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SARAH

"No, scusa, volevo solo ringraziarti.. ora ti lascio andare" mi disse lei. Sembrava triste. La vidi voltarsi e andare via, tornai da Rachel la quale anche lei mi guardó confusa.

"É lei?" Annuí.

"Che voleva?"

"Ringraziarmi"

"Ma non è che crede che stiamo insieme?" Mi domandò lei.

"Anche fosse Rachel lei mi ha lasciato" dissi sentendo ancora quel dolore. Possibile che ancora non mi passava? Oggi ho dovuto fare uno sforzo enorme per sembrare professionale e distaccata, anche se appena l'avevo vista, di nuovo su un lettino, coperta di sangue le mie gambe avevano tremato.

Mi voltai e ritrovai Jackie su una panchina, la osservai meglio, sicuro che stava bene?

"Forse dovrei controllare se sta bene?" Domandai incerta.

"Va da lei, lo dico io a tuo fratello che spostiamo la cena a domani" annuí andando verso Jackie.

"Ei tutto ok?" Mi fermai a domandarle, aveva gli occhi chiusi e faceva dei lunghi sospiri. Poi aprí gli occhi e mi guardó.

"Non lo so"

"Che ti senti? Forse è meglio se ti riporto dentro per qualche altro controllo" dissi avvicinandomi di più in modo da aiutarla, ma lei rimase lì ferma a guardarmi.
"Jackie se non mi dici che ti senti, non posso aiutarti" lei abbassó lo sguardo e poi tornó a guardarmi.

"Mi fa male qui" disse mettendo una mano sul petto.

"Cosa? Perché non me lo hai detto quando ti ho visitato? Cavolo Jackie tu e il tuo dover essere una dura" posai la borsa sulla panchina pronta per chiamare qualcuno per farmi aiutare.

"Non hai capito" mi fermai non capendo che voleva dire.

"Fammi capire allora?" Le dissi cercando di capire. Lei si alzó in piedi, sembrava barcollasse e subito la sostenni.
"Jackie ti gira la testa?" Le domandai.

"Non sto bene Sarah"

"Ti porto dentro" dissi avvolgendo un braccio attorno alla sua vita pronta a portarla dentro, ma lei si fermó bloccando anche me.

"Scusami" disse solo, prima di voltarsi verso di me e baciarmi. Cosa significava tutto questo? Al contatto con le sue labbra tutti i miei sentimenti tornarono a galla e mi ritrovai a ricambiare il bacio.

"Perché continui a chiedere scusa?" Le domandai quando ci staccammo, aveva la fronte poggiata sulla mia.

"Perché" ma non finí la frase che svenne, feci appena in tempo a sostenerla e chiamare aiuto.

JACKIE

Riaprí gli occhi accorgendomi che ero all'interno dell'ospedale. Cos'era successo? Poi mi ricordai del bacio con Sarah. Mi guardai intorno e la vidi seduta su una poltroncina a scrivere qualcosa su una cartella.

"Ti sei svegliata" mi disse quando si accorse di me.

"Cos'è successo?" Le domandai. Lei posó la cartella e poi si alzó venendo verso di me.

"Hai perso i sensi qui fuori.. hai avuto una giornata piena a lavoro, hai battuto la testa e non hai mangiato niente, e il tuo corpo ha ceduto" disse e il mio stomaco brontoló, mi guardó e io scoppiai a ridere.

"Si credo che mangiare qualcosa non sia una pessima idea" le dissi, lei sorrise e poi si voltó verso il tavolo.

"Ecco, mangia questo" disse avvicinandomi il vassoio nel momento in cui entró Tara.

"Certo che non puoi mai farmi stare tranquilla tu" disse facendomi ridere.

"Dottoressa Stone il suo paziente della 4 non si sente bene" ci voltammo tutti verso l'infermiera, dopodiché Sarah la seguí, lasciandomi sola con Tara.

"Allora Jackie" prese a dire Tara sedendosi sul mio letto.

"Per favore non riniziare con un altro sermone" dissi facendola ridere.

"Nient'affatto... volevo sapere perché cercavi Sarah? Sai ho capito che ti piace ma cascarle ai piedi non è un pó troppo eccessivo?" Mi prese in giro divertita.

"Perché ora che voglio non svengo di nuovo?" Lei scoppió a ridere.
"Comunque prima che svenissi l'ho baciata"

"Cooooooooosa?" Disse quasi urlando.

"Abbassa la voce" la rimproverai.

"E quindi ora?" Mi domandó lei.

"Non lo so, sono svenuta ti ricordo" le dissi. Effettivamente lei aveva ricambiato il bacio e se non fossi svenuta come una cretina le avrei detto che l'amavo. Tara mi guardó con quello sguardo di quando pensava a qualcosa.

"Devo riorganizzarti appuntamenti di soppiatto?" Mi domandó facendomi ridere.

"Devi smetterla a manipolarmi" le dissi ridendo e facendola ridere.

"Ma è divertente, a volte sei così ottusa che hai bisogno di una spintarella"

"Sempre parole gentili"

"Sono o non sono la tua migliore amica?" Disse mettendosi in piedi.
"Comunque datti una mossa a dirle quello che provi, lei non aspetterà per sempre"

"Lo so, me lo hai già detto"

"Lo so anch'io che te l'ho già detto, ma ripeterlo non guasta mai... ora devo tornare a lavoro, mi raccomando" detto questo uscì lasciandomi sola. Ripresi a mangiare pensando alla prossima mossa da fare per riconquistare Sarah, sperando che ero ancora in tempo.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora