Passai un'altra settimana in ospedale prima di poter tornare a casa, Claire e Tara erano arrivate con un borsone con degli abiti, mentre Steven parlava con la dottoressa Adams, colei che mi ha operato quel giorno.
"Vai a cambiarti tesoro" mi disse Claire tirando fuori dal borsone il cambio, proprio come una mamma premurosa. La guardai provando un profondo senso di affetto nei confronti di quella donna, che ha cercato di farmi sentire meno la mancanza dei miei genitori e mi ha cresciuto dandomi tanto amore.
Dopodiché entrai in bagno, cambiandomi per poter uscire di lí finalmente.Sarah non l'avevo più neanche intravista, ma non la biasimavo se voleva evitarmi, mentre il nostro piromane era nell'infermeria della prigione per aspettare il processo. Oltre ai vari incendi dolosi, c'erano capi d'accusa per omicidio e tentato omicidio, quindi non sarebbe uscito tanto presto.
"Grazie ancora dottoressa di averla salvata" sentí dire da Claire alla dottoressa Adams.
"Oh, devo essere sincere, se non fosse stato per la dottoressa Stone si sarebbero complicate le cose" disse, le due continuarono a parlare mentre io mi voltai a guardare Tara.
"Tu lo sapevi?"
"Ne parliamo dopo" mi disse invece lei e capí che quello non era davvero il momento. Tornai a casa mentre il pensiero di Sarah era ancora nella mia testa. Davvero era stata lei a salvarmi la vita?
"Forse le ho capite quali erano le tue intenzioni, ma credo comunque che tu abbia tappato alla grande" ero sdraiata sul divano, Claire e Steven, erano usciti a fare un pó di spesa visto che sarei rimasta da loro per la convalescenza.
"Lo so, ma dovevo proteggerla" risposi consapevole della mia enorme cazzata.
"E guarda com'è finita, tu sei quasi morta spezzamdole il cuore due volte... sai che è rimasta nella tua stanza giorno e notte per monitorarti? Ha avuto perfino la forza di operarti Jackie, e credimi, te lo dico perché lo so, non è facile operare chi si ama" davvero aveva fatto tutto questo per me? Per me che le ho davvero fatto del male?
"Forse davvero non merito il suo perdono" mormorai più a me stessa che a lei. Poco dopo rientrarono i genitori di Tara e stoppammo la conversazione.
/
Dall'incidente erano passati piú di due mesi, la ripresa fu dura, ma non vedevo l'ora di tornare a lavoro e non rimanendo in caserma, ma ritornare all'azione.
In rientro in caserma fu caotico, tra applausi dai miei colleghi per aver preso un piromane e predica dal capitano per il mio colpo di testa, ma era passato.
Sarah, invece, la intravidi solo una volta, di sfuggita, quando mi andai a togliere i punti. Tara mi disse che era molto presa dal lavoro, sapevo che non mi diceva tutto e forse anch'io non volevo sentire quel tutto."Jackie pronta per tornare a lavoro?" Mi domandó Ryan quando arrivó una chiamata d'emergenza.
"Si cavolo" dissi gasata. Ci preparammo e poi tutti su sull'autopompa. Corremmo tra le strade affollate, facendoci spazio tra le auto, arrivando nel luogo dell'incidente.
Riniziaindo così il mio rientro in servizio.//
Ero fuori dal bar vicino l'ospedale aspettando che Tara uscisse, così che fossimo poi andate a cena insieme. Avevo finito il turno da poco e sarei stata io l'autista designata, in modo che lei avesse potuto bere un bicchiere di più. Ormai erano passati sei mesi da quel giorno, erano successe molte cose, tra il processo e il mio rientro a lavoro e poi c'era lei. Sarah. Avevo provato a trovare il coraggio di parlarle, ma non ci ero mai riuscita, nel senso che non ero mai riuscita a dirle che quello che le avevo detto tempo fa, non era vero. Avevamo parlato decidendo di rimanere più o meno amiche, per quelle rarissime volte che ci incrociavamo, ma la verità era che la volevo nella mia vita. Avevo fatto cento passi indietro con lei e se ci avevo messo una vita a chiederle un appuntamento, figuriamoci chiederle di riprovarci. Un'impresa impossibile, conoscendomi.
"Eccomiiiiii" urló Tara salendo in auto su di giri, risi divertita dal suo entusiasmo e misi in moto. Guardai lo specchietto retrovisore per vedere se potevo ripartire quando vidi Sarah accanto ad una donna.
"Ei che succede? Non parti?" Disse Tara riportandomi alla realtà e facendomi partire, mente piano piano la figura di Sarah scompariva. Forse é meglio così, pensai tra me.Arrivammo al pub e dopo aver ordinato Tara mi fissó con quello sguardo indagatore.
"Stai pensando ancora a lei?" Mi domandó, era inutile lei mi conosceva alla perfezione.
"So che dovrei smetterla, ma non ci riesco" dissi sincere, era inutile negare l'evidenza.
"Sono passati sei mesi Jackie, hai avuto sei mesi per chiarire con lei ma non lo hai fatto" ero consapevole di questo.
"È complicato"
"Diventa complicato quando fai passare i mesi, sennò poteva essere più semplice" che lei sapeva qualcosa che io non sapevo?
"Che vuoi dire?" Indagai.
"Niente" solito suo, prima lanciava l'osso e poi nascondeva la mano, solo per torturati.
"Dai parla, sta uscendo con qualcuna?" Le domandai e dal suo sguardo capí che avevo indovinato.
"Non è niente di serio, sono uscite solo qualche volta, ma ancora non succede niente....quindi" disse prendendo una pausa "se vuoi agire fallo ora, perché non credo che aspetterà per sempre" detto questa la cameriera arrivó con le nostre portate e la conversazione si spostó altrove. Mentre il pensiero di Sarah con un'altra mi mandava fuori di testa.
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Aspettavo Solo Te
RomanceJackie è un vigile del fuoco, ha un passato segnato da un trauma ma è sempre con il sorriso pronta ad aiutare il prossimo, poi c'è Sarah, un chirurgo, trasferitasi in quella enorme città da pochi mesi. Cosa succede quando Jackie e Sarah si incontran...