó in un attimo aiutando a spostare diverse lamiere, ferendosi un braccio nel farlo, ma continuó per vedere se fosse lei. La riuscirono a tirare fuori, era coperta di polvere, ma quando Jackie vide che non era la sua Sarah, si lasció cadere a terra.
Le possibilità di trovarla erano sempre meno, più il tempo passava e meno era probabile che la trovasse ancora viva. Jackie lo sapeva, faceva questo lavoro da tempo e lo sapeva perfettamente.Jackie allontanò chiunque provasse ad avvicinarsi a lei, mentre sentí dentro di sé la stessa e identica sensazione di tanti anni prima, quando vide la sua casa bruciare.
Rimase seduta a terra, mentre il suo braccio sanguinava copiosamente, ma non sentiva piu niente in quel momento. L'unico pensiero era per Sarah. Aveva letto il suo nome nella lista passeggeri dell'aereo, aveva trovato più morti che vivi tra le macerie, ed ora era esausta. Così stanca.
Che senso aveva tutto questo? Si chiese.
Alla fine si alzó in piedi e con gambe vacillanti si allontanó da lí lentamente, il sangue sul suo braccio lasció una scia a terra al suo passaggio che si mescoló tra polvere, detriti e macerie. Sentí le sue forze scendere ad ogni passo, sentendosi sempre più spossata. Tanto da credere di iniziare ad avere le allucinazioni.
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Aspettavo Solo Te
RomanceJackie è un vigile del fuoco, ha un passato segnato da un trauma ma è sempre con il sorriso pronta ad aiutare il prossimo, poi c'è Sarah, un chirurgo, trasferitasi in quella enorme città da pochi mesi. Cosa succede quando Jackie e Sarah si incontran...