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JACKIE

Mi passai il palmo della mano sul viso per asciugarmi il viso dalle lacrime che avevano deciso di uscire senza controllo e strizzai gli occhi come per mettere a fuoco. È lei? Mi domandai, ma ero così debole che facevo fatica a vedere bene.

"Sarah?" Mormorai prima che mi cedettero le gambe facendomi cadere in ginocchio a terra.

SARAH

"Sarah?" Sentí mormorare da Jackie quando la vidi cadere a terra, mi misi a correre andando verso di lei.
"Sei.... sei viva?" La guardai, era sconvolta, non l'avevo mai vista così.

"Si Jackie" le dissi mentre lei mi guardó con occhi lucidi e poi mi abbracció mettendo la testa sul mio ventre.

"Credevo che fossi... che fossi sull'aereo e che.... che ti avessi persa.." disse mentre la sentì piangere e subito portai le mani sulla sua testa accarezzandola e poi abbassandomi a terra mettendomi sulle ginocchia.

"L'intervento è durato più del previsto e non ho fatto in tempo ad andare in aeroporto... appena ho saputo dell'incidente ho provato a chiamarti ma vedendo che non rispondevi sono corsa qui per dare una mano e cercarti" le dissi non riuscendo a guardarla in quello stato, davvero aveva pensato di avermi persa?
Le presi il viso portando i suoi occhi ai miei.
"Jackie, guardami, sono qui"

"Si, finalmente" mormoró lei accarezzandomi il viso e solo in quel momento vidi una pozza di sangue a terra.
"Jackie stai sanguinando" dissi sempre più preoccupata, era davvero troppo sangue.
"Jackie resta con me, non chiudere gli occhi" dissi scuotendola. Lei mi guardò e mi sorrise.

"Sei finalmente qui" sussurró prima di perdere completamente i sensi.

"Ho bisogno di aiuto qui" urlai provando a svegliare Jackie, per poi adagiarla a terra e tamponare la ferita. Nel giro di poco eravamo sull'ambulanza diretti di corsa in ospedale.

"Avvisate la sala tre che sto arrivando e di prepararsi con sacche di sangue 0 negativo" dissi al paramedico che chiamó l'ospedale.

"Sarah spiegami che sta succedendo" disse Ryan, il quale era salito con me in ambulanza.

"Ryan si è recita un'arteria e se non la richiudiamo morirà dissanguata" dissi continuando a cambiare garze su garze.
"Com'è possibile che nessuno se ne è accorto" dissi infuriandomi.

"Sarah, credevamo fossi su quel dannato aereo, lei lo credeva... credeva di averti perso" disse lui bianco in faccia con la paura negli occhi.
Arrivammo in ospedale correndo subito in sala operatoria, osservai i miei vestiti coperti di sangue, del sangue di Jackie e quando incrociai Tara lungo il corridoio e mi vide in quello stato mi corse contro e quando poi vide chi c'era disteso sul lettino iniziò a dare di matto.

"Cos'è successo?" domamdó seguendoci velocemente in sala operatoria.

"Tara ho bisogno del tuo aiuto, davvero" le dissi quasi disperata mentre sentivo gli occhi pizzicare per le lacrime che volevano uscire, ma le ritirai indietro dicendomi che non era il momento e in poco eravamo dentro la sala operatoria.
L'operazione duró diverse ore, la ferita era più estesa del previsto e fermare l'emorragia non fu facile, non facevamo in tempo a farle una trasfusione che lo riperdeva subito dopo.

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"Dottoressa vuole cambiarsi?" Alzai la testa verso l'infermiera, ero seduta a terra fuori le sale operatorie con Tara al mio fianco entrambe con la stessa espressione.

"Non preoccuparti" dissi riabbassando lo sguardo a terra e guardare anche le mie scarpe piene di sangue. L'infermiera si allontanò lasciandoci di nuovo sole.

"Secondo te" iniziai a mormorare.

"Starà bene Sarah" mi disse Tara, mi voltai a guardarla.

"Dovevi vedere il suo sguardo quando mi ha vista arrivare, davvero credeva fossi in quell'aereo" dissi senza più energie.
"Non voglio perderla Tara, non potrei immaginare una vita senza lei" ammisi sinceramente.

"Vedrai che tornerà come prima" mi disse ma anche lei aveva gli occhi lucidi.

"Ci abbiamo messo così tanto a trovarci e ritrovarci"

"E vi ritroverete ancora... però ora dobbiamo alzarci e tu devi farti una doccia" disse lei alzandosi e poi afferrare le mie mani e trascinarmi con lei negli spogliatoi. Mi feci una doccia e mi cambiai velocemente, guardai Tara seduta ad aspettarmi.

"Andiamo" le dissi e quando uscimmo da lì ritrovammo tutta la caserma in cerca di risposte.

"Come sta?" Fece Tom.

"Ora è stabile, ma ha perso molto sangue, dobbiamo aspettare che si svegli" disse Tara, mentre io non avevo forse per fare più nulla.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora