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"Walker le hai chiesto di uscire?" Mi fece Ryan che era ancora in ospedale, l'avevano ricoverato per un paio di giorni solo per sicurezza.

"Ancora?" Dissi alzando gli occhi al cielo.

"Si visto che continui a fissarla ogni volta che passa" fece lui con una risata divertita.

"Non la fisso"

"Come no" fece sarcastico lui.

"Avrei dovuto lasciarti quella trave addosso" lo presi in giro facendolo ridere ancora di più.

"Si ma poi ti sarei mancato"

"Se lo dici tu" risi io guardando poi fuori dalla stanza r vedendo Sarah parlare con un'altra dottoressa in modo un pó troppo ravvicinato. Osservai la scena, ridevano e l'altra dottoressa continuava a toccarle il braccio mentre le parlava e si avvicinava a lei sempre di più. Spostai lo sguardo di colpo, il sorriso sulle mie labbra era sparito e Ryan se ne accorse.
Perché ci stavo rimanendo tanto male? Alla fine non è che avessimo tutto questo gran rapporto da sentirmi gelosa. Gelosa? Oddio no, aspetta, non può essere.

"Jackie... ci pensi troppo dovresti buttarti e basta" disse Ryan. Io lo guardai ma non risposi e l'arrivo di Lina e i bambini ci portarono a cambiare discorso.

Uscí dall'ospedale dopo un pó e mi incamminai verso la mia auto quando poi mi sentí chiamare. Mi voltai ed eccola nel suo camice bianco, più bella che mai.

"Sarah" feci io fermandomi.

"Sono passata in camera di Ryan e mi ha detto che hai lasciato il cellulare" disse passandomi il cellulare, lo osservai e non era il mio, ma bensì di Ryan. Scossi la testa pensando che la doveva smettere di spingermi verso di lei.

"Grazie" le dissi afferrando il cellulare, ma non gli dissi che non era mia. Continuammo a guardarci, l'imbarazzo aleggiava tra noi, come ogni volta che eravamo insieme, ma nessuna delle due si mosse.

"Senti ti andrebbe di" stavo parlando quando qualcuno chiamó Sarah, guardai alle sue spalle e riconobbi la dottoressa di poco prima.

"Arrivo" fece Sarah per poi voltarsi a guardarmi.
"Dicevi?" Disse a me.

"Niente ti lascio tornare al tuo lavoro" la salutai e tornai verso la mia auto. Era un segno del destino, mi dissi mettendo in moto e partendo.

Verso sera Tara passó a casa mia e ci ordinammo una pizza.

"Ho parlato con Ryan oggi" eccolo lì pensai tra me.

"Immagino" feci io non volendo che continuasse quella conversazione perché sapevo bene dove voleva arrivare.

"Siamo solo preoccupati per te" disse lei come se fosse normale parlare della mia vita sentimentale tra loro.

"Tara sto bene come sto, dopo una relazione tossica e appuntamenti disastrosi non cerco più niente" misi in chiaro.

"Si ho capito, ma non tutte le donne sono come le tue ex o le ragazze con cui sei uscita" disse lei guardandomi negli occhi "e se non fai qualcosa nessuno verrà a bussare alla tua porta" aggiunse.

"Meglio, così non devo neanche alzarmi dal divano" dissi sarcastica.

"Eddai hai capito che voglio dire" disse alzando gli occhi al cielo "e ho visto il modo in cui la guardi" aggiunse.

"Senti Tara, si è una bellissima ragazza questo non lo nego, ma non c'è compatibilità tra noi, fatichiamo ad avere anche un discorso, non c'è questa grande conoscenza tra noi" provai a spiegarle.

"Chiedile di uscire allora così la conosci meglio" disse lei come se fosse ovvio.

"No Tara" risposi io.

"Sei insopportabile" sbuffó lei facendomi ridere.

"Lo so, ora torniamo a guardarci sto film" dissi per chiudere quella conversazione una volta per tutte.

"Comunque vieni dai miei per il ringraziamento?" Mi domandò Tara dopo un pó.

"Devo vedere i turni a lavoro ancora, ma già tua madre mi ha chiamato" le dissi facendola ridere perché la madre di Tara era una donna a cui non si poteva dire di no.

Dopo un pó Tara tornó a casa sua e io andai a letto.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora