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SARAH

"Senti Tara posso chiederti una cosa?" Avevamo appena finito un'intervento lungo di 7 ore e ora stavamo andando verso la caffetteria per prenderci un caffè.

"Certo dimmi tutto"

"Sai per caso cosa sta succedendo a Jackie?" Le dissi iniziando a dare voce ai miei pensieri erano settimane che tra me e Jackie le cose non è che andavano molto bene.

"In che senso?"

"Si è stancata di me?" Dissi tutto d'un fiato. Lei mi guardó e poi rise.

"Chi Jackie? Ma l'hai vista? Stravede per te" rispose subito "perché questa domanda?"

"Io non lo so Tara, sono settimane che la sento distante e schiva, quando la chiamo risponde dopo ore e ormai è una settimana che non ci vediamo per niente... capisco che i nostri turni di lavoro non si combaciano mai.. ma.." lasciai la frase in sospeso.

"Non lo so Sarah, effettivamente hai ragione perché anche con me è distante ed è strana, ma qualunque cosa stia passando non credo che è perché si è stancata di te, su questo puoi stare certa.. proveròa chiedere a Josh se èsuccesso qualcosa a lavoro" la osservai annuendo. I nostri cerca persone suonarono mettendo fine alla nostra piccola pausa e facendoci tornare a lavoro.

Fu nel pomeriggio che uscendo dall'ospedale vidi Jackie, era vestita con abiti normali, segno che non era in servizio. Sorrisi andandole incontro, ma ad ogni passo il sorriso scemava sempre più vedendo l'espressione di Jackie. E subito tutti i dubbi che avevo si accentuarono.

"Che hai?" Le domandai.

"Niente, possiamo parlare due minuti?" Mi chiese lei senza guardarmi molto in faccia, annuí anche se una strana sensazione cresceva in me.

"Jackie mi spieghi che ti sta succedendo?" Le domandai vedendo che non parlava.

"Credo che dovremmo finirla qui" ed ecco lo shock.

"Cosa?" Ma lei non rispose. "Dimmi perché Jackie?" Le chiesi sull'orlo delle lacrime.

"Perché non funziona, non ci vediamo praticamente mai e non sono pronta per una storia seria" non so cosa successe nei minuti successivi. Vidi solo la figura di Jackie allontanarsi sempre di più mentre il mio viso cominciava ad inumidirsi e solo toccandomi capí che erano le mie lacrime.

"Sarah? Che succede? Tutto ok?" Sentí la voce preoccupata di Tara che appena mo vide mi corse subito incontro.

"Mi ha appena lasciata" mormorai.

"Cosa?" Domandó lei prima di abbracciarmi e portarmi nella sua auto. Non dissi neanche una parola per tutto il tragitto, troppo presa a cercare di capire Cos'era successo. Una volta a casa, Tara salí con me e rimanemmo in silenzio mentre lei mi abbracciava provando a farmi stare meglio, ma non so se sarei stata meglio. Quello che avevo iniziato a provare per Jackie andava l'oltre il piacersi, oltre l'attrazione, stava diventando amore e mi sembrava che la cosa fosse reciproca. E allora perché lei mi ha lasciata?

JACKIE

É la cosa giusta, continuai a ripetermi nella testa mentre mi allontanavo da lei. Non mi voltai mai per paura di vedere le sue lacrime e rimangiarmi tutto, ma non potevo, non finché questa storia non si sarebbe conclusa. Dopo l'incidente al ristorante, ci fu un inizio di incendio nel primo appartamento dove avevo vissuto e sapevo che se non l'avessi preso avrebbe continuato e non potevo permetterlo, non potevo permettergli di portarmi via qualcun altro che amo.
Stavamo giocando al gatto e al topo, il capitano mi aveva sospeso per due settimana per comportamento inopportuno. Avevo quasi aggredito un tizio che stava riprendendo l'incendio con il cellulare. Forse stavo davvero oltrepassando il limite o forse lo avevo già oltrepassato, fatto sta che sono sempre più vicina a trovarlo. Aspetto un suo passo falso e sarà mio.

Una volta a casa mi rimisi a lavoro, accesi il pc entrando in un sito dove diversi esaltati erano fissati con gli incendi, alcuni erano solo disadattati, ma sapevo che lì tra tutte quelle persone si nascondeva il mio piromane.

Avevo studiato tutti i casi degli ultimi mesi, cercando di capire un filo logico di tutti quei luoghi, ma ancora non arrivavo a capo. E alla fine decisi di scrivere su quel forum, tendendo uno trappola al piromane. Sapevo che non poteva resistere alla tentazione, si credeva più furbo di me, ma si sbagliava.

Scrissi un complimento all'autore dell'incendo al ristorante, leggendo poi le varie risposte, alcune rivoltanti, c'erano persone davvero disgustose in giro, pensai. Stavo quasi per spegnerlo quando vidi una risposta di un utente molto particolare e mi scattó come una lampadina nel cervello.
Afferrai la mappa cerchiando tutti i punti dove c'erano stati tutti gli incendi dolosi e tracciai una linea unendo tutti quei posti. Era la linea 5 dell'autobus.

"Ora so dove sarai" dissi chiudendo tutto e uscendo di casa passando dalle scale antiche incendio per non farmi vedere dalla pattuglia in borghese parcheggiata sotto casa.

/

Passai una settimana a tenere sotto controllo quel quartiere, ma niente. Che mi fossi sbagliata? Era impossibile, ma forse davvero stavo diventando paranoica, pensai.

"Dimmi Tara" dissi rispondendo al cellulare.

"Sei un'idiota, ecco cosa sei"

"Si questo me lo hai già detto" dissi sapendo dove voleva andare a parare, ma non avevo bisogno di lei per ricordarmi dell'enorme cazzata che ho fatto lasciando Sarah e di che persona orribile ero sapendo che stava soffrendo per causa mia.

"Davvero Jackie, mi spieghi che ti sta succedendo, non sei più tu" sospirai. Non ero più io. Già. Io chi ero? Mi ritrovai a domandarmi.

"Senti ora devo lasciarti, ci sentiamo domani"

"No, asp-" ma non la feci finire che chiusi la chiamata.

Rimasi appostata fino alle due di notte quando ormai stavo per tornarmene a casa e lasciare perdere tutta questa faccenda, stavo impazzendo, ne ero certa. Feci per riaccendere l'auto quando vidi qualcosa, o meglio, qualcuno parcheggiare l'auto e poi scaricare delle cose e scomparire dietro un edificio.
Ok do un occhiata e poi nel caso chiamo i rinforzi, mi dissi scendendo dall'auto.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora