4

263 28 0
                                    

SARAH

"Ottimo lavoro" dissi a fine intervento con un sorriso nascosto dietro la mascherina. Uscí dalla sala togliendomi il camice, guanti e mascherina che buttai in un cesto messo li apposito e poi presi a lavarmi le mani.

"Stasera sei di turno?" Mi domandó Tara, una mia collega.

"Stranamente no, tu?"

"Neanche, che dici di andarci a bere qualcosa?" Mi domandó lei. La sua compagnia mi piaceva, era una ragazza simpatica e avevamo fatto amicizia rapidamente.

"Certo" così dicendo uscimmo dalla sala operatoria e dopo aver firmato non si sa quanti moduli andammo a cambiarci.

Ci recammo in un bar vicino l'ospedale, entrando riconoscemmo molti colleghi che salutammo e poi andammo a sederci in un tavolo libero.

"Che giornata" disse Tara facendo un sorso di birra.

"Già" dissi d'accordo con lei lasciandomi andare sulla sedia. Lei rise guardandomi, poi so scusò rispondendo al telefono.

"Jackie si sono al bar.... no quella vicino l'ospedale...ok va bene a dopo" la sentí dire.

"Ti dispiace se ci raggiunge la mia amica?" Mi chiese lei guardando.

"Nono" dissi, un quarto d'ora più tardi la vedemmo entrare e per la prima volta la vidi senza la sua divisa da vigile del fuoco.

"Ciao ragazze" fece lei guardomi qualche secondo di più, facendomi imbarazzare,poi prese posto accanto a noi.
"Alla fine sei riuscita a farmi venire qui con l'inganno" sentí dire da Jackie rivolta alla sua amica.

"Non possiamo sempre andare nel tuo territorio" le rispose Tara ridendo.
Poco dopo ci raggiunsero altre due colleghe e così come sempre prendemmo a parlare di lavoro, guardai Jackie che ascoltava senza mai mettersi in conversazione, mi fece sorridere quando Tara usó un termine tecnico e Jackie fece la faccia di chi sta pensando che ci stiamo inventando parole a casa e infatti questo cosa non passó inosservata e ci mettemmo tutti a ridere. Dopo un pó la vidi alzarsi e andare verso il bancone, la osservai. Era alta almeno dieci centimetri più di me, aveva un corpo muscoloso ma non in modo eccessivo, almeno da quello che si poteva intravedere dai vestiti che indossava e poi aveva uno sguardo intrigante. Occhi verdi e capelli castano scuro. Indubbiamente una bella ragazza, mi ritrovai a pensare, ma scossi la testa cercando di tornare alla conversazione con le mie colleghe.
Un'oretta più tardi ci salutammo tornando ognuno a casa propria.

//

"Dottoressa una paziente in sala 4 deve togliere dei punti" mi informò un'infermiera, annuí e mi incamminai nella stanza in questione.

"Buongiorno dottoressa" disse Jackie quando la riconobbi.

"Buongiorno" dissi io spostando poi lo sguardo quando il suo divenne più intenso. Non so perché ma il suo sguardo mi imbarazzava.

Mi sedetti davanti a lei iniziando a toglierle la fasciatura, rimanemmo in silenzio per un pó.

"Sentirai un leggero pizzicore" l'avvisai quando presi a toglierle i punti lentamente.
"Ecco fatto, fra qualche settimana non si vedrà quasi piu niente" aggiunsi finendo così la mia medicazione. Gettai tutto nel secchio e anche i guanti e quando mi voltai me la ritrovai alle mie spalle, dovetti alzare la testa per poterla guardare e lei fece un passo indietro, come per permettermi di abbassare la testa.

"Grazie Dottoressa, ora sarà meglio che vada" disse lei continuando a guardarmi.

"Si anch'io" dissi annuendo. Ma nessuna delle due sembrava volersi muovere e solo l'arrivo di un'infermiera ci fe distogliere lo sguardo e dopo un rapido ciao ci separammo.

Diverse ore più tardi incrociai Tara.

"É passata per caso Jackie a togliersi i punti?" Mi domandó con la sua cuffietta con le banane ancora in testa, sorrisi guardandola.

"Si qualche ora fa" le dissi.

"Grazie ho visto che ha provato a chiamarmi ma ero in sala operatoria"

"Tranquilla" la rassicurai. Poi andammo a prenderci un caffè per prenderci una pausa. E lei iniziò a parlarmi di un certo Josh, vigile del fuoco nonché bomba sexy, come lo aveva definito lei facendomi ridere con le lacrime agli occhi.

"Ma siete usciti?" Domandai curiosa a quel punto.

"Ma va, non è facile incastrare le cose con i nostri lavori" disse lei quasi rassegnata.
Le misi una mano sul braccio come per dargli forza.

"Tu invece? Ragazzi all'orizzonte?" Mi domandò cambiando discorso. La guardai e risi prima di risponderle.

"Non sono il mio tipo" le dissi facendole capire che ero gay, lei mi guardó è un grosso sorriso si aprí nel suo viso.

"Posso presentarti allora qualche bellissima donna" disse e scoppiai a ridere per il modo in cui lo disse, ma non continuammo il nostro discorso che i nostri cercapersone iniziarono a suonare riportandoci al dovere.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora